Risultati
95 risultati
-
italia
7. Anagrafe nazionale assistiti
Salute. URI da utilizzare: http://publications.europa.eu/resource/authority/data-theme/HEAL ...
-
italia
15. Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture
Scienza e tecnologia. URI da utilizzare: http://publications.europa.eu/resource/authority/data-theme/TECH ...
-
italia
Schede informative basi di dati di interesse nazionale
Indice dei contenuti ...
-
italia
10. Indice della Pubblica Amministrazione
Governo e Settore Pubblico. URI da utilizzare: http://publications.europa.eu/resource/authority/data-theme/GOVE ...
-
italia
6. Anagrafica dell’immigrazione
Popolazione e società. URI da utilizzare: http://publications.europa.eu/resource/authority/data-theme/SOCI. Tematiche internazionali. URI da utilizzare: http://publications.europa.eu/resource/authority/data-theme/INTR ...
-
italia
Processo di individuazione delle basi di dati chiave
Il processo di individuazione delle basi di dati chiave di questo documento si è sviluppato grazie al lavoro congiunto sul tema dei dati aperti del Team per la Trasformazione Digitale (di seguito Team Digitale) e dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). In particolare, il processo si è avviato principalmente nell’ambito di una task force istituita e coordinata dal Team Digitale e l’AgID. La task force, chiamata “#DatiPubblici Task Force”, è composta da amministrazioni locali, sia regionali che comunali, particolarmente attive da diversi anni nell’ambito open data. L’Appendice I elenca le amministrazioni coinvolte nella task force). Ulteriori basi di dati chiave sono state individuate anche attraverso collaborazioni dirette con un insieme ristretto di amministrazioni centrali (principalmente Ministeri e Agenzie) nel contesto dello sviluppo del Data & Analytics Framework (DAF). Fig. 3 Figura 3: Individuazione basi di dati chiave: governance. Il processo ha prima identificato macro ambiti di riferimento (o domini) e in seguito, all’interno di questi, le basi di dati chiave. La scelta dei macro ambiti e delle relative basi di dati chiave è avvenuta tenendo conto dei seguenti fattori:. disponibilità di modelli di dati già predisposti dalle amministrazioni;. supporto a specifiche politiche di sviluppo nazionali (e.g., piano strategico del turismo) e a iniziative internazionali (e.g., OGP);. predisposizione per lo studio di fenomeni complessi su scala nazionale;. disponibilità dei dati da parte dei relativi titolari per l’apertura secondo tutti i principi cardine dell’open data (i.e., download in bulk, gratuità, formato aperto machine-readable, licenza aperta, minor aggregazione possibile) ...
-
italia
Appendice I
Le pubbliche amministrazioni della task force #DatiPubblici sono le seguenti:. Regione Lombardia. Provincia Autonoma di Trento. Provincia Autonoma di Bolzano. Regione Emilia Romagna. Regione Toscana. Regione Lazio. Comune di Roma. Comune di Milano. Comune di Torino. Comune di Firenze. Comune di Bari. Comune di Palermo. Durante i lavori fino ad oggi svolti, la task force ha avuto anche contatti diretti con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) ...
-
italia
Elenco basi di dati chiave
Base di dati / dataset. Enti coinvolti apertura. Descrizione. Catasto - Archivio. storico dei comuni. Agenzia delle Entrate. Base di dati contenente l’evoluzione storica dei Comuni. d’Italia con gli associati codici belfiore (utilizzati. nell’anagrafe della popolazione residente e per il rilascio. del codice fiscale). ANNCSU - Anagrafe. Nazionale Numeri Civici. e Strade Urbane. Agenzia delle Entrate. e ISTAT. Basi di dati di interesse nazionale che contiene le strade. urbane e i numeri civici georeferiti e validati dai Comuni ...
