Risultati
128 risultati
-
italia
Guida all’installazione e all’uso del tema WordPress «Design Scuole Italia»
Design Scuole Italia è il tema WordPress che permette di aderire al modello di sito istituzionale delle scuole, progettato dal Dipartimento per la trasformazione digitale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione ...
-
italia
6. I diversi content type
I luoghi. Con la scheda luoghi è possibile creare pagine per tutti gli ambienti dell’istituto: edifici scolastici, uffici, laboratori, palestre e biblioteche. I campi presenti nella scheda guidano alla realizzazione della pagina. È possibile indicare la posizione sulla mappa dei luoghi, che sarà poi visibile sulla pagina. I luoghi possono essere messi in relazione tra loro, come per esempio un laboratorio presente all’interno di un edificio scolastico. Le strutture organizzative. La struttura organizzativa è uno degli elementi essenziali nella presentazione dell’istituto. In caso di istituti comprensivi, è necessario creare in primo luogo la struttura “Genitore” di tipo “Scuola” (l’istituto stesso) e successivamente le strutture “figlie” (i singoli plessi). Nella scheda della singola struttura va indicato il luogo o i luoghi in cui la struttura ha sede. Oltre ai plessi sono strutture organizzative anche le commissioni, gli uffici di segreteria, i dipartimenti, gli organi collegiali, etc. I servizi. La scheda servizi è una novità del tema Design Scuole Italia ed è utile a raccontare e organizzare i servizi offerti dalla scuola, dall’iscrizione al registro elettronico. I servizi vengono organizzati e presentati in base alla loro tipologia. Anche quando i servizi sono erogati tramite piattaforme esterne, è utile creare una scheda per informare del servizio e indicarne le modalità di accesso. Le persone. Le persone corrispondono agli utenti WordPress. Attivando un’utenza WordPress, sarà possibile creare una pagina per ogni persona e menzionarle sugli altri contenuti del sito. È necessario creare un’utenza WordPress anche per chi non avrà un ruolo attivo nella gestione del sito, scegliendo di non condividere le credenziali d’accesso. Se vengono condivise le credenziali d’accesso, ogni utente potrà gestire le proprie informazioni personali e di contatto, produrre altri contenuti (assegnando le giuste autorizzazioni), gestire notifiche personalizzate e firmare delle circolari. Si consiglia di creare il prima possibile le utenze delle persone, così da poterle subito correlare con i contenuti inseriti. I percorsi e gli indirizzi di studio. La sezione dei percorsi di studio è dedicata a illustrare l’offerta formativa dell’istituto, differenziato per ogni ordine di scuola o tipologia di indirizzo. I documenti. La sezione documenti raccoglie tutti i documenti scolastici, dai file PDF ai documenti dell’albo online e della sezione amministrazione trasparente. I documenti in albo hanno una numerazione progressiva non modificabile e, una volta pubblicati, possono esere soltanto eliminati. I documenti possono esssere associati ai diversi content type del sito, quando necessario. Si consiglia di creare schede documenti piuttosto che caricare i file direttamente dentro i content type, così da renderli più facilmente ricercabili e indicizzabili dai motori di ricerca. I progetti. Il content type “progetto” presenta i progetti e le attività svolte insieme agli studenti nell’ambito della didattica tradizionale, progetti extracurriculari o delle uscite didattiche. Le schede didattiche. Le schede didattiche permettono di descrivere un approfondimento tematico a cura di uno o più insegnanti. Il contenuto è rivolto agli studenti. Il content type “scheda didattica” può essere associato con con i luoghi, le strutture e i documenti della scuola. Le notizie. Le notizie sono rappresentate dal content type nativo di WordPress “articolo” e sono di 2 tipi, news e articoli. Vengono raccolte in una pagina di presentazione generale e sono filtrabili per tipologia. È anche presente una pagina di archivio. La tipologia news è pensata per raccontare le notizie e i comunicati ufficiali della scuola, mentre la tipologia articoli è pensata per articoli generici stile blog. Eventi e calendario eventi. Il content type “evento” serve a creare eventi che hanno una data di inizio e fine, visualizzabili in un calendario scolastico (ad esempio, la chiusura delle attività nel periodo natalizio). Le circolari. Il content type “circolare” crea una pagina di presentazione della circolare sul sito della scuola e permette di raccogliere commenti e feedback da parte degli utenti interessati. Il flusso di vita tipico di una circolare all’interno di un istituto è solitamente il seguente:. la scheda viene inviata alla segreteria;. la segreteria la mostra al preside;. il preside la legge e, apportate eventuali modifiche, la firma;. la segreteria protocolla la circolare;. la segreteria invia la circolare a tutti i docenti (o a tutta la scuola), i quali riceveranno una notifica nella propria area personale. L’utente WordPress a cui è associata una circolare riceverà una notifica via email e vedrà un avviso sul sito, un “alert” visibile in testata. Sarà possibile accedere alla circolare tramite la dashboard WordPress. Nella scheda della circolare è possibile anche visionare tutti i feedback ricevuti (firme, adesioni, prese visione) ...
