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Censimento del Patrimonio ICT della PA
Il 15 luglio 2019 è partita la terza fase del Censimento del Patrimonio ICT della PA. Ai sensi dell’art. 4 della Circolare AgID n. 1/2019 le amministrazioni sono tenute a trasmettere il Questionario di rilevazione entro 45 giorni solari dalla data di avvio della terza fase (15 luglio 2019), seguendo le indicazioni e le modalità di seguito riportate. Il censimento si è concluso. Possono essere consultati i risultati del censimento. Altre informazioni e riferimenti. Domande frequenti (FAQ) sul Censimento ICT dela PA. Circolare AgID n. 1/2019 ...
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Censimento del Patrimonio ICT della PA
Il questionario di rilevamento sarà accessibile esclusivamente mediante autenticazione SPID a partire dalla data di avvio della terza fase (15 luglio 2019), collegata al “Responsabile per la Transizione Digitale (RTD)” o colui/lei che, tra il personale dell’Amministrazione, la stessa indichi come Responsabile del Censimento (a esempio, nel caso che non sia stato ancora nominato il RTD). L’inizio del questionario coincide con la prima sezione “Anagrafica” che contiene la richiesta di informazioni relative all’anagrafica dell’Ente, del RTD o del Responsabile del Censimento indicato dall’Amministrazione e dell’indirizzo PEC al quale si intende ricevere il link per l’accesso alla seconda parte del questionario. La seconda parte del questionario contiene le seguenti ulteriori 5 sezioni (che si aggiungono alla prima):. Sezione 2 - Organizzazione Ente: contiene la richiesta di informazioni relative all’organizzazione interna dell’ICT dell’Ente, quali ad esempio, numero di sedi, numero di addetti ICT, modalità di gestione (interno/in cooperazione /full outsourcing);. Sezione 3 - Dotazione tecnologica dell’Ente: contiene la richiesta di informazioni relative alla connettività e al patrimonio applicativo con indicazione di tecnologie di riferimento, servizi supportati, licenze, ecc.;. Sezione 4 - Dotazione tecnologica del Data Center: contiene la richiesta di informazioni relative ai DC e sale server dell’Ente, quali: caratteristiche del DC e dei Server, quantità, caratteristiche sulla sicurezza, compliance alle norme, ecc.;. Sezione 5 - Cloud Computing: contiene la richiesta di informazioni relative all’eventuale utilizzo dei servizi Cloud e sul livello di virtualizzazione;. Sezione 6 - Voci di Spesa: contiene la richiesta di informazioni sui dati di spesa ICT relativi ai Data Center dell’Ente. Nota. Si fa presente che al termine della compilazione della Sezione 1 “Anagrafica”, il RTD o il Responsabile del Censimento indicato dall’Amministrazione riceverà all’indirizzo PEC da lui indicato, il link per l’accesso alla seconda parte del questionario con le restanti sezioni del questionario di cui sopra. Il Responsabile, quindi, riceverà la PEC avente ad oggetto: “PARTECIPAZIONE AL CENSIMENTO DEL PATRIMONIO ICT DELLA PA AI SENSI DEL PIANO TRIENNALE PER L’INFORMATICA DELLA PA 2019-2021” dall’indirizzo PEC censimento.agid@pec.it che conterrà le istruzioni operative per accedere alla seconda parte con le restanti sezioni del Questionario descritte sopra. Al fine di fornire supporto alla compilazione, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha redatto una breve “Guida alla compilazione”, che l’Amministrazione può consultare accedendo direttamente al questionario. L’Agenzia ha attivato un sistema di “trouble-ticketing” raggiungibile all’indirizzo: https://helpdeskcensimentoict.italia.it utilizzabile per:. comunicare eventuali variazioni riguardanti il nominativo del Responsabile del Censimento / per la Transizione Digitale,. ricevere assistenza, qualsiasi chiarimento o informazione sulla compilazione del Questionario,. segnalare eventuali malfunzionamenti del sistema. I dati raccolti saranno utilizzati per adempiere alle previsioni del Piano Triennale 2019-2021, per gli altri fini istituzionali dell’Agenzia per l’Italia Digitale e per successivi trattamenti, esclusivamente per fini statistici da parte dei soggetti del Sistema statistico nazionale. Si ricorda che i dati personali richiesti per la partecipazione al Censimento sono trattati nel rispetto del Regolamento (UE) 2016/679. Questi dati raccolti saranno, pertanto, rielaborati e pubblicati da AGID entro 180 giorni dalla pubblicazione della Circolare n. 01/2019, rendendo disponibile sul sito AGID una sintesi aggregata dei dati più indicativi risultanti dal Censimento, come risultato della linea di azione prevista nel Piano Triennale per l’Informatica della PA 2019-2021. Le istruzioni operative contenute nella presente pagina sono soggette ad aggiornamento. Le amministrazioni devono, altresì, consultare periodicamente la presente pagina. Si ringrazia per la collaborazione. Agenzia per l’Italia Digitale. Il censimento si è concluso. Possono essere consultati i risultati del censimento ...
