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11. Razionalizzazione della spesa

Come anticipato nel capitolo 1 “Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica amministrazione”, uno degli obiettivi del Piano triennale è quello di guidare la razionalizzazione della spesa ICT della Pubblica amministrazione e il suo riorientamento a livello nazionale nei termini definiti, in prima istanza, dalla Legge di Stabilità 2016.

La legge stabilisce infatti alcuni principi per il contenimento della spesa, laddove non esista conflitto con gli obiettivi strategici dell’Agenda digitale e in particolare:

  • un obiettivo di risparmio, per il triennio 2016-2018, fissato al 50% della spesa annuale media, relativa al triennio 2013-2015, per la gestione corrente di tutto il settore informatico, al netto dei canoni per servizi di connettività;
  • il principio che i risparmi generati saranno utilizzati dalle amministrazioni prioritariamente per investimenti in materia di innovazione tecnologica;
  • il principio che dall’obiettivo di risparmio è esclusa la spesa effettuata tramite Consip e tramite le altre centrali di committenza;
  • il principio che sono escluse le spese di alcuni enti: INPS, INAIL, Sogei e Consip (relativamente alle prestazioni e i servizi erogati alle amministrazioni loro committenti); il comparto dell’Amministrazione della giustizia (in relazione alle spese di investimento necessarie al completamento dell’informatizzazione del processo civile e penale negli uffici giudiziari).

In termini generali, l’obiettivo di risparmio è qui da intendersi come riduzione stabile della spesa conseguita nel triennio. Ciò significa che al termine del triennio la spesa nazionale annuale («velocità di uscita») dovrà essere inferiore del 50% rispetto alla spesa annuale media del triennio precedente.

Tuttavia l’obiettivo da raggiungere dipende in larga parte dal grado di utilizzo delle centrali di committenza. Infatti, in linea teorica e al solo scopo di esplicitare ulteriormente il meccanismo messo in essere con la Legge di Stabilità, se nel triennio 2013-2015 tutta la spesa fosse transitata dalle centrali di committenza, l’obiettivo di risparmio richiesto al sistema nazionale sarebbe stato zero.

La legge quindi vuole favorire:

  • un percorso di riqualificazione della spesa favorendo la connettività laddove ancora carente e gli investimenti in innovazione, liberando risorse oggi impegnate per il finanziamento della spesa corrente;
  • un percorso di ottimizzazione e controllo della spesa facendo transitare dalle centrali di committenza tutti i possibili fabbisogni.

11.1. La spesa ICT della PA

Partendo dalle analisi più recenti (cfr. Allegato 3 “Quadro sinottico della spesa ICT nelle PAC”), compresa quella condotta da AgID sui dati forniti dalle Pubbliche amministrazioni centrali, è stata fotografata la situazione di seguito sintetizzata.

La spesa annuale media ICT delle PA nel triennio 2013-2015 è stata pari a circa € 5,6 Mld. Le spese escluse dagli obiettivi di risparmio, come indicato nella Legge di Stabilità 2016, sono così quantificabili:

  • spesa ICT effettuata da Sogei, INAIL e INPS, pari a circa € 1,1 Mld;
  • spesa di investimento delle Pubbliche amministrazioni, pari a circa € 1,2 Mld;
  • spesa corrente effettuata tramite Consip ed altri soggetti aggregatori, pari a circa € 1,4 Mld;
  • spese per la connettività, pari a circa € 0,15 Mld.

Ne deriva come risultato che la spesa corrente “aggredibile” ai fini della spending review è pari a circa € 1,7 Mld.

Sulla base di questi elementi, il punto di partenza per la definizione dell’obiettivo di risparmio da conseguire alla fine del triennio 2016-2018 è quindi quello rappresentato in Figura 9, ed è quantificabile in circa € 0,8 Mld, corrispondente al 50% della spesa corrente. Tale obiettivo deve intendersi come obiettivo complessivo e non riferito a ciascuna amministrazione (o relative società strumentali in house). I risparmi individuati saranno ottenuti principalmente attraverso la riqualificazione della spesa quale frutto del complesso di azioni previste dalla legge.

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Fig. 11.1 Figura 9 - Elaborazione AgID sulla base di rilevazioni interne e dati 3° Osservatorio Assinform sull’ICT nella Pubblica amministrazione

11.2. Gli obiettivi di risparmio derivanti dall’attuazione del Piano Triennale

Già nel 2016 le amministrazioni hanno ricevuto indicazioni coerenti con le disposizioni di nuova focalizzazione della spesa previste dalla legge. In particolare, le azioni messe in campo successivamente alla pubblicazione della Legge di Stabilità 2016 riguardano:

  • il coinvolgimento delle PA nella condivisione dell’impostazione e dei principali contenuti del Modello strategico per una prima ricognizione sul campo delle attività mappabili, in particolare per ciò che riguarda i piani di adesione alle piattaforme nazionali, importante fonte di risparmio perché standardizzano soluzioni e tecnologie ed evitano che ciascuna amministrazione sviluppi in proprio soluzioni analoghe;
  • emanazione della Circolare AgID 2/2016 che ha anticipato in via transitoria le disposizioni correlate all’attuazione del Piano triennale, soprattutto per quanto riguarda le spese per la costituzione di nuovi data center e per l’adeguamento di applicazioni relative alle infrastrutture immateriali;
  • avvio della elaborazione e pubblicazione delle regole tecniche per quanto previsto nel CAD.