-
italia
3. Da dove iniziare
Inizia guardando gli esempi di istituti scolastici che hanno già adottato il modello, per prendere ispirazione su come scrivere i contenuti del sito:. L’Istituto Comprensivo Bosisio Parini di Lecco. Consigliamo di cominciare a creare i diversi contenuti in questo ordine:. strutture organizzative;. persone;. servizi;. indirizzi di studio. Per creare i contenuti del nuovo sito e imparare a gestirlo al meglio, è utile creare uno o più gruppi di lavoro composti da una rappresentanza del personale tecnico-amministrativo e da una rappresentanza dei docenti. La creazione di un team è importante soprattutto per mappare le informazioni necessarie prima della fase di scrittura vera e propria. Ad esempio, per poter scrivere contenuti sui servizi didattici dell’istituto, è necessario un confronto preliminare con gli esperti di questo ambito per chiarire come sono fatti i servizi e come funzionano. L’obiettivo dei vari gruppi di lavoro è di creare questi contenuti e di aggiornarli quando necessario. In fase iniziale, consigliamo di creare un unico esempio per ciascuna tipologia di contenuto, in modo da validare la struttura con i gruppi di lavoro e usarlo come linea guida per la stesura di tutti i contenuti di quella tipologia. Una volta iniziato il lavoro sulle prime 5 tipologie di contenuto suggerite, si può continuare con:. eventi;. circolari;. documenti;. progetti scolastici;. schede didattiche. Prima della pubblicazione del sito, è utile definire con chiarezza chi sarà responsabile della pubblicazione di ciascuna delle tipologie di contenuti, in modo da garantire un flusso di pubblicazione costante. Non tutte le sezioni del sito andranno gestite e aggiornate con la stessa frequenza. È bene prendere consapevolezza delle varie sezioni e della frequenza con cui ciascun aggiornamento va fatto. Consulta un esempio di suddivisione del lavoro. Le schede didattiche, ovvero gli approfondimenti su un argomento specifico, sono l’unico contenuto che può esser scritto liberamente dai docenti, dopo averli fatti iscrivere a WordPress ...
-
italia
4. Riscrivere o importare i contenuti del vecchio sito
L’aggiornamento di un sito è un’ottima opportunità per riscrivere, riorganizzare ed aggiornare tutti i contenuti relativi ai luoghi, alle strutture, ai servizi, alle persone, agli indirizzi di studio e ai progetti della scuola. Notizie ed eventi passati, non essendo più attuali, non vanno migrati sul nuovo sito. Per importare documenti e circolari dal vecchio al nuovo sito, si può utilizzare lo strumento di import/export nativo di WordPress. La resa di questi contenuti, una volta migrati, andrà verificata manualmente e dipenderà molto dalla qualità degli stessi nel sito precedente. Il tema tenterà una riconciliazione automatica delle tipologie di contenuto più frequentemente usate dalle scuole che utilizzano WordPress: come gli eventi, le circolari e i documenti di amministrazione trasparente ...