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Open data e data governance
RA5.3.1 - Aumento del numero di dataset di tipo aperto documentati nel portale dati.gov.it che adottano le licenze previste dalle Linee guida Open Data. Target 2024 - Almeno 35.000 dataset documentati con licenze previste dalle Linee guida Open Data. Target 2025 - Aumento del 30% dei dataset documentati con licenze previste dalle Linee guida Open Data rispetto al target 2024 per ciascuna amministrazione. Target 2026 - Aumento del 50% dei dataset documentati con licenze previste dalle Linee guida Open Data rispetto al target 2024 per ciascuna amministrazione. Linee di azione istituzionali. RA5.3.1. Dicembre 2024 - Ciclo di formazione e sensibilizzazione alle PA titolari di dati aperti e/o di dati territoriali dedicato alle licenze e condizioni d’uso applicabili ai dati, sulla base delle relative indicazioni presenti nelle Linee Guida e nel Regolamento di esecuzione (UE) sui dati di elevato valore - (AGID) - CAP5.12. Dicembre 2025 - Produzione di linee guida e guide operative sulla governance dei dati - (AGID, ISTAT) - CAP5.13. Linee di azione per le PA. RA5.3.1. Da gennaio 2024 - Le PA attuano le linee guida contenenti regole tecniche per l’implementazione del Decreto Legislativo n. 36/2006 relativamente ai requisiti e alle raccomandazioni su licenze e condizioni d’uso - CAP5.PA.20 ...
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Intelligenza artificiale per la Pubblica Amministrazione
RA5.5.1 - Basi di dati nazionali strategiche. Sviluppo di raccolte di dataset al fine di assicurare una base di conoscenza condivisa per le soluzioni di Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione, preservando allo stesso tempo le peculiarità della Pubblica Amministrazione italiana e le specificità culturali nazionali. Target 2024 - Ricognizione delle basi di dati strategiche. Target 2025 - Digitalizzazione delle basi di dati strategiche. Target 2026 - Promozione delle basi di dati strategiche. Linee di azione istituzionali. RA5.4.1. Dicembre 2024 - Redazione Linee guida per promuovere l’adozione dell’IA nella Pubblica Amministrazione - (AGID) - CAP5.14. RA5.4.2. Dicembre 2024 - Redazione Linee guida per il procurement di IA nella Pubblica Amministrazione - (AGID) - CAP5.15. RA5.4.3. Dicembre 2024 - Redazione Linee guida per lo sviluppo di applicazioni di IA nella Pubblica Amministrazione - (AGID) - CAP5.16. RA5.4.4. Dicembre 2024 - Identificazione delle soluzioni nazionali fondate sull’IA - (AGID) - CAP5.17. Dicembre 2025 - Coordinamento delle attività di sviluppo delle soluzioni nazionali - (AGID) - CAP5.18. RA5.5.1. Dicembre 2024 - Identificazione delle basi di dati nazionali strategiche - (AGID) - CAP5.19. Dicembre 2025 - Coordinamento delle attività di digitalizzazione delle basi di dati nazionali strategiche - (AGID) - CAP5.20. Linee di azione per le PA. RA5.4.1. Dicembre 2025 - Le PA adottano le Linee per promuovere l’adozione dell’IA nella Pubblica Amministrazione - CAP5.PA.21. RA5.4.2. Dicembre 2025 - Le PA adottano le Linee guida per il procurement di IA nella Pubblica Amministrazione - CAP5.PA.22. RA5.4.3. Dicembre 2025 - Le PA adottano le Linee guida per lo sviluppo di applicazioni di IA nella Pubblica Amministrazione - CAP5.PA.23. RA5.4.4. Dicembre 2026 - Le PA adottano le applicazioni di IA a valenza nazionale - CAP5.PA.24. RA5.5.1. Dicembre 2026 - Le PA adottano le basi dati nazionali strategiche - CAP5.PA.25 ...
