Docs Italia beta

Documenti pubblici, digitali.

3. Le Maggiori esperienze della WI-FI pubblica nella PA

Analizzeremo in questo capitolo alcuni esempi di soluzione per l’implementazione del Wi-Fi pubblico nella PA muovendo da esperienze realizzate nelle città di Roma e Milano che, come molte altre PA locali hanno dato impulso al Wi-Fi pubblico. Per quanto riguarda la PA centrale è possibile invece evidenziare l” esempio virtuoso costituito dal protocollo di Intesa siglato da MISE, MIBACT e Agenzia per l’Italia Digitale [11]

3.1. La soluzione di Roma Capitale

Roma Capitale [12], mediante il progetto Digit Roma permette ai cittadini e a tutti coloro che si trovano occasionalmente in città (per lavoro, per turismo…) di avere accesso alla connessione gratuita ad internet, attraverso una rete di hotspot WiFi.

La registrazione avviene recandosi presso uno dei punti di accesso con il proprio dispositivo mobile (notebook, smartphone o tablet) dotato di un’interfaccia Wi-Fi, e consiste, connettendosi all’SSID DIGIT-Roma e tramite «captive portal», nel fornire nome, cognome, e-mail e numero di telefono mobile. Nell’ambito della procedura di registrazione l’utente è richiesto di effettuare una chiamata gratuita al numero indicato, per convalidare la registrazione. Una volta chiusa la chiamata, il sistema invia una mail con username e password alla casella email indicata nella procedura di registrazione.

Dal momento dell’identificazione è necessario effettuare il primo accesso entro le successive 24 ore, altrimenti la registrazione viene annullata e occorrerà ripetere l’operazione.

Una volta effettuata la registrazione, sarà possibile fruire di 4 ore di connessione gratuita al giorno, conteggiate sulla base dell’effettivo tempo di navigazione nell’arco delle 24 ore.

Negli ultimi mesi a Roma Capitale è stata attivata anche la procedura di autenticazione tramite SPID ovvero il sistema pubblico di identificazione.

La soluzione basata su SPID svincola evidentemente il soggetto erogatore da tutti gli oneri derivanti dalla necessità di registrazione/identificazione e conseguente generazione delle credenziali.

Tale soluzione non è tuttavia utilizzabile qualora il soggetto richiedente sia uno straniero.

3.2. La soluzione del comune di Milano

Nelle zone di copertura ciascun utente ha a disposizione, per la navigazione, un servizio di accesso ad internet illimitato 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ad alta velocità.

La registrazione avviene, una volta rilevata la rete wireless tramite SSID, direttamente sul dispositivo attraverso la pagina di benvenuto dove dovranno essere fornite le informazioni richieste tra le quali obbligatoriamente andrà inserito il numero di cellulare di un gestore telefonico italiano o straniero sul quale verrà inviato un SMS gratuito con il codice di accesso. L’accesso alla rete OpenWifiMilano [13] avviene connettendosi al link ricevuto via SMS che conterrà anche il codice di accesso che potrà essere utilizzato anche con altri sistemi (tablet, PC portatili, etc.). Il suddetto codice è valido permanentemente.

Come possiamo notare sia a Milano che Roma la registrazione può avvenire attraverso la SIM del dispositivo mobile. Questa procedura di identificazione è indiretta in quanto, per vedersi assegnare una scheda SIM da un gestore telefonico, necessariamente occorre essere stati identificati.

3.3. Il Progetto Wifi.Italia.it

In questo quadro tecnologico, con l’obiettivo di fornire un sistema di accesso semplificato e unico per i cittadini italiani e i turisti, nonché favorire razionalizzazioni di spesa e riuso dei sistemi tecnologici adottati dalle Amministrazioni Pubbliche è nato il progetto wifi.italia.it (www.wifi.italia.it).

Il sistema wifi.italia.it, la cui architettura prende spunto da un progetto di integrazione delle reti Wi-Fi nato nelle università europee e ormai esteso in tutto il mondo chiamato Eduroam [14], è basato completamente su standard aperti ed è in preparazione il rilascio di tutto il SW in licenza Open Source, in collaborazione con developers.it promosso dalla Presidenza del Consiglio.

