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Descrizione d’insieme

Attributi qualificati

Un attributo qualificato descrive una proprietà di un’identità. Esso si definisce qualificato perché è attestato da soggetto cui la legge conferisce tale potere. Di solito gli attributi qualificati non cambiano frequentemente nel tempo, e il numero di operazioni in lettura è molto maggiore di quelle in scrittura; ad esempio, l’attributo associato ad una patente di guida cambierà alla scadenza del documento, ma nel frattempo verrà letto numerose volte.

All’interno delle federazioni SPID e CIE possono sussistere diverse tipologie di attributi qualificati, dipendenti dalla specifica AA che accede al circuito mediante stipula di una convenzione. La descrizione di tali attributi è, pertanto, demandata alla specifica AA. Può accreditarsi come AA, qualunque soggetto che ha il potere di attestare il possesso e la validità di attributi qualificati in base alle norme vigenti.

La seguente tabella mostra alcuni esempi di possibili AA e i relativi attributi qualificati.

Entità Attributi Esempi di servizi abilitati
ASL /SSN / Fascicolo Sanitario status invalido civile Richiesta permesso ZTL
Catasto Immobili intestati; rendite immobiliari Precompilazione campi per domande (ad es. TARI)
Gestore delle deleghe, amministrazioni di sostegno e tutele Deleghe e procure digitali Attributi identificativi del delegante che ha creato una delega digitale: per tutti i servizi di un SP; per una specifica classe di servizi di un SP; per una specifica operazione appartenente ad una classe di servizi di un SP. Informazioni afferenti la delega.
IndicePA* Amministrazione di appartenenza; ruolo Servizi riservati a dipendenti pubblici
INPS ISEE; status pensionistico Accesso a servizi con policy basate sull’ISEE
Ministero dell’Interno (ANPR) Stato civile; familiari; luogo di residenza; lista elettorale; titolo di studio e tutti gli altri campi previsti dal DPCM 194/2014 Richiesta permesso ZTL; accesso a servizi comunali/regionali
Motorizzazione Classe patente; neopatentato; saldo punti patente  
Notariato* Appartenenza al Notariato Servizi riservati a notai
Ordini professionali* Appartenenza ad un ordine Servizi riservati a professionisti (concorsi ecc.)
Pubblico Registro Automobilistico Veicoli intestati  
Registro delle Imprese* [2] Imprese di cui il soggetto è socio o detiene cariche Servizi alle imprese; verifica dei poteri di rappresentanza; deleghe
Registro INI-PEC* PEC  
[1]previsti espressamente dal DPCM del 24 ottobre 2014
[2]previsti espressamente dal DPCM del 24 ottobre 2014

Convenzioni

I Gestori di attributi qualificati (AA) ai sensi dell’articolo 4 lettera c) del DPCM 26 ottobre 2014, stipulano apposita Convenzione con l’Agenzia.

Attestazione di attributo

Le attestazioni di attributo prodotte da un’AA servono ad attestare uno o più attributi qualificati riguardo ad una persona fisica o giuridica, previa richiesta da parte di un SP.

Per erogare un servizio, il SP può aver bisogno di una molteplicità di attributi qualificati attestabili da AA differenti; gli attributi qualificati attestabili dalla medesima AA sono preferibilmente raccolti in un’unica richiesta di attributi, a meno che alcuni di questi attributi siano soggetti a dipendenze verificabili solo previa attestazione di altri attributi qualificati

Le richieste e le risposte di attributi sono conservate per 24 mesi al fine di poter ricostruire, in caso di richiesta da parte di un interessato, il flusso dei dati personali ad esso riferiti. Fatte salve diverse disposizioni di carattere normativo o amministrativo, è fatto divieto alle AA e ai SP di conservare tali informazioni per un periodo di tempo superiore, nonché di trattare le predette informazioni per finalità diverse da quelle sopraindicate.

È fatto altresì divieto alle AA e ai SP di trattare ogni altro dato personale di cui siano venuti a conoscenza o a cui abbiano avuto accesso per le finalità indicate o in attuazione delle presenti linee guida, per finalità ultronee a quelle indicate nelle stesse.

