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5. Norme e requisiti legali
Sono riportati di seguito i punti salienti di norme, leggi e linee guida che vanno rispettate nella progettazione, realizzazione e implementazione di siti e servizi pubblici digitali. Le informazioni hanno scopo puramente indicativo e si rimanda ai rispettivi testi normativi ufficiali. Sicurezza. I siti e servizi devono utilizzare la versione del protocollo TLS 1.2 o superiori per garantire sicurezza nello scambio di dati:. Raccomandazioni AGID in merito allo standard Transport Layer Security (TLS). Privacy e gestione dei dati. I siti e i servizi devono richiedere e tracciare soltanto le informazioni strettamente necessarie degli utenti e presentare le relative informative privacy e cookie:. Normativa GDPR (Artt. 13 e 14, Reg. UE n. 679/2016). Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA - 4.2. Affidabilità, trasparenza e sicurezza. Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) - Capo V: DATI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (IDENTITÀ DIGITALI, ISTANZE E SERVIZI ON-LINE). Trasparenza. I siti devono presentare, in un’unica sezione, tutte le informazioni sulle attività dell’amministrazione:. Amministrazione trasparente (Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33). Progettazione dei siti. I siti e servizi, inclusi i contenuti e i documenti, devono raggiungere il livello AA delle WCAG 2.1 e presentare una dichiarazione di accessibilità:. Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA - 2.3. Documenti non web. Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA - 4. Dichiarazione di accessibilità e pubblicazione obiettivi di accessibilità. Linee guida AGID per la dichiarazione di accessibilità. Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA - 4.3. Semplicità di consultazione ed esperienza d’uso. Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA - 4.4. Monitoraggio dei servizi. I siti e servizi devono prevedere un’esperienza d’uso comune alle diverse procedure on line, garantire l’accesso ai servizi digitali della PA con i sistemi di autenticazione previsti e consentire agli utenti di effettuare i pagamenti online mediante gli strumenti di pagamento previsti dal CAD:. Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) - Art. 5 Effettuazione di pagamenti con modalità informatiche. Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) - Art. 64 Sistema pubblico per la gestione delle identità digitali e modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni. Implementazione dei siti. I contenuti di siti e servizi devono essere associati a una licenza aperta:. Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA - 4.7. Licenze. Le pubbliche amministrazioni titolari di soluzioni e programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno l’obbligo di rendere disponibile il relativo codice sorgente, completo della documentazione e rilasciato in repertorio pubblico sotto licenza aperta, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni o ai soggetti giuridici che intendano adattarli alle proprie esigenze:. Codice dell’Amministrazione Digitale - Art. 69 Riuso delle soluzioni e standard aperti. Linee guida AGID per l’acquisizione e il riuso software PA. Art. 52 d.lgs. 82/2005 del CAD. Art. 7, comma 1, D.Lgs. n. 33/2013. D.lgs. n. 36/2006. In base al principio del once-only, il sito e i servizi non dovrebbero chiedere agli utenti informazioni già fornite, ma riutilizzare internamente le informazioni già comunicate dall’utente attraverso l’integrazione con le piattaforme previste:. Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA - 4.6. Integrazione delle piattaforme abilitanti. Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) - Art. 64 Sistema pubblico per la gestione delle identità digitali e modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni. Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) - Art. 73 Sistema pubblico di connettività (SPC). Piano Triennale per l’informatica nella PA - Capitolo 5, Interoperabilità ...
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3. Interfaccia
Un buon sito web presenta interfacce intuitive, inclusive, accessibili e che non portano a errori di interazione. La costruzione dell’interfaccia è una delle fasi finali della realizzazione o del rifacimento di un sito web. Le risorse disponibili ti aiutano ad assemblare velocemente l’interfaccia utente tramite componenti (tipografia, pulsanti, icone, navigazione) già validati e con uno stile visivo coerente con le altre Pubbliche Amministrazioni. ...
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4. Ricerca e progettazione
Abbiamo progettato il modello sulla base di un’estensiva ricerca qualitativa con tutti gli attori coinvolti nell’ambito museale: enti, fornitori, in-house e cittadini. Grazie a interviste, focus group e sessioni di validazione, abbiamo tenuto conto di tutte le necessità per creare un modello funzionale e standardizzato, ma abbastanza flessibile da poter essere adattato a diverse tipologie di musei civici. ...