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Risorse e fonti di finanziamento
Risorse proprie delle PA considerando la clausola di invarianza finanziaria presente nel D. Lgs. 36/2006 e s.m.i. di recepimento della Direttiva (UE) 2019/1024 (Open Data). Intervento PNRR M2C4M1_I.1.1 «Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione» (SIM) - per dati territoriali e ambientali, compresi i dataset di elevato valore. PNRR Misura Dati e interoperabilità ...
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Strumenti per l’attuazione del Piano
Guida alle pubbliche amministrazioni per l’implementazione di «Smart Area» (vedi Parte terza - Strumento 4) ...
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L’ecosistema digitale amministrativo
La trasformazione digitale richiede un processo integrato, finalizzato alla costruzione di ecosistemi digitali strutturati sostenuti da organizzazioni pubbliche semplificate, trasparenti, aperte, digitalizzate e con servizi di qualità, erogati in maniera proattiva per anticipare le esigenze del cittadino. Gli ecosistemi vengono quindi qui intesi con un significato diverso da quello usato in precedenti versioni del Piano triennale. È quindi necessario seguire un approccio innovativo che affronti, in maniera sistematica, tutti gli aspetti legati a organizzazione, processi, regole, dati e tecnologie. Sono quindi necessari strumenti utili alla mappatura di tali aspetti ed è necessario agevolare lo scambio di buone pratiche, rendendo tutti gli operatori pubblici sviluppatori dell’innovazione amministrativa, attraverso la diffusione di una cultura amministrativa digitale. L’art. 6 del Decreto-legge n. 80/2021 introduce il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) al fine di «assicurare la qualità e la trasparenza dell’attività amministrativa e migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese e procedere alla costante e progressiva semplificazione e reingegnerizzazione dei processi (..)», ma sono molteplici le fonti normative che richiamano le amministrazioni a quella che il CAD definisce, all’art.15, come una «riorganizzazione strutturale e gestionale», finalizzata allo sfruttamento delle opportunità offerte dal digitale. Nonostante gran parte dell’attività delle pubbliche amministrazioni sia già composta da procedimenti e procedure ben definite, non vuol dire che questa non possa essere reingegnerizzata sia da un punto di vista della semplificazione che da un punto di vista della digitalizzazione. Occorre che ogni singolo ente pubblico divenga un «ecosistema amministrativo digitale», alla cui base ci siano piattaforme organizzative e tecnologiche, ma in cui il valore pubblico sia generato in maniera attiva da cittadini, imprese e operatori pubblici. Essendo l’azione amministrativa composta da processi collettivi è necessario introdurre dei «processi digitali collettivi» basati su e-service, ovvero interfacce API che scambiano dati/informazioni in maniera automatica e interoperabile, come illustrato nel capitolo 3 - Servizi. Questo permette la realizzazione del principio once-only e, al tempo stesso, consente agli attori pubblici e privati di generare valore all’interno dell’ecosistema con al centro la singola Pubblica Amministrazione, che lo regola garantendo correttezza amministrativa, trasparenza, apertura, sicurezza informatica e protezione dei dati personali. Si tratta di passare da una concezione di «Piattaforma per Governo», ovvero piattaforme per singoli scopi dell’ente, a una visione più profonda del paradigma, ovvero il «Governo come Piattaforma» come riportato anche nella Comunicazione EU (2021)118 sulla Bussola Digitale 2030, secondo cui l’ecosistema non è un elemento esterno