Docs Italia beta

Documenti pubblici, digitali.

Il programma strategico sull’intelligenza artificiale: ancoraggio, principi e obiettivi

L’ancoraggio: un’IA che guarda all’UE

Nell’ultimo decennio, l’industria e la società sono state radicalmente trasformate dalla rivoluzione digitale in corso. In questo contesto, l’UE ha riconosciuto l’IA come un’area di importanza strategica, visto il potenziale del settore di diventare una delle chiavi di successo per lo sviluppo economico futuro dell’Unione.

Nell’aprile 2018 la Commissione europea ha presentato una strategia europea sull’IA all’interno della sua comunicazione «Intelligenza artificiale per l’Europa» COM(2018) 237, nell’ambito della strategia per il mercato unico digitale. Questa strategia delinea i seguenti obiettivi:

  • Rafforzare la leadership europea in IA sia in ambito tecnologico che industriale e la diffusione dell’IA in tutta l’economia, sia nel settore privato che in quello pubblico.

  • Prepararsi ai cambiamenti socio-economici che l’IA comporta.

  • Stabilire un quadro giuridico appropriato basato su valori e principi etici.

A seguire, la Commissione europea e gli Stati membri hanno presentato un «Piano coordinato sull’intelligenza artificiale» - COM(2018)795 nel dicembre 2018, con l’obiettivo di massimizzare l’impatto degli investimenti in IA sia a livello europeo che nazionale e rafforzare sinergie e cooperazione tra gli Stati membri. A tal fine, gli Stati membri sono stati fortemente incoraggiati a sviluppare le proprie strategie nazionali di IA come primo passo per raggiungere questi obiettivi. Questo programma strategico risponde a tale incoraggiamento.

Più di recente, la Commissione europea ha pubblicato la “Revisione 2021 del Piano Coordinato sull’Intelligenza Artificiale” al fine di rafforzare la competitività degli Stati membri. Questa revisione analizza le iniziative finora intraprese dalla Commissione europea nell’ambito del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e offre proposte concrete per ulteriori azioni congiunte tra l’UE e gli Stati membri. Il piano prevede investimenti importanti: 1,5 miliardi di euro (2018-2020) e 1 miliardo di euro all’anno (dopo il 2020) da assegnare all’interno dei seguenti programmi [1].

  • Horizon Europe

    • Aspetti che contribuiscono allo sviluppo dell’IA (infrastrutture dati e cloud per l’IA).

    • Sviluppo di tecnologie IA (soprattutto nel cluster 4, dove è stata lanciata la partnership IA-Big Data and Robotics, e approcci bottom-up come EIC, MSCA, ERC ecc.)

    • Uso dell’IA in altri cluster che contribuiscono all’IA (1. Salute, 3. Sicurezza civile per la società, 5. Clima, energia e mobilità, 6. Cibo e risorse naturali) e in tutte le missioni.

  • Digital Europe

    • Obiettivo strategico 2.

    • Attività relative all’IA in SO4 (competenze) e SO5 (European Digital Innovation Hub).

Per supportare l’attuazione del piano sopra delineato, la Commissione europea ha lanciato nel 2019 il progetto «AI Watch», con l’obiettivo di monitorare la capacità industriale, tecnologica e di ricerca, nonché le politiche nazionali degli Stati membri. Inoltre, il progetto tiene traccia degli aggiornamenti e degli sviluppi tecnologici dell’IA in tutto il mondo, ne valuta l’impatto nell’economia, nella società e nei servizi pubblici. Il primo report sulle strategie nazionali è stato pubblicato a febbraio 2020.

L’ultimo passo compiuto dalla Commissione europea, nell’aprile 2021, è stata la proposta di un Regolamento europeo [2] con l’obiettivo di delineare un quadro giuridico comune ben definito, in grado di valutare il livello di rischio associato ad ogni possibile ambito applicativo di questa tecnologia.

L’atto propone inoltre l’introduzione di un Comitato europeo per l’intelligenza artificiale che incoraggerà la cooperazione nazionale e garantirà il rispetto del regolamento.

L’IA è quindi una priorità fondamentale per l’Unione europea. L’Italia mira a strutturare il proprio Programma Strategico in linea con l’approccio europeo.

Principi guida

Questo programma strategico nazionale per l’intelligenza artificiale definisce un quadro coerente ed olistico di iniziative per lo sviluppo di un ecosistema nazionale per l’intelligenza artificiale. Il programma si ispira a cinque principi guida.

