2.3. Accessibilità¶
SI DEVE
Le pubbliche amministrazioni devono rispettare i requisiti tecnici di accessibilità riportati nell’Allegato A del Decreto Ministeriale 8 luglio 2005 e successive modifiche.
2.3.1. Definizione¶
Lo sviluppo di soluzioni ICT, hardware, software, web-based per la PA ha come requisito fondamentale l’accessibilità.
La normativa sancisce che tutte le persone devono poter usare applicazioni software, siti Web, servizi on line, app, documenti elettronici, indipendentemente da eventuali limitazioni, ad esempio limitazioni fisiche, tecnologiche o ambientali.
Nessun utente deve essere discriminato, anche se si trova ad operare in una situazione di particolare difficoltà fisica, e deve quindi poter fruire di tutte le informazioni e i servizi digitali rilasciati da un ente pubblico.
2.3.2. Creare un sito accessibile¶
L’accessibilità è una qualità che riguarda più aspetti di un sito web e di un software in generale, e va considerata in diversi momenti dello sviluppo, da diverse figure professionali:
- Aspetto e contenuto (visual e content)
- Struttura (develop)
- Comportamento (interaction)
Il Decreto Ministeriale del 20 marzo 2013 individua i 12 requisiti da rispettare che derivano da principi internazionali. Per essere a norma, il sito web di una PA deve soddisfare tutti i controlli WCAG 2.0 fino al livello AA. In questa pagina forniamo un elenco degli errori più comuni che limitano o impediscono l’accesso alle informazioni in un determinato contesto.
2.3.2.1. Aspetto¶
- Contrasto tra primo piano e sfondo: il testo e il relativo sfondo (compreso il testo contenuto nelle immagini), devono rispettare un preciso rapporto di contrasto, basato su un algoritmo. I logotipi, il testo di grandi dimensioni (18 punti o 14 grassetto) e il testo volutamente reso poco visibile (es. azioni inattive) non rientrano in questo controllo.
- Forma e colore: le informazioni che veicola una pagina non devono
dipendere unicamente da aspetto, forma, colore, dimensione,
ubicazione visiva, orientamento o suono. Di seguito esempi di alcuni
tra i più comuni errori:
- Identificare il contenuto solo dalla forma o dal colore
- Usare unicamente simboli grafici per veicolare informazioni
- Creare link che sono solamente di un colore diverso dal testo
- Nei moduli online, la segnalazione dei campi obbligatori mancanti effettuata solo tramite il colore
- Tempo sufficiente: deve essere possibile rimuovere il limite di tempo di visualizzazione di un oggetto nella pagina, o regolarne la scadenza, o estenderla facilmente prima del termine. Ad esempio attenzione a pubblicare un contenuto che “scorre” come un carousel di notizie.
- Oggetti lampeggianti: le pagine Web non devono contenere nulla che lampeggi per più di tre volte al secondo.
- Contenuti audio: se un contenuto audio all’interno di una pagina Web è eseguito automaticamente per più di tre secondi, allora deve essere fornita una funzionalità per metterlo in pausa o interromperlo.
2.3.2.2. Struttura¶
- Link e controlli: il codice del contenuto Web (es: HTML) va usato secondo le specifiche (es. un titolo è un Hn) e vanno esplicitate le relazioni tra elementi (es. i campi devono essere legati alle loro etichette).
- Alternative a oggetti non testuali: tutti gli elementi non testuali, come immagini, grafici, infografiche, video e audio, devono avere un’alternativa testuale equivalente quando veicolano un significato, un’informazione o una funzione, come ad esempio il testo presente in un banner o in un bottone. Fare attenzione soprattutto ai controlli di verifica antispam (es. CAPTCHA.)
- Ingrandimento: il testo si deve poter ingrandire del 200% senza perdita di contenuto o funzionalità, e quindi senza sovrapposizioni di elementi che lo rendano incomprensibile.
2.3.2.3. Comportamento¶
- Link e controlli: tutti i componenti dell’interfaccia si devono poter utilizzare tramite comandi da tastiera analogamente a quanto si riesce a fare col mouse. Risulta quindi errato:
- Valore, ruolo e stato: è meglio utilizzare i componenti standard dell’HTML e rendere maggiormente “visibili” gli elementi che ricevono il focus. Se si utilizzano componenti non standard, verificare che valore, ruolo e stato degli elementi siano sempre resi disponibili all’utente, in particolare alle tecnologie assistive (vedi WAI ARIA).
2.3.3. Uso del colore¶
La scala cromatica deve garantire il rapporto di contrasto minimo tra testo e sfondo di 4,5:1, come raccomandato dalle specifiche di accessibilità WCAG 2.0 AA.
Il colore non deve mai essere significante in sé e non deve essere la modalità con cui si trasmettono contenuti: ipovedenti, daltonici e non vedenti non sarebbero in grado di identificarli correttamente.
Il colore non può essere usato come unico mezzo per veicolare un’informazione. Quindi, ad esempio, è sbagliato indicare “in rosso le informazioni obbligatorie, in verde quelle accessorie”, perché non tutti potrebbero essere in grado di percepire la differenza di colore in contesti di fruizione diversi ma molto frequenti, ad es.:
- da smartphone o tablet, di giorno e all’aperto
- una stampa in bianco e nero della pagina web
- una pagina web videoproiettata
- in caso di daltonismo (5-8% popolazione maschile)
Per comunicare un’informazione quindi, oltre al colore, è necessario aggiungere un elemento testuale o grafico.
La verifica del rapporto di contrasto può essere facilmente effettuata attraverso molti tool online come colour contrast check, oppure se si lavora con lo UI Kit è possibile installare il plugin di Sketch chiamato Stark che permette la verifica del contrasto, la simulazione del tipo di “colorblindness” e l’esportazione del report.
2.3.4. Normativa¶
La normativa completa e aggiornata sull’accessibilità è disponibile sul sito dell’Agenzia per l’Italia digitale .
2.3.5. Obiettivi accessibilità¶
Entro il 31 marzo di ogni anno le pubbliche amministrazioni devono pubblicare nei propri siti web gli “Obiettivi di accessibilità per l’anno corrente”. L’Agenzia per l’Italia digitale ha predisposto un’applicazione on line per ricevere dalle amministrazioni gli Obiettivi di accessibilità. Gli obiettivi vanno pubblicati sui siti delle PA nella sezione “amministrazione trasparente/Altri contenuti/Accessibilità e Catalogo di dati, metadati e banche dati”.