all’ente, ma è qualcosa sostenuto dall’ente pubblico per abilitare servizi migliori. Fig. 2 Duplice concezione: da Piattaforma per Governo a Governo come Piattaforma. Per facilitare l’innovazione occorre analizzare l’attuale impianto normativo che impatta sulla trasformazione digitale, per generare proposte di semplificazione amministrativa in grado di rimuovere gli ostacoli all’innovazione nelle pubbliche amministrazioni. Da questo punto di vista, nel corso dei prossimi anni si ritiene necessario:. definire uno strumento agile per la catalogazione dei macro-processi delle singole organizzazioni pubbliche e per la mappatura tra questi processi, i servizi erogati e i sottostanti servizi digitali applicativi che li sostengono. In questo sistema risultano fondamentali i processi di collaborazione istituzionale e il ruolo del Responsabile per la transizione al digitale e dell’Ufficio transizione digitale (di seguito RTD e UTD), come funzioni e agenti cruciali del cambiamento, sia di processo che tecnologico ...
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La collaborazione istituzionale
Il processo di trasformazione digitale coinvolge, a tutti i livelli, decisori pubblici, dirigenza pubblica, cittadini e imprese nella logica della partecipazione e della consultazione. Per affrontare questa trasformazione è necessario delineare e seguire un iter di transizione che richiede collaborazione tra tutte le componenti istituzionali, nel quadro di un sistema nazionale per la trasformazione digitale di cui facciano parte Governo, Enti centrali, Regioni e Province autonome, Enti locali e che sia aperto anche a tutto il partenariato economico e sociale. La collaborazione consiste nel coinvolgimento delle varie strutture operative esistenti con la missione di sostenere la continua trasformazione digitale del Paese, per rendere esigibili i diritti di cittadinanza digitale e contribuire alla sostenibilità e alla crescita economica e sociale. In questo senso si rileva l’importante lavoro di interlocuzione con il territorio svolto dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha portato alla stipula di accordi istituzionali strategici con le principali rappresentanze territoriali, nello specifico con: la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e l’Unione delle Province Italiane. Come suggerito da diverse associazioni di categoria ICT, si ritiene importante porre l’attenzione anche sulla collaborazione tra pubblico e privato, ritenuta altrettanto strategica per sfruttare appieno le caratteristiche dell’Italia nel contesto digitale e diventare un Paese innovativo. Supportare e contribuire a realizzare un ambiente florido di micro, piccole e medie imprese è un ulteriore fattore di sostegno all’innovazione che, in una logica di crescita integrata sia nel pubblico che nel privato, accelera l’economia, come dimostrato in altri Paesi in cui questo segmento è stato sviluppato con successo. Tale approccio è volto a: i) suggerire un rafforzamento dell’adozione di politiche specifiche per le micro, piccole e medie imprese, per favorirne il finanziamento e l’accesso nella PA, ii) aumentare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione; iii) favorire e rafforzare la concorrenza tutelando le MPMI e migliorando ancora il processo già in atto di modifiche di alcune norme sugli appalti; iv) rimodulare gli incentivi fiscali per le aziende modellandoli sulle specificità delle piccole e medie imprese; v) intervenire sul sistema scolastico per incentivare la creazione di professionisti dell’innovazione. Per arrivare all’integrazione effettiva dei processi e al ridisegno dei servizi pubblici delineato dalle norme vigenti è necessario prevedere percorsi e strumenti