Tipologie di richiesta

Le singole AA definiscono nelle proprie specifiche OAS3, conformi alle indicazioni delle LL.GG. Interoperabilità, emanate da Agid, quali siano gli elementi obbligatori che i SP devono inserire nelle richieste. Fermo restando l’uso esclusivo delle specifiche OAS3, esclusivamente per la AA che gestisce le deleghe, amministrazioni di sostegno e tutele, può, in prima istanza, essere utilizzata l’interfaccia SAML come normato nello specifico allegato delle presenti LG.

Ogni richiesta di attributi qualificati si caratterizza per:

  1. identificazione del soggetto;
  2. sincronicità della richiesta di attributi qualificati: puntuale o continuativa;
  3. verifica della necessità di rilascio del consenso da parte dell’utente alla fornitura di attributi qualificati.

Le interrogazioni alle AA sono caratterizzate dalla tipologia dei dati richiesti, da cui discende l’obbligatorietà da parte delle AA di acquisire o meno il consenso dell’interessato alla comunicazione dei propri dati al richiedente (punto a). Per ottenere tale consenso può essere necessario che la stessa AA acquisisca il consenso dall’interessato. In altri casi, invece, è possibile che l’AA preveda che il consenso sia raccolto dal SP.

I SP possono richiedere dati personali nei casi previsti dalla norma con particolare riferimento al GDPR e al codice privacy.

Qualunque sia la tipologia di identificazione, l’AA decide se (punto c):

  • gli attributi qualificati possono essere inviati al SP previo consenso acquisito dal SP o in assenza dello stesso consenso
  • è necessario richiedere all’ utente il consenso esplicito per l’invio dei dati al SP.

É prevista (punto b), la possibilità per il SP di richiedere gli attributi qualificati una tantum (richieste puntuali), o di effettuare più richieste dei medesimi attributi in automatico nell’arco di un periodo di lunga durata (richieste continuative).

Richieste puntuali

La richiesta di attributi qualificati è puntuale quando, se accolta, viene seguita da un’unica immediatamente “sincrona” risposta di attributi da parte dell’AA.

Richieste continuative

Le AA possono prevedere richieste continuative.

La richiesta di attributi qualificati è continuativa quando, se accolta, un SP indirizza ad una AA, relativamente agli stessi attributi qualificati iniziali, molteplici richieste “asincrone” di attributi, all’interno di una finestra temporale reciprocamente concordata tra SP, AA e utente. Tale finestra temporale non potrà in nessun caso essere superiore ad un periodo ininterrotto di 12 mesi.

La richiesta continuativa è costituita da un consenso di lunga durata, inizialmente proposto dal SP all’AA che, qualora il consenso sia accordato, valuta se ammetterne la continuità o meno. L’AA può ritenere la durata eccessiva e, nel caso, ridurre la finestra temporale a un periodo inferiore rispetto a quanto proposto dal SP.

Nel caso in cui il consenso di lunga durata sia ammissibile da parte dell’AA, quest’ultima richiede all’utente di accettare esplicitamente la finestra temporale, eventualmente abbreviata dall’AA. L’utente può decidere se:

  1. negare tale richiesta continuativa (e quindi negare il consenso a fornire gli attributi qualificati in oggetto),
  2. convertire la richiesta in una richiesta puntuale, oppure
  3. ridurre ulteriormente la durata della finestra temporale a un qualunque periodo inferiore di propria scelta.

Una volta acquisito il consenso, il SP può inviare all’AA delle richieste asincrone limitatamente agli attributi per cui è stata autorizzata la trasmissione, durante il periodo concordato, senza che intervenga alcun ulteriore processo di autenticazione o autorizzazione da parte dell’utente.

All’approssimarsi della scadenza del periodo concordato l’AA può informare l’utente dell’opportunità di rinnovare o estendere tale periodo per ulteriori 12 mesi privi di interruzioni .

Il consenso di lunga durata può avere profonde implicazioni in merito alla minimizzazione dei dati personali. Per tale motivo è sempre richiesto nel rispetto di quanto previsto dai considerando 71, 78 e 156 e dall’articolo 5, comma 1,lett. c) del Regolamento GDPR.