A seguito del Protocollo di Intesa sottoscritto da AgID, MiSE e MiBACT «Per la diffusione di piattaforme digitali al servizio del turista nel territorio italiano» che prevede diverse iniziative volte a favorire la digitalizzazione dei servizi in ambito turistico e culturale, il MISE ha provveduto, attraverso Infratel Italia SpA, allo sviluppo di una APP per dispositivi mobili, con la quale gli utenti possono accedere in maniera automatica e semplice a tutte le reti Wi-Fi federate al progetto. L’APP multipiattaforma, una volta scaricata e installata, richiede all’utente la registrazione (da febbraio 2018 è attiva anche la registrazione con credenziali SPID) che si conclude con la creazione sul dispositivo di credenziali di accesso utilizzate, in maniera completamente trasparente all’utente, nella richiesta di autorizzazione alla rete. L’utente, una volta autorizzato, può usufruire del servizio gratuito di connettività Internet fornito dalle sedi della PA. La banda dedicata al servizio, così come le soglie sul numero massimo di utenti o di allocazione temporale per utente, secondo la logica federata, sono quelle definite dalla rete che sta fornendo il servizio di accesso ad internet in quel momento. La soluzione resa disponibile allo stato consente l’esclusivo accesso per il tramite di dispositivi mobili (smartphone e tablet). In futuro sarà disponibile anche una soluzione per p.c.

L’idea di funzionamento del sistema si basa, pertanto, sulla disponibilità per gli utenti, di una APP che riconosce e interagisce con un SSID unico «wifi.italia.it».

Non appena un utente entra nell’area di copertura di un Access Point appartenente alla rete integrata, l’APP procede, in maniera del tutto trasparente, all’autenticazione e accede alla rete. Una notifica avverte l’utente che l’operazione è andata a buon fine. Quindi l’utente non deve selezionare alcuna rete e non deve passare per alcun Captive Portal, infatti l’accesso avviene in automatico.

Le reti Wi-Fi delle pubbliche amministrazioni, per diventare parte del sistema, devono quindi configurare i loro Access Point con un nuovo SSID, senza necessariamente dismettere gli altri servizi e/o SSID, impostato con autenticazione 802.1x verso un Authentication Server Radius remoto gestito da Infratel Italia.

Secondo questa architettura, la APP e il sistema wifi.italia.it gestiscono oltre alla prima (e unica) registrazione dell’utente, l’autenticazione dello stesso sulla rete. Una volta che l’utente viene autenticato con la APP la navigazione è totalmente gestita dalla rete che lo sta «ospitando «in quel momento.

Conseguentemente il sistema wifi.italia.it raccoglie e gestisce i dati di registrazione degli utenti e di quelli relativi alle loro autenticazioni sulle reti federate, anonimizzandoli e solo per i fini dell’esecuzione del servizio. Mentre i dati di navigazione, con il riferimento all’utente codificato e interpretabile solo da wifi.italia.it, ma non dalla rete, sono invece, raccolti e gestiti esclusivamente dalle reti federate secondo le modalità proprie di ciascuna rete

L’adesione al sistema permetterà alle amministrazioni di dismettere i sistemi di autenticazione e gestione delle identità degli utenti, allo stato attivi, per utilizzare l’accesso all’SSID «wifi.italia.it».

L’adozione di tale soluzione da parte della PA, consentirebbe loro di eliminare i costi per la gestione di tali sistemi, nonché il carico, ed i relativi costi, in termine di gestione dei dati degli utenti, ai fini della legislazione sulla sicurezza dei dati personali.

[11]http://www.agid.gov.it/notizie/2016/07/26/spid-accordo-mise-mibact-accesso-unico-Wi-Fi-pubblico
[12]http://www.digitromawifi.it/it/faq.html
[13]http://www.openwifimilano.it/
[14]Eduroam (Education Roaming) è il servizio che permette agli utenti in mobilità presso altre organizzazioni di accedere in modo semplice e sicuro alla rete wireless usando le stesse credenziali fornite dalla propria organizzazione.