  1. L’IA italiana è un’IA europea. In linea con il piano coordinato dell’UE sull’intelligenza artificiale [3], il Programma strategico italiano sviluppa azioni comuni e coordinate affinché l’Europa possa raggiungere l’autonomia strategica e competere a livello internazionale. Pertanto, questo programma riflette le quattro proposte avanzate dal Piano coordinato dell’UE sull’IA. Innanzitutto, stabilisce le condizioni abilitanti per lo sviluppo e l’adozione dell’IA, concentrandosi sulla cooperazione, sui dati e sull’infrastruttura informatica. In secondo luogo, fa leva sull’HPC italiano esistente e sull’infrastruttura di gestione dei dati. In terzo luogo, mira a formare ricercatori ed adottare un insieme armonizzato di regole per l’IA come proposto dall’IA ACT. Infine, individua i settori prioritari dove costruire una leadership strategica.
  2. L’Italia sarà un polo globale di ricerca e innovazione dell’IA. [4] Per garantire la futura crescita economica e l’autonomia strategica, è essenziale che l’Italia rafforzi il suo ecosistema di ricerca e sviluppo sull’IA per generare innovazioni IA all’avanguardia. Di conseguenza, questo programma strategico prevede investimenti nella ricerca e nelle applicazioni di frontiera per sviluppare le metodologie e tecniche di IA di domani.
  3. L’intelligenza artificiale italiana sarà antropocentrica, affidabile e sostenibile. [5] Le tecnologie non devono solamente promuovere la crescita economica ma assicurare che essa sia inclusiva e sostenibile, in linea con i principi contenuti nell’articolo 3 della Costituzione italiana e negli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Ciò significa che lo sviluppo dell’IA deve essere incentrato sull’inclusione economica e sociale, sui diritti umani e sulla sostenibilità ambientale. L’IA deve essere progettata e implementata in modo responsabile e trasparente, affinché possa rispondere alle sfide della società garantendo sicurezza in tutti i settori. A tal fine, l’Italia aderisce alle “Linee guida etiche per un programma di orientamento e attuazione affidabile dell’IA” definito dall’High Level Expert Group on AI.
  4. Le aziende italiane diventeranno leader nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione di IA. Se l’Italia vuole stare al passo con le nazioni più innovative, bisogna agire sulla trasformazione digitale del nostro ecosistema imprenditoriale. Pertanto, questo programma promuove lo sviluppo, l’implementazione e l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale nelle imprese. I partenariati pubblico-privato saranno strumentali allo sviluppo di sinergie tra enti di ricerca e imprese con l’obiettivo di aumentare le capacità di trasferimento tecnologico e quindi la competitività dell’Italia.
  5. Le pubbliche amministrazioni italiane governeranno l’IA e governeranno con l’IA. [6] L’uso e l’impatto dell’IA nel settore pubblico deriveranno da un approccio duale, seguendo la logica del “govern IA and govern with IA”. Da un lato, il governo si è impegnato a governare l’IA per attenuarne i potenziali rischi, con particolare riferimento alla salvaguardia dei diritti umani e a un’IA che rispetti i principi etici fondanti della Repubblica. D’altra parte, il governo migliorerà i propri processi interni e le politiche grazie ad un uso responsabile dei dati e della tecnologia IA.

Questi Principi Guida non sono pilastri separati, ma offrono una visione ambiziosa del futuro dell’IA in Italia e un approccio integrato volto a stimolare tutti i fattori che possono contribuire allo sviluppo di un ecosistema IA. I cambiamenti tecnico-industriali porteranno a dei cambiamenti sociali; entrambi, a loro volta, stimoleranno la ricerca fondamentale e quella applicata. Questo programma strategico è impostato per sostenere tutti questi aspetti.

Obiettivi e settori prioritari

Date le sfide descritte nel capitolo precedente, nonché la posizione competitiva dell’Italia nel campo dell’IA, questo programma strategico delinea sei obiettivi per consolidare i punti di forza e superare i punti di debolezza dell’IA italiana. Questi obiettivi sono:

Obiettivo 1: rafforzare la ricerca di frontiera nell’IA, sia fondamentale che applicata, al fine di generare un impatto sui settori prioritari dell’industria, del settore pubblico, della società e dell’ambiente. Va incentivato un approccio multidisciplinare, dove la ricerca è accompagnata dall’innovazione industriale e sociale generando veri e propri ecosistemi di innovazione.

Obiettivo 2: ridurre la frammentazione della ricerca sull’IA aiutando gli ecosistemi dell’IA a raggiungere massa critica e promuovendo le collaborazioni di rete, in modo da stimolare sia l’eccellenza scientifica che l’inclusività sociale e la coesione territoriale.

Obiettivo 3: sviluppare e adottare un’IA antropocentrica e affidabile nel settore pubblico e privato affinché le soluzioni di IA siano conformi alla norme vigenti e vengano accettate dalla società sostenendo nel contempo lo sviluppo e la progettazione di tecnologie e sistemi di IA responsabili.

Obiettivo 4: aumentare l’innovazione basata sull’IA e lo sviluppo della tecnologia di IA promuovendo investimenti industriali e partenariati che trasferiscano i risultati della ricerca sul mercato, facilitando così l’adozione dell’IA nelle PMI.