che portino ogni Pubblica Amministrazione ad essere in grado di erogare ed utilizzare gli e-service all’interno di domini strutturati, ovvero «spazi di interoperabilità e cooperazione applicativa», e di permettere scambi di dati e informazioni attraverso interfacce API sia con le altre pubbliche amministrazioni che con gli attori privati interessati. Per favorire questo processo è necessario che alcune amministrazioni possano svolgere il ruolo di coordinamento (hub nazionali e/o regionali). Nello specifico si evidenziano due possibili scenari per gli enti locali:. le amministrazioni capofila possono agevolare i bisogni ed il raggiungimento degli obiettivi dei singoli enti locali attraverso la condivisione dei processi. Nello specifico, gli enti locali possono delegare in via amministrativa le amministrazioni capofila, le quali gestiscono la totalità o parte dei processi per conto degli enti locali. Questo secondo approccio consente agli enti locali l’utilizzo dei processi delle amministrazioni capofila efficientando la gestione e la riduzione notevole di risorse pubbliche. Quali primi esempi di tali spazi di interoperabilità, nati tutti dalla collaborazione tra Governo, Amministrazioni centrali, Regioni e Enti locali, si possono citare alcuni interventi in corso di realizzazione nell’ambito del PNRR:. la Piattaforma Digitale Nazionale Dati - PDND;. il Sistema degli Sportelli Unici (SSU) riferito a SUAP/SUE;. l’implementazione nazionale dello Sportello Digitale Unico europeo - SDG;. l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement). l’Hub del Turismo Digitale (TDH). Risulta quindi di fondamentale importanza per tutte le pubbliche amministrazioni:. il presidio di tutto il ciclo di vita degli e-service da parte dell’ente; è necessario poter disporre di competenze specialistiche adeguate all’interno dell’Ufficio per la transizione al digitale in forma singola o associata ...
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Competenze digitali per il Paese e per la PA
RA1.2.1 - Diffusione competenze digitali di base per cittadini e imprese. Target 2024 - 48% popolazione 16-74 anni con competenze digitali almeno di base (rilevazione Istat-Eurostat 2023). Target 2025 - 2 milioni di cittadini che hanno fruito dei servizi di facilitazione e formativi dei progetti PNRR «Competenze digitali di base» misura 1.7. Target 2026 - 57% popolazione 16-74 anni con competenze digitali almeno di base (rilevazione Istat-Eurostat 2025). RA1.2.2 - Diffusione competenze digitali di base nella PA. Target 2024 - Partecipazione di almeno 136.000 dipendenti pubblici a iniziative di miglioramento del livello di competenze e di riqualificazione in ambito digitale. Target 2025 - Partecipazione di ulteriori 107.200 dipendenti pubblici a iniziative di miglioramento del livello di competenze e di riqualificazione in ambito digitale. Target 2026 - Partecipazione di ulteriori 136.800 dipendenti pubblici a iniziative di miglioramento del livello di competenze e di riqualificazione in ambito digitale. RA1.2.3 - Diffusione delle competenze specialistiche ICT. Target 2024 - 4% quota di specialisti ICT sul totale occupati (rilevazione 2023 Istat-Eurostat). Target 2025 - 100.000 persone formate su competenze ICT (risultato complessivo iniziativa Fondo Repubblica Digitale - Fondo complementare PNRR). Target 2026 - 5% quota di specialisti ICT sul totale occupati (rilevazione 2025 Istat-Eurostat). Linee di azione Istituzionali. RA1.2.1. Gennaio 2024 - Pubblicazione dell’Avviso PNRR per la terza annualità del Servizio Civile Digitale - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.12. Ottobre 2024 - Terzo aggiornamento del Piano operativo della Strategia nazionale per le