-
italia
2. Installazione
Scarica il tema da GitHub. Per scaricare il tema, esegui il comando git:. git clone https://github.com/italia/design-scuole-wordpress-theme.git. Se già usi una vecchia versione del tema e vuoi aggiornarla, esegui il comando:. git pull. Il tema non è più dipendente dei sottomoduli CMB2 e non sono più necessari i comandi:. cd design-scuole-wordpress-theme/. git submodule init. git submodule update –remote. In caso di problemi nell’aggiornamento di un repository già installato con i sottomoduli, è sufficiente rimuovere la directory inc/vendor/CMB2 prima di fare la git pull ...
-
italia
5. Relazioni tra i contenuti
I siti WordPress presentano una serie di tipologie di contenuto (content type) che sono in relazione tra loro. Ogni tipologia di contenuto viene creata attraverso una “scheda” nel backend di WordPress, che presenta i vari campi dove aggiungere i contenuti per creare la pagina. Questa impostazione permette di combinare i vari elementi per la creazione delle pagine, così che i contenuti vengano creati soltanto una volta e poi riutilizzati, se necessario, in varie parti del sito. Una volta comprese le relazioni tra le tipologie di contenuti, sarà facile creare le pagine del sito. Alcune relazioni tra tipologie di contenuti, sono:. Progetti - Persone;. Strutture organizzative - Luoghi;. Servizi - Documenti. Questo significa, ad esempio, che ogni pagina di una struttura organizzativa può presentare una relazione con contenuti come i luoghi e i servizi. Dal punto di vista pratico, è necessario che i contenuti che si vuole collegare vengano creati in un ordine preciso: prima i content type che fungono da contenuti di dettaglio e poi il content type contenitore (es. prima i servizi, i luoghi e le persone e solo dopo la struttura organizzativa che raggruppa servizi, luoghi, persone creati in precedenza). Per collegare tra loro diverse tipologie di contenuto, quindi:. crea la scheda del contenuto contenitore (ad esempio, la scheda della struttura organizzativa “Segreteria scolastica”);. associa, tramite l’apposito campo, le schede contenuto di dettaglio alla scheda contenuto (ad esempio, il luogo “Palazzo Baldini” alla struttura organizzativa “Segreteria scolastica”). Per associare nuovi contenuti di dettaglio ad altri già esistenti:. entra nella scheda del contenuto contenitore e, tramite l’apposito campo, associa la scheda del contenuto di dettaglio (la scheda servizio “Pagamento mensa scolastica” alla scheda “Segreteria scolastica”). Nella maggior parte dei casi questa correlazione è bidirezionale e automatica. Quando si crea, ad esempio, una relazione tra un luogo e una struttura, questa verrà mostrata sia nel dettaglio del luogo che in quello della struttura ...
-
italia
8. Supporto
Assicurati che il problema sia relativo al tema WordPress e non a plugin installati o impostazioni del CMS. Puoi aprire un issue sul repository GitHub del tema WordPress. Se hai bisogno di supporto, leggi la guida GitHub su come aprire un issue (in inglese) ...
-
italia
7. Personalizzazione
Nell’area di configurazione è possibile (e talvolta necessario) personalizzare alcuni caratteristiche del sito, come i testi di presentazione o le notizie da mostrare in evidenza o nella pagina di presentazione della scuola. L’area di configurazione è divisa in tab per le diverse aree del sito. Cliccando su “Configurazione», è possibile definire:. home: i contenuti delle sezioni notizie e servizi sull’homepage del sito;. scuola: tutti i contenuti relativi alla sezione scuola, ovvero l’immagine e la citazione principali, la timeline della storia della scuola, le strutture dell’organizzazione scolastica, i luoghi, l’area documentale e i numeri della scuola;. presentazione: area dove selezionare gli articoli che popolano la sezione “presentazione della scuola”;. servizi: area di gestione della pagina di panoramica dei servizi, in cui è possibile selezionare le tipologie di servizi da mostrare;. novità: area in cui selezionare le tipologie di articoli da mostrare nella pagina di panoramica delle novità;. didattica: area in cui selezionare il tipo di visualizzazione da mostrare nella sezione didattica, scegliendo se mostrare a sinistra le scuole e a destra i percorsi di studio (utile nel caso di istituti composti da diverse scuole) o se mostrare gli indirizzi di studio a sinistra e le scuole a destra (utile per istituti con poche scuole ma diversi indirizzi di studio);. persone: area di configurazione della sezione di presentazione del personale scolastico, ordinata in base alle strutture organizzative selezionate;. organizzazione: area di configurazione della pagina di presentazione dell’organizzazione scolastica, tramite la selezione delle strutture organizzative da mostrare;. luoghi: area in cui configurare la tipologia e l’ordine delle tipologie di luoghi da mostrare;. documenti: area di configurazione dei documenti, organizzati in base alle tipologie selezionate;. servizi esterni: area per configurare i servizi esterni alla scuola da mostrare nella modale di login (registro elettronico o altri);. altro: i contenuti del footer (in cui vanno inserite le informazioni di base della scuola: indirizzo, pec, codice ipa, codice meccanografico, etc), il token mapbox (da creare per utilizzare le mappe openstreetmap dei luoghi), il testo delle mail delle circolari, e il setup della sezione albo ...