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2. Architettura dell’informazione
L’architettura dell’informazione definisce la struttura di un sito, il modo in cui le informazioni sono organizzate, i metodi di navigazione e la terminologia usata, al fine di facilitare l’accesso intuitivo ai contenuti e il completamento di compiti da parte degli utenti. L’architettura di un sito è composta da:. i sistemi di navigazione primaria e secondaria, ovvero i menu per accedere alle varie sezioni del sito;. le tipologie di contenuto (in inglese, content types), ovvero la struttura e l’ordine delle informazioni per creare pagine foglia (ad esempio, le pagine di dettaglio per i percorsi di visita o le attività educative proposte dal museo ai suoi visitatori);. le tassonomie e i vocabolari controllati, ovvero le liste di vocaboli da usare per nominare i contenuti del sito e per taggarli in modo da renderli fruibili tramite motore di ricerca o navigazione alternativa. Tutti i dettagli sull’architettura del sito di un museo sono contenuti nel Documento di architettura dell’informazione (Versione ODS 82KB, Versione XLSX 216KB). Tutte le risorse presentano le indicazioni di voci di navigazione, etichette, titoli di pagina e di sezione anche in lingua inglese, per facilitare la realizzazione, qualora necessario, di un sito multilingua. ...
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1. Introduzione al modello Musei civici
Il modello è stato progettato e realizzato sulla base dei principi di progettazione user-centred, tenendo in considerazione:. i bisogni degli utilizzatori finali dei siti dei musei, ossia i visitatori o le persone che si occupano di organizzare visite al loro interno come i docenti o le guide turistiche;. le esigenze degli stakeholders che si occuperanno di realizzare i siti (enti e fornitori);. l’ecosistema di servizi in cui i siti si vanno ad inserire;. la complessità organizzativa degli enti museali e quindi la necessità di flessibilità e modularità e di definire raggruppamenti semantici ampi e modulabili su qualsiasi tipo di struttura organizzativa;. La progettazione del modello ha anche preso in considerazione le indicazioni dell’eGovernment Benchmark, lo standard europeo di comparazione della qualità dei servizi digitali erogati dalle pubbliche amministrazioni. Gli indicatori principali di riferimento, chiamati top-level benchmarks, sono stati:. Centralità dell’utente (in inglese, user-centricity), ovvero il poter fruire di un servizio da dispositivi mobili, di lasciare feedback e di richiedere assistenza online;. Trasparenza (in inglese, transparency), ovvero il poter trovare informazioni chiare sulle responsabilità delle amministrazioni, i processi di erogazione dei servizi e il trattamento dei dati personali ...
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6. Allegati tecnici
Architettura dell’informazione. Documento di architettura dell’informazione (Verione ODS 165KB). Documento di architettura dell’informazione (Versione XLSX 216KB). Interfaccia. Libreria dei componenti UI - Github - comprende il file Figma e la versione Sketch della libreria dei componenti. Sito demo desktop. Sito demo mobile. Prototipi desktop dei principali scenari d’uso ...
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Modello Musei civici
Documentazione tecnica e operativa per il modello di sito per i Musei civici, basato sul design system di Designers Italia ...
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4.2. Interviste con gli stakeholder
Abbiamo svolto delle interviste sia con esperti appartenenti a stakeholder di settore, quali ad esempio l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e l’International Council of Museums — Italia (ICOM), sia con responsabili IT e di comunicazione di Comuni e musei civici, e con persone esperte di progettazione e sviluppo in quest’ambito. Le persone partecipanti sono state scelte tra i membri della community che avevano risposto al nostro invito a mettersi a disposizione, considerando posizione geografica, dimensioni e tipologia di patrimonio, per formare così un campione rappresentativo. Così abbiamo raccolto informazioni sulle dinamiche sottostanti alla realizzazione, implementazione e gestione dei siti dei musei civici, sia dal punto di vista amministrativo che tecnico. Ma, soprattutto, abbiamo dedotto la percezione del valore di un modello standard, intercettando necessità e potenziali criticità rispetto alla diffusione del modello e all’utilizzo degli strumenti a supporto. La ricerca ha quindi informato la realizzazione sia dell’architettura dell’informazione e delle interfacce grafiche del modello, sia delle risorse e degli strumenti forniti a supporto dell’implementazione da parte di enti e fornitori. Abbiamo poi individuato le caratteristiche principali che un modello dovrebbe avere per far sì che i musei civici siano spronati ad adottarlo:. Facilità e flessibilità nell’implementazione;. Maggiore qualità dell’esperienza erogata al cittadino;. Chiarezza e agevolezza nell’avere un sito conforme alla norma ...
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4.5. Scenari d’uso
La fase di ricerca con i cittadini ci ha anche permesso di definire un set minimo di scenari d’uso del sito di un museo. L’obiettivo di questa attività è stato quello di definire gli scopi principali per cui i cittadini utilizzano il sito di un museo e in quale momento del loro processo di pianificazione o effettuazione di una visita, di modo tale da progettare una struttura e una navigazione del modello che risponde ai bisogni informativi e operativi degli utenti. Abbiamo elaborato gli scenari in modo da rappresentare le motivazioni per cui le diverse personas individuate si trovano ad interagire con il sito, a visitare determinate sezioni e a cercare certe informazioni. Questo ci ha permesso di prioritizzare la progettazione delle sezioni, contenuti e interazioni del modello. Gli scenari individuati sono:. Raccogliere informazioni per pianificare una visita didattica. Raccogliere informazioni su opere e percorsi museali. Raccogliere informazioni per creare un itinerario di visita ...