-
italia
Obiettivi
Per ciascuna base di dati / dataset chiave individuata in Sezione Elenco basi di dati chiave si identificano i seguenti obiettivi da raggiungere nel corso del 2017. Obiettivo 1: Al fine di valorizzare i dati identificati, essi saranno “ingestionati” all’interno del Data & Analytics Framework (DAF). Per raggiungere questo obiettivo, AgID e il Team Digitale:. individueranno i meccanismi necessari per l’interfacciamento tra le basi di dati e il DAF;. effettueranno l’ingestione dei dati nel DAF. Obiettivo 2: Attraverso il DAF, i dati saranno resi disponibili secondo il paradigma open data. Ove i dati non siano ancora stati resi disponibili come open data da parte degli enti coinvolti ed elencati in Sezione Elenco basi di dati chiave, essi saranno:. liberamente accessibili mediante download in bulk e mediante API, senza richieste specifiche di autenticazione per l’accesso ai dati;. in formato aperto machine-readable;. resi disponibili secondo i termini della licenza raccomandata nelle linee guida per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico;. inclusi nel catalogo nazionale dei dati. Obiettivo 3: I dati saranno corredati di API per consentire una loro diretta interrogazione. Le API saranno rese disponibili secondo quanto previsto dal nuovo “modello di interoperabilità” descritto nel Piano Triennale per l’Informatica nella PA (2017-2019). Obiettivo 4: I dati saranno descritti secondo modelli/ontologie e vocabolari controllati condivisi, ove possibile allineati con altri esistenti a livello europeo e nel Web. I metadati generali associati ai dati seguiranno le specifiche del profilo di metadazione DCAT-AP_IT. Per raggiungere questo obiettivo:. i modelli/ontologie creati e quelli già esistenti che possono essere riutilizzati saranno resi disponibili mediante apposito registro da sviluppare, come indicato nel piano triennale per l’informatica nelal PA 2017-2019. Obiettivo 5: Attraverso il DAF, i dati saranno costantemente monitorati in collaborazione con le amministrazioni coinvolte nella loro apertura. Grazie a specifiche funzionalità del DAF:. saranno monitorati possibili riutilizzi dei dati stessi da parte della collettività ...
-
italia
Elenco Basi di Dati Chiave
Indice dei contenuti ...
-
italia
Stato di apertura e pubblicazione delle basi di dati chiave
Dalla situazione descritta nelle precedenti sezioni emerge un quadro di apertura dei dataset abbastanza positivo, soprattutto quando le pubbliche amministrazioni coinvolte sono quelle locali. Nell’ambito della Task Force #DatiPubblici non tutte le amministrazioni hanno concorso, nel corso del 2017, ugualmente e direttamente nel rilascio dei relativi dati in open data, come previsto e riportato nelle precedenti sezioni del presente documento. Si rileva però che alcune di loro sono state particolarmente attive, anche grazie allo stimolo della pubblicazione dell’elenco delle basi di dati chiave, sia nell’apertura che nella collaborazione con il DAF. Dal punto di vista della modellazione e della presenza dei metadati DCAT-AP_IT la situazione in generale è abbastanza buona. Molte delle amministrazioni della Task Force si sono dotate degli strumenti per adeguarsi al profilo, o stanno utilizzando il DAF stesso per raggiungere tale obiettivo. In termini di modellazione dei dati, sono state definite diverse ontologie, sebbene alcune ancora instabili, che forniscono uno schema dati comune per la maggior parte delle basi di dati/dataset presenti nell’elenco. Dal punto di vista invece delle pubbliche amministrazioni centrali si riscontrano più difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi: con l’eccezione del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, parte cultura, gli obiettivi per le altre amministrazioni centrali non sono stati raggiunti entro il 2017. Per alcune basi di dati ci sono stati ritardi. Tali ritardi, dovuti anche alla complessità dei sistemi e processi coinvolti, saranno comunque recuperati nel corso della prima parte metà del 2018 (e.g., normattiva); per altri dataset non sembra realistico ipotizzare la loro disponibilità nel DAF e come dati di tipo aperto durante il 2018. Nonostante questo scenario, è bene sottolineare che altre amministrazioni centrali, diverse da quelle originariamente indicate nel documento, hanno comunque collaborato nel corso del 2017 per utilizzare il DAF come strumento di condivisione, standardizzazione e apertura dei propri dati (e.g., Corte dei Conti, MEF Ragioneria Generale dello Stato, ecc.). Infine i ritardi per le operazioni di caricamento nel DAF sono stati principalmente dovuti ai ritardi nello sviluppo della piattaforma tecnologica e nell’individuazione della futura amministrazione titolare del DAF. Tuttavia, per tutte quelle PA, soprattutto della Task Force, dove sono in corso attività di sperimentazione e di ingestione, si prevede la disponibilità dei dati nel DAF e come open data (qualora possibile), entro la prima metà del 2018 ...