Dall’analisi dell’andamento della spesa ICT per il 2016 rispetto al triennio 2013-2015, condotta da AgID su 21 amministrazioni centrali, emergono alcuni elementi dai quali si evince che il percorso di focalizzazione della spesa sugli obiettivi della Legge di Stabilità 2016 si sta avviando, ed in particolare:

  • a fronte di un incremento del 7% della spesa complessiva, si registra una riduzione del 2% della parte di spesa corrente e un incremento del 16% della spesa per investimenti;
  • si rileva un incremento del ricorso agli strumenti di acquisto Consip, la cui incidenza percentuale nel 2016 passa dal 54% al 65% del totale (+ 230 Mln).

In questo quadro, occorre ora rafforzare il percorso nella direzione indicata dai principi sopra declinati, focalizzando l’azione sulle seguenti direttrici:

  1. per quanto riguarda la spesa corrente:
  • blocco delle nuove spese sui data center, a meno di casi adeguatamente giustificati verso il cloud e/o verso la costruzione di Poli nazionali, secondo quanto descritto nel paragrafo 3.1;
  • piena adesione alle Piattaforme abilitanti descritte nel paragrafo 4.2 e switch off delle soluzioni locali:
  • ANPR: progressivo dispiegamento della soluzione nazionale secondo quanto descritto nel paragrafo 4.2;
  • SPID: dismissione dei sistemi di autenticazione locali e utilizzo di SPID secondo il piano presentato dalle singole amministrazioni, che prevede l’adesione di tutte le amministrazioni entro i tempi indicati nel paragrafo 4.2;
  • PagoPA: adesione e pieno utilizzo di PagoPA, con l’abbandono delle soluzioni locali, entro i tempi indicati nel paragrafo 4.2;
  • NoiPA: dismissione dei sistemi di gestione del personale e adesione ai servizi NoiPA, senza oneri per le amministrazioni dello Stato e costo unitario manutenzione per le altre.

B. per quanto riguarda le modalità di acquisto tramite Consip e altri soggetti aggregatori:

  • licenze software, sulla base dei dati finora raccolti da AgID, emerge l’evidenza di possibili risparmi in questo ambito, attraverso, in prima istanza, interventi di IT asset management [89] per l’ottimizzazione dei processi di acquisto e di gestione, quali ad esempio:
  • acquisto di software in modalità Software as a Service;
  • razionalizzazione e standardizzazione delle applicazioni;
  • uso di software open source;
  • utilizzo estensivo degli strumenti esistenti di Consip e degli altri soggetti aggregatori, secondo quanto riportato nell’Allegato 2 “Strumenti e risorse per l’attuazione del Piano”.

A conferma e verifica di questa impostazione, è stato possibile stimare, in via cautelativa, un risparmio a fine 2018 generato dall’adesione alle Piattaforme abilitanti descritte nel paragrafo 4.2 e dall’ottimizzazione delle licenze, pari a circa 480 milioni, come evidenziato in Tabella 2 - Obiettivi di risparmio conseguibile a fine 2018

Linee di azione

Base di costo [90] 2016

(Valori in €/Mln)

Risparmio

(Valori in €/Mln)

Piattaforme nazionali 600 400
Licenze 380 80
TOTALE 980 480

Tabella - Obiettivi di risparmio conseguibile a fine 2018

È pertanto possibile ipotizzare che l’effetto combinato di azioni di contenimento e di trasformazione della spesa ICT di parte corrente possa generare a fine 2018 (a parità di perimetro d’intervento considerato per la prima definizione dell’obiettivo di risparmio) la seguente situazione:

  • una contrazione della spesa complessiva per circa 480 milioni;
  • un incremento della parte di spesa per investimenti in linea con il trend rilevato nel 2016 per circa 200 mln (+ 15%);
  • un incremento della spesa effettuata tramite Consip e gli altri soggetti aggregatori di circa 1.000 mln, ipotizzato tenendo conto che le convenzioni e i contratti recentemente stipulati da Consip per i prossimi 5 anni prevedono massimali di spesa per oltre 6.000 mln.
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Fig. 11.2 Figura 10 - Proiezione AgID su rilevazioni interne e dati 3° Osservatorio Assinform sull’ICT nella Pubblica amministrazione

L’impostazione e le risultanze sopra ipotizzate saranno verificate nelle prossime attività di ricognizione dei dati sulla spesa, che seguiranno il monitoraggio dello stato di avanzamento del Piano (cfr. capitolo 10 “Gestione del cambiamento”). In questo modo, nel caso in cui si dovessero evidenziare andamenti non convergenti, sarà possibile individuare eventuali misure correttive per salvaguardare l’obiettivo di trasformazione/risparmio previsto.

Note

[89]

Fonte Gartner http://www.gartner.com/binaries/content/assets/events/keywords/symposium/esc28/esc28_costoptimization.pdf

In questo documento sono evidenziate 10 considerazioni/suggerimenti da utilizzare per ottimizzare i costi. In particolare i bullet rappresentano interventi gestionali di razionalizzazione degli acquisti per realizzare potenzialmente dei saving.

[90]Si precisa che per l’individuazione della base di costo sulla quale calcolare i risparmi, è stata effettuata una proiezione dei dati puntuali del campione di PAC coinvolte nella rilevazione sul totale della spesa totale della Pubblica amministrazione elaborato dall’Osservatorio Assinform.