-
italia
1. Cos’è
Il tema imposta automaticamente le aree del sito, le voci di menù e la struttura delle pagine. Inserendo i contenuti negli appositi campi predisposti per le varie tipologie di contenuto (content type), il tema comporrà automaticamente le diverse pagine del sito. Il compito dei redattori è quindi quello di curare i contenuti, senza doversi preoccupare di come verranno presentati a livello visivo sulle pagine. Gli istituti scolastici possono così risparmiare tempo nella progettazione e realizzazione del proprio sito e dedicare più tempo a comunicare con precisione e semplicità le informazioni, dall’organizzazione della scuola ai percorsi di studio e i servizi didattici ...
-
italia
1.1. Analisi competitiva (benchmark)
In questa fase preliminare, sono stati indagati due aspetti principali:. lo stato dell’arte della digitalizzazione dei servizi offerti dai Comuni. Il primo aspetto è stato esplorato individuando 12 diversi prodotti offerti da 10 diversi fornitori, e per ognuno di questi sono stati identificati almeno 3 Comuni che applicavano il prodotto. Per il secondo aspetto, è stata condotta una ricerca ad ampio spettro, finalizzata anche a individuare casi di interesse sia nazionali che esteri. Questa ricerca si è concentrata sui servizi erogati o richiedibili mediante il sito web, servizi riferiti agli archetipi di servizio (permessi e documenti, pagamenti dovuti, vantaggi economici, iscrizione a graduatoria, servizi a pagamento) e alle funzioni trasversali di comunicazione cittadino/pubblica amministrazione. Nella scelta dei servizi digitali da analizzare il vincolo principale era la presenza dei servizi stessi nei portali dei comuni (ad oggi, i Comuni implementano un numero limitato di servizi) e la possibilità di accedervi con le credenziali SPID. Naturalmente, non è stato ritenuto opportuno portare a termine le richieste di servizio per non generare richieste non veritiere alle Pubbliche Amministrazioni. L’analisi si è quindi limitata al servizio digitale fino allo step precedente all’invio dell’istanza. Un secondo criterio è stato quello di analizzare quei servizi che costituivano l’esempio tipico degli archetipi precedentemente identificati: richiesta di iscrizione ad asilo nido, iscrizione alla mensa, pagamento di una multa o di un tributo come IMU e così via. Da quest’analisi è emerso che:. molti Comuni ricalcano i moduli cartacei in digitale, con richieste ridondanti di dati già in possesso dell’amministrazione, autorizzazioni e conferme. Inoltre alcune procedure appaiono inutilmente complicate;. i Comuni non rispettano il principio “una tantum”, che prevede che la pubblica amministrazione non debba chiedere al cittadino le informazioni di cui è già in possesso. In particolare non sfruttano ancora l’interoperabilità con i dati presenti su piattaforme quali SPID e ANPR;. molti Comuni prevedono solo l’interfaccia desktop;. mancano indicazioni esaustive su informazioni, dati, documenti necessari e condizioni che danno accesso a un servizio, incluse le scadenze che l’amministrazione deve rispettare nei confronti del cittadino ...