-
italia
Introduzione e contesto
Il dato e la sua gestione stanno acquisendo un ruolo sempre più centrale per la creazione del mercato unico digitale e lo sviluppo della cosiddetta “data-driven economy”. Le numerose iniziative, anche in ambito Europeo, legate al tema dei dati evidenziano inoltre come la disponibilità crescente di dati aperti, soprattutto del settore pubblico, sia un efficace volano per la creazione di servizi con un rilevante impatto sociale ed economico. È idea consolidata che la maggior parte della vasta mole di dati gestita dalle pubbliche amministrazioni possa essere restituita alla collettività sotto forma di dati aperti, ovvero sotto forma di dati liberamente utilizzabili, modificabili e redistribuibili da chiunque per qualunque scopo. Tuttavia, sebbene il numero di dati aperti sia sempre maggiore, soprattutto in Italia imprese che intendono investire sul loro riutilizzo per lo sviluppo del proprio business lamentano ancora una scarsa qualità e una scarsa armonizzazione e standardizzazione dei dati, necessarie per effettuare correlazioni tra gli stessi e per studiare fenomeni complessi. Rendere disponibili tutti questi dati, anche nel breve periodo, secondo il paradigma open data in maniera standardizzata, interoperabile e nel rispetto di principi di qualità del dato (come per esempio quelli indicati in standard di riferimento come l’ISO/IEC 25012) richiede comunque uno sforzo importante delle amministrazioni, in particolare in termini di revisione degli attuali processi di gestione del dato con conseguente impatto sui costi e sulle risorse richieste, che potrebbero anche dover avere competenze diverse rispetto al passato. In questo scenario, è cruciale definire un’opportuna politica nazionale che accompagni le amministrazioni in un percorso virtuoso di gestione del dato, inteso come bene comune e quindi da condividere con la collettività. Il primo passo da compiere nel percorso riguarda l’individuazione di basi di dati chiave da valorizzare per rispondere a bisogni della collettività, rendendole disponibili sotto forma di open data, facilmente ottenibili “in bulk” e/o interrogabili attraverso Application Programming Interface (API) e descritte sia a livello di metadatazione generale che a livello di dati con chiari modelli condivisi, allineati ad altri già esistenti a livello Europeo e nel Web. In questo documento definiamo basi di dati chiave quelle basi di dati /dataset di particolare interesse per la collettività, che concorrono a descrivere fenomeni in maniera standardizzata a livello nazionale e la cui disponibilità secondo il paradigma dell’open data assume pertanto rilevanza nazionale. In alcuni casi, esse possono coincidere con le basi di dati di interesse nazionale già individuate nel piano triennale per l’informatica nella PA 2017-2019 (e.g., anagrafe nazionale delle strade urbane e dei numeri civici), o con parti di esse (e.g., le statistiche del registro imprese). Tenuto conto della loro rilevanza, e quindi del potenziale impatto del loro riutilizzo sulla società, la gestione delle basi di dati chiave sarà governata secondo principi stringenti di accountability: i dati saranno costantemente e strettamente monitorati dandone chiara evidenza alle amministrazioni coinvolte nella loro apertura. Nel 2017 alcune iniziative di rilievo hanno individuato dataset e basi di dati da rilasciare come dati aperti secondo i piani di rilascio di diverse amministrazioni pubbliche coinvolte nelle iniziative. Quest’ultime sono riportate nella figura sottostante. Fig. 1 Figura 1: Iniziative di individuazione di dataset e basi di dati da rendere disponibili come open data. Nell’ambito dell’Open Government Partnership (OGP) si è individuato un primo elenco piuttosto vasto di basi di dati e dataset per il periodo di riferimento 2017-2018. Il risultato è stato ottenuto mediante l’invio a un gruppo di circa venti amministrazioni, locali e centrali, di un apposito questionario. Il paniere dinamico di dataset, incluso nel Piano Triennale per l’Informatica nella PA (2017-2019), rappresenta invece un sottoinsieme dell’elenco prodotto nell’ambito della relativa azione OGP; esso è lo strumento in base al quale viene calcolato l’indicatore previsto dall’Accordo di Partenariato 2014-2020 ed è il risultato di un lavoro sviluppato secondo una metodologia documentata nel Rapporto Annuale sulla Disponibilità di banche dati pubbliche in formato aperto - anno 2016 che ha portato alla definizione di dataset da rendere disponibili come open data nel periodo 2016-2018, sia a livello nazionale che a livello regionale. La loro apertura sarà monitorata nel corso dei tre anni di riferimento. Questo documento mira a restringere ulteriormente l’elenco fornito dal paniere dinamico a un insieme di basi di dati chiave/dataset chiave, individuati anche sulla base di richieste pervenute dalla collettività, che nel corso del 2017 seguiranno un percorso specifico di monitoraggio e qualità (si veda la Sezione Obiettivi) funzionali ad aumentarne la fruibilità e il riutilizzo da parte di chiunque e per qualunque scopo. Il documento illustra inoltre il rapporto di monitoraggio al 31/12/2017 rispetto al raggiungimento degli obiettivi indicati. Fig. 2 Figura 2: Seconda azione open data del piano triennale per l’informatica nella PA ...