Obiettivo 5: sviluppare politiche e servizi basati sull’IA nel settore pubblico promuovendo l’innovazione, l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale e la cooperazione tra centri di ricerca, industrie ed enti pubblici.

Obiettivo 6: creare, trattenere ed attrarre ricercatori di IA in Italia promuovendo l’IA in tutti i livelli di istruzione per creare una nuova generazione di ricercatori ed innovatori con il fine di rendere l’Italia una meta attrattiva per i ricercatori qualificati esteri, mantenendo una particolare attenzione alla diversità e all’equilibrio di genere.

Per raggiungere i sei obiettivi di questa strategia, l’Italia è impegnata ad investire in undici settori prioritari. Tra questi sono compresi quelli in cui l’Italia ha già un vantaggio competitivo, come i settori manifatturiero, culturale, agroalimentare e sanitario, ma anche industrie strategiche per lo sviluppo tecnologico del Paese, come la sicurezza nazionale, l’informatica e l’ambiente.

Industria e manifatturiero. L’IA consentirà al settore manifatturiero italiano, il secondo più grande in Europa e il settimo nel mondo, di introdurre sul mercato processi, prodotti e modelli di business innovativi rafforzando il proprio vantaggio competitivo a livello mondiale.

Sistema educativo. Poiché l’intelligenza artificiale sta trasformando molti aspetti della nostra vita, bisogna formare i cittadini a questa tecnologia attraverso un nuovo piano di istruzione per comprendere, rafforzare, integrare e diffondere la tecnologia IA. L’intelligenza artificiale dovrebbe essere un argomento importante a tutti i livelli di istruzione. Allo stesso tempo, l’IA può costituire un potente strumento per trasformare il sistema educativo nazionale sviluppando piani di apprendimento personalizzati nei limiti dei principi di equità e affidabilità.

Agroalimentare. Il settore agroalimentare italiano può aumentare ulteriormente la propria competitività tramite l’IA sviluppando l’agricoltura di precisione, la quale permette di evitare la sovrapproduzione e gli sprechi, aumentare la sicurezza alimentare e ridurre le emissioni.

Cultura e turismo. Le tecnologie avanzate aumenteranno ulteriormente l’attrattività turistica dell’Italia creando nuove sinergie tra industrie culturali e creative, produttori, gestori e utilizzatori del vasto patrimonio culturale italiano. Per esempio, le nuove tecnologie di IA permettono il monitoraggio continuo e il restauro preventivo del patrimonio culturale, il monitoraggio del patrimonio paesaggistico, la personalizzazione dei servizi per meglio rispondere alla domanda, la creazione di tour virtuali delle destinazioni turistiche per consentire scelte più consapevoli, i traduttori simultanei per la descrizione dei luoghi e dei monumenti visitati e servizi geolocalizzati per i turisti.

Salute e benessere. Nel campo della sanità, le applicazioni di intelligenza artificiale stimolano l’innovazione di prodotti e processi scambiando e aggregando informazioni attualmente disperse in una moltitudine di database pubblici e ampiamente sottoutilizzati. Le applicazioni di intelligenza artificiale aiuteranno a soddisfare le nuove esigenze derivanti dall’invecchiamento della popolazione italiana. Inoltre, avranno un impatto significativo sulla popolazione a rischio di malattie gravi come le malattie degenerative, oncologiche e virali e aumenteranno l’inclusione sociale dei gruppi svantaggiati. Alcuni esempi di applicazioni sono: dispositivi e servizi medici in aree di screening e diagnostica come l’omica e l’imaging medico, nuovi farmaci e vaccini, monitoraggio e trattamento delle persone, supporto alla cura del paziente (diagnosi e prognosi) e modelli predittivi delle esigenze sanitarie.

Ambiente, infrastrutture e reti. Le soluzioni di intelligenza artificiale avranno un impatto significativo sulla conservazione delle risorse, la riduzione delle emissioni, la gestione dei flussi di traffico e dei relativi rischi, il rafforzamento dell’economia circolare e la prevenzione dei disastri naturali. Più in generale, l’IA sarà un alleato fondamentale per accelerare la transizione ecologica, un pilastro del piano di ripresa e resilienza dell’Italia e degli sforzi di ripresa dell’Unione Europea. Inoltre, l’intelligenza artificiale può svolgere un ruolo abilitante anche nello sviluppo altamente strategico delle reti 5G in quanto può aiutare a migliorare le prestazioni della rete e a ridurre le spese in conto capitale associate alla distribuzione/gestione dell’infrastruttura [7]. Altri esempi includono monitoraggio e gestione intelligente delle reti e dei consumi, monitoraggio e gestione predittiva del ciclo dei rifiuti, analisi situazionale e predittiva del dissesto idrogeologico

Banche, finanza e assicurazioni. Le nuove tecnologie di intelligenza artificiale consentiranno alle banche e alle compagnie assicurative di migliorare i loro servizi in almeno due modi. In primo luogo, aumenteranno la qualità dei servizi offerti ai clienti e ridurranno i loro costi attraverso un livello più elevato di personalizzazione e sicurezza delle transazioni. In secondo luogo, le applicazioni di intelligenza artificiale rafforzeranno i sistemi di prevenzione delle frodi e semplificheranno l’adempimento degli obblighi degli intermediari attraverso l’adozione di meccanismi per rilevare comportamenti sospetti e analizzare dati e documenti.