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4.3. Interviste con i cittadini
È stata condotta una ricerca utente intervistando cittadini italiani e stranieri in presenza e da remoto. Gli obiettivi di questa ricerca si sono chiariti lungo tre direttrici:. Comprendere - a seconda delle tipologie di utenti coinvolti - in quali momenti delle loro diverse esperienze di pianificazione di visita avvengono le interazioni con i siti dei musei e a quali modelli mentali fanno riferimento durante il loro utilizzo;. Comprendere a quali bisogni operativi (transazioni, prenotazioni, consultazioni) rispondono siti dei musei. Il campione coinvolto in questa ricerca utente è stato di 20 persone reclutate su territorio nazionale (10) ed internazionale (10) e corrispondenti alle seguenti categorie di utilizzatori finali:. Docenti, ossia personale docente con il compito di organizzare e pianificare viaggi di istruzione per scolaresche;. Guide turistiche, ossia professionisti dotati di regolare patentino e abilitati all’illustrazione e all’interpretazione del patrimonio storico, culturale, religioso, architettonico, artistico, archeologico e monumentale italiano. Il campione è stato selezionato scegliendo i partecipanti in base a dei criteri di diversificazione quali:. Cultura digitale;. Genere;. Area geografica di residenza/domicilio;. Età. La ricerca ci ha fornito informazioni relative a:. Scenari di utilizzo, ossia le differenti fasi di pianificazione o di effettuazione di una visita durante le quali avvengono le interazioni con i siti;. Interpretazione di alcune voci di menu e alle differenze di interpretazione tra persone italiane e di nazionalità straniera. le quali hanno rappresentato la base di conoscenza comune utile ad orientare le successive scelte in termini di progettazione dell’architettura e dell’interazione con l’interfaccia ...
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4.6. Progettazione dell’architettura
L’obiettivo dell’architettura dell’informazione è definire lo scheletro di base che costituirà il sito. Nel caso del modello, è essenziale per dare indicazioni chiare agli enti sulle sezioni in cui è diviso il sito, la gerarchia dei contenuti sulle pagine di dettaglio e le tassonomie per classificare i contenuti. Sulla base delle necessità informative degli utenti emerse dalla ricerca, abbiamo strutturato l’alberatura del modello, individuato le sezioni principali in cui dovrebbe essere diviso il sito, definito le nomenclature e le voci della navigazione di primo e secondo livello, modellizzato le relative tipologie di pagine e organizzato i contenuti all’interno di esse, stilato alcune tassonomie utili alla classificazione dei contenuti. Dopo aver definito questa prima bozza, abbiamo svolto una sessione di co-progettazione con gli stakeholder, rappresentanti di enti e fornitori tecnologici. I partecipanti - divisi in gruppi di lavoro misti - hanno ragionato nella prospettiva delle diverse personas sui diversi scenari d’uso, per revisionare i percorsi di navigazione possibili per raggiungere gli obiettivi informativi, individuare criticità, opportunità di miglioramento, e aumentare il livello di dettaglio delle soluzioni inizialmente proposte. I risultati di questa attività hanno permesso di informare le successive iterazioni sull’architettura del modello fino al raggiungimento della struttura definitiva ...
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4.7. Prototipi a media definizione
Dopo aver definito la struttura e i contenuti delle principali pagine del modello, sono stati realizzati i prototipi a media definizione (mid-fi). I prototipi mid-fi sono una simulazione realistica di come sarà l’interfaccia del modello una volta implementato e mostrano concretamente i flussi di operazioni che possono essere svolte da un utente per portare a termine i compiti desiderati. I contenuti con cui è popolato sono verosimili e questa scelta è funzionale al fine di permettere all’utente che lo naviga di immedesimarsi nel contesto d’uso. La media definizione degli elementi di interfaccia consente di concentrarsi sulle operazioni e sull’idoneità delle strutture ad ospitare i contenuti previsti, invece che sull’aspetto estetico del sito. Sono stati prototipati i principali scenari d’uso emersi durante la ricerca ovvero le schermate di tutte le pagine e le interazioni necessarie a rappresentare un flusso ipotetico che un utente svolge per raggiungere un determinato obiettivo. I prototipi realizzati, uno in versione desktop e uno in versione mobile, sono stati fondamentali per validare le scelte progettuali attraverso gli user test con gli utenti. Successivamente ai test di usabilità, i prototipi mid-fi sono poi stati evoluti in prototipi ad alta definizione da includere tra le risorse per enti e fornitori come esempi di ipotetiche applicazioni del modello ...