competenze digitali, sulla base del rapporto di monitoraggio sull’attuazione e dei dati rilevati sul 2023-2024, a cura del Comitato tecnico guida di Repubblica Digitale - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.13. Dicembre 2024 - Avvio dei 3000 punti di facilitazione digitale (Punti Digitale Facile) previsti dal progetto di potenziamento e sviluppo della rete dei servizi di facilitazione digitale, incluso nel PNRR - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.14. Dicembre 2025 - Raggiungimento della quota di 700mila servizi di facilitazione ed educazione digitale erogati attraverso le tre annualità PNRR del progetto Servizio Civile Digitale - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.15. RA1.2.2. Gennaio 2024 - Ampliamento del catalogo formativo nell’ambito dell’iniziativa «Syllabus per la formazione digitale» su tematiche specifiche connesse alla transizione digitale - (Dipartimento della Funzione Pubblica) - CAP1.16. Giugno 2024 - Attivazione del 100% dei corsi SNA inclusi nella programmazione didattica dell’area Innovazione e Trasformazione Digitale della PA - (Scuola Nazionale dell’Amministrazione) - CAP1.17. Dicembre 2024 - Erogazione di almeno 10 webinar su Intelligenza Artificiale per cittadini, imprese e PA - (AGID) - CAP1.18. RA1.2.3. Febbraio 2024 - Pubblicazione di un position paper della Coalizione Nazionale Repubblica Digitale sul quadro di interventi per l’incremento delle competenze specialistiche ICT - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.19. Nell’ambito delle attività di supporto alla diffusione delle competenze specialistiche ICT, sono inoltre previste le seguenti azioni per gli anni accademici, a partire dall’anno accademico 2023/2024:. finanziamento di borse di dottorato in programmi dedicati alla transizione digitale (Ministero dell’Università e della Ricerca). finanziamento di borse di studio per dottorato di ricerca e innovativi per la Pubblica Amministrazione e il patrimonio culturale (Ministero dell’Università e della Ricerca). sostegno finanziario alle università per aumentare le iscrizioni ai corsi di studio in materie ICT nell’ambito della misura «Piano Laureati ICT». (Ministero dell’Università e della Ricerca). creazione di tre Digital Education Hub (DEH) per migliorare le capacità del sistema di istruzione superiore di offrire formazione sul digitale a studenti e lavoratori universitari. (Ministero dell’Università e della Ricerca). Si evidenzia che all’interno dei capitoli successivi di questo Piano sono definite Linee di azione specifiche per la realizzazione di un’offerta formativa per dipendenti pubblici su temi specialistici quali accessibilità, dati, intelligenza artificiale, sicurezza informatica, ecc. Linee di azione per le PA. Linee di azione vigenti. Le PA, in funzione delle proprie necessità, partecipano alle iniziative pilota, alle iniziative di sensibilizzazione e a quelle di formazione di base e specialistica per il proprio personale, come previsto dal Piano triennale e in linea con il Piano strategico nazionale per le competenze digitali - CAP1.PA.07. Le PA aderiscono all’iniziativa «Syllabus per la formazione digitale» e promuovono la partecipazione alle iniziative formative sulle competenze di base da parte dei dipendenti pubblici, concorrendo al conseguimento dei target del PNRR in tema di sviluppo del capitale umano della PA e in linea con il Piano strategico nazionale per le competenze digitali - CAP1.PA.08. Le PA, in funzione della propria missione istituzionale, realizzano iniziative per lo sviluppo delle competenze digitali dei cittadini previste dal PNRR e in linea con il Piano operativo della Strategia Nazionale per le Competenze Digitali - CAP1.PA.09 ...