Pubblica Amministrazione. Nel futuro prossimo, l’IA ottimizzerà i processi amministrativi, migliorando servizi e prestazioni per i cittadini e le imprese e riducendo i costi [8]. Inoltre, con le sue banche dati e strumenti di acquisto, investimento e regolamentazione innovativi, la PA è chiamata a svolgere un ruolo attivo nella rivoluzione dell’IA nel settore privato a beneficio della collettività (e.g., open data, strumenti di geolocalizzazione, acquisto di prodotti e servizi di IA, fondi per IA, sperimentazione di soluzioni IA). Pertanto, la PA potrebbe beneficiare di soluzioni IA inerenti alla gestione dei flussi, assistenti virtuali e chatbots e di supporto per l’esame delle domande di incentivazione, di supporto nella lotta contro l’evasione fiscale e altre forme di illegalità, valutazione delle politiche e analisi di impatto di progetti pilota.

Città, aree e comunità intelligenti. La pandemia COVID-19 ha dimostrato che l’ecosistema digitale è essenziale per supportare tutti i cittadini, sia che vivano in città sia che si trovino in zone rurali. L’intelligenza artificiale consentirà ai residenti italiani, ovunque vivano, di accedere a comunità e servizi, riducendo i costi. Infine, le tecnologie IA consentiranno all’Italia di ridurre il traffico e limitare la congestione, contribuendo così anche a contenere gli effetti di una delle attività più inquinanti del Paese. Alcuni esempi di applicazione includono: parcheggio intelligente, gestione del traffico e controllo della segnaletica, sistemi di gestione dei veicoli a guida autonoma, gestione dell’illuminazione e ottimizzazione del trasporto pubblico, nonché monitoraggio di ponti ed edifici, domotica per edifici.

Sicurezza nazionale. L’importanza dell’IA per la sicurezza nazionale di un Paese è cresciuta costantemente negli ultimi cinque anni. Pertanto, l’Italia è pienamente impegnata a investire in applicazioni di intelligenza artificiale che garantiscano la sicurezza dei suoi cittadini. Ciò include la sicurezza informatica individuale e nazionale, in cui l’IA ha contribuito con lo sviluppo di software di rilevamento e risoluzione di nuova generazione.

Tecnologie dell’informazione. Il successo delle applicazioni dell’intelligenza artificiale nei settori sopra descritti dipende fortemente da un alto livello di innovazione nei settori cruciali dell’informatica che incidono sull’intelligenza artificiale, come il rilevamento, il ragionamento e la ricerca, l’elaborazione del linguaggio naturale, la visione artificiale, l’interazione uomo-IA e l’edge computing. Il vasto campo dell’IT [9] ha un ruolo cruciale nel garantire un elevato livello di innovazione per l’attuazione di un’IA competitiva in tutte le diverse applicazioni. Per questo, uno sforzo particolare sarà dedicato a sostenere la nascita e la crescita delle aziende IT italiane.


[1]Commissione europea, Eccellenza e fiducia nell’intelligenza artificiale.
[2]Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme armonizzate sull’intelligenza artificiale (Artificial Intelligence Act) e che modifica alcuni atti legislativi. COM/2021/206 definitivo.
[3]Commissione europea, 2020, Libro bianco dell’UE sull’intelligenza artificiale.
[4]Secondo il Piano Nazionale per la Ricerca 2021-2027.
[5]Commissione europea, Linee guida etiche per un’IA affidabile.
[6]Commissione europea, L’intelligenza artificiale nei servizi pubblici.
[7]Cfr. ad esempio il rapporto di Ericsson sulle applicazioni di intelligenza artificiale alle reti 5G.
[8]Come affermato nel Libro bianco sull’intelligenza artificiale al servizio dei cittadini pubblicato dalla Task Force AI.
[9]Con un focus specifico su tecnologie e metodi per l’acquisizione, l’archiviazione e la trasmissione di informazioni, big data, immagini, video e la loro elaborazione ed estrazione della conoscenza, nonché tecnologie per la comprensione del linguaggio e del testo, dai Chatbot alla Robot Process Automation Servizi.