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Monitoraggio
RA1.3.1 - Definizione di un indice di digitalizzazione della PA italiana. Target 2024 - Misurazione della baseline degli indicatori dell’indice di digitalizzazione della PA su un primo campione rappresentativo di Amministrazioni. Target 2025 - Almeno 1.000 amministrazioni alimentano l’indice di digitalizzazione. Target 2026 - Almeno 3.000 amministrazione alimentano l’indice di digitalizzazione. RA1.3.2 - Acquisizione ed elaborazione di informazioni analitiche da Enti locali. Target 2024 - Raccolta dati tramite survey, coinvolgendo attivamente gli Enti locali per ottenere un quadro iniziale dello stato di digitalizzazione. Target 2025 - Secondo ciclo di raccolta dati tramite survey, permettendo un confronto con i dati raccolti nell’anno precedente e identificando eventuali trend. Target 2026 - Consolidamento i dati raccolti nei due anni precedenti per ottenere una visione approfondita e affidabile dello stato di digitalizzazione, fornendo basi solide per le decisioni future. RA1.3.3 - Aumento delle tipologie e delle fonti dati integrate all’interno dell’Osservatorio. Target 2024 - Integrazione di 5 nuove fonti dati nell’Osservatorio, laddove possibile attraverso l’accesso diretto a registri, database e documenti ufficiali machine-readable, ampliando la varietà e la profondità delle informazioni disponibili. Target 2025 - Ulteriori 5 fonti dati, continuando a diversificare le fonti integrate per ottenere una visione più completa e dettagliata della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni locali. Target 2026 - Integrazione di altre 5 fonti dati nell’Osservatorio, garantendo una copertura informativa sempre più esaustiva e approfondita. Linee di azione Istituzionali. RA1.3.1. Marzo 2024 - Definizione dei valori target delle tabelle di marcia nazionali strategiche per il Decennio Digitale - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.20. Marzo 2024 - Costituzione del Gruppo di lavoro tra AGID, ISTAT e DTD per la proposta di nuove metodologie di valorizzazione degli indicatori del Digital Decade maggiormente attinenti con le caratteristiche della digitalizzazione italiana - (AGID, ISTAT, Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.21. Giugno 2024 - Definizione di KPI (Key Performance Indicator) che facciano parte dell’indice di digitalizzazione e definizione del campione - (AGID) - CAP1.22. Dicembre 2024 - Raccolta dati dal campione per alimentazione indice di digitalizzazione del campione e presentazione dei risultati - (AGID) - CAP1.23. Giugno 2025 - Aggiornamento KPI dell’indice di digitalizzazione - (AGID) - CAP1.24. Dicembre 2025 - Raccolta dati dal campione per alimentazione indice di digitalizzazione del campione e presentazione dei risultati - (AGID) - CAP1.25. Giugno 2026 - Aggiornamento KPI dell’indice di digitalizzazione -(AGID) - CAP1.26. Dicembre 2026 - Raccolta dati dal campione per alimentazione indice di digitalizzazione del campione e presentazione dei risultati - (AGID) - CAP1.27. RA1.3.2 e RA1.3.3. Giugno 2024 - Avvio della prima fase di raccolta e verifica dei dati da integrare nell’Osservatorio, garantendo l’accuratezza e la completezza delle informazioni - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.28. Dicembre 2024 - Pubblicazione del primo report sullo stato della digitalizzazione, comunicando i risultati e le tendenze emerse dalla fase iniziale di monitoraggio - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.29. Marzo 2025 - Avvio della seconda fase di raccolta e verifica dei dati, adottando eventuali miglioramenti identificati nella fase precedente - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.30. Dicembre 2025 - Pubblicazione del secondo report sullo stato della digitalizzazione, fornendo un’analisi più approfondita e identificando le aree di miglioramento - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP1.31. Linee di azione per le PA. RA1.3.1. Febbraio 2025 - Le PA che fanno parte del campione alimentano l’indice di digitalizzazione secondo la metodologia definita dal Gruppo di lavoro - CAP1.PA.10. RA1.3.2 e RA1.3.3. Settembre 2024 - Gli Enti locali partecipano alla prima fase della raccolta dati, garantendo l’accuratezza e la completezza delle informazioni - CAP1.PA.11. Settembre 2025 - Gli Enti locali partecipano alla seconda fase della raccolta dati, garantendo l’accuratezza e la completezza delle informazioni - CAP1.PA.12 ...
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Risorse e fonti di finanziamento
PNRR:. Competenze digitali di base dei cittadini: M1C1 Investimento 1.7 PNRR -Competenze digitali di base. Competenze specialistiche ICT: M4C2 Investimento 3 Fondo Complementare PNRR per il Fondo per la Repubblica DigitaleM1 - C2 - Inv. 1 Transizione 4.0M4-C2.1 - inv. 1.5 Creazione e rafforzamento di «ecosistemi dell’innovazione» ...
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Strumenti per l’attuazione del Piano
Piattaforma PA digitale 2026 ...