-
italia
1.2. Interviste agli esperti di dominio
Le interviste agli esperti di dominio hanno permesso di raccogliere informazioni di sfondo utili a comprendere il contesto in cui gli stakeholder (Comuni, fornitori) si trovano ad operare a valle di due anni in cui la digitalizzazione ha subito una forte accelerazione. Data la portata del dominio di analisi, sono stati individuati 4 ambiti per definire gli obiettivi conoscitivi di questo round di interviste:. informazioni legali/amministrative: capire cosa è necessario raccogliere oltre all’autenticazione tramite SPID (conferme sui dati, firme, firme digitali etc), elementi di privacy connessi ai temi dell’interoperabilità (es. anagrafe unica), che tipo di dati si possono salvare per evitare successivi input manuali al cittadino;. vincoli tecnici e integrazioni: capire quale livello di integrazione con l’app IO proporre come default (es. notifiche, pagamenti etc), esplorare l’integrazione di un sistema di feedback utente con Web Analytics Italia, capire se esistono sistemi locali di gestione delle deleghe;. tono di voce e linguaggio inclusivo: quali regole di linguaggio e tono di voce adottare nel modello proposto, sempre nell’ottica di strutturare un sistema flessibile che possa adattarsi alle specifiche esigenze di ogni Comune, comunicando allo stesso tempo con i cittadini in maniera coerente ed appropriata;. good practices e best practices: le opportunità di miglioramento del modello, individuate già da esperti di dominio e specialisti che lavorano in aziende che forniscono servizi ai Comuni. Le loro proposte sono state raccolte e analizzate. Sulla base degli obiettivi conoscitivi, sono state incluse in questa sessione di interviste 7 persone esperte del dominio:. 2 ex-dipendenti ed ex-collaboratori del Team per la Trasformazione Digitale;. 3 esperti di dominio dell’attuale Dipartimento per la trasformazione digitale. È stato scelto di svolgere interviste semi-strutturate con taglio narrativo. Sebbene fosse presente un canovaccio con una introduzione e una domanda di apertura identiche per tutte le persone intervistate, è stata lasciata ampia libertà di determinare gli argomenti di maggiore interesse verso cui orientare la conversazione. Dalle interviste sono emersi alcuni temi chiave, rilevanti per l’ulteriore evoluzione del modello di sito e per la modellizzazione dei flussi di servizio:. Scheda servizio e trasparenza del processo. Le pagine del modello v1.0 che illustrano i servizi per il cittadino presentano le informazioni che il Comune ritiene rilevanti (ufficio di riferimento, come accedere al servizio, l’area geografica di riferimento etc). Tuttavia, al cittadino, il processo di svolgimento dopo la presentazione della richiesta e le condizioni di servizio che il Comune si impegna a rispettare non sono chiari e trasparenti. Raccolta di feedback dai cittadini. Non esiste uno standard digitale per gestire le informazioni utili al miglioramento dell’operatività dei Comuni, provenienti da richieste di informazioni, richieste di assistenza, proposte spontanee dei cittadini o valutazioni delle informazioni e dei servizi. Tutta la gestione del feedback da parte dei cittadini è spesso appannaggio di uffici specifici, i quali non riescono a trasformarlo in opportunità di miglioramento, non avendo impatto sull’evoluzione dei sistemi informativi nel loro complesso. Non avere uno standard rende anche difficile mettere in relazione feedback su servizi diversi dello stesso Comune e su servizi molto simili erogati da Comuni diversi. Distanza tra normativa e informazione. La produzione di nuovi contenuti nei Comuni piccoli e medi spesso scaturisce da una novità normativa (es. viene emanata un’ordinanza). I siti che non usano il modello Comuni diventano così un corrispettivo degli albi pretori digitali. È necessario un lavoro di gestione del contenuto per trasformare la normativa in informazione utile e comprensibile alle persone. La nuova architettura dell’informazione deve poter legare in maniera semplice contenuti diversi, creando dei metadati comuni alle diverse tipologie di contenuto (content type). Proposta: richiesta di appuntamento. Per molti cittadini, specialmente in assenza di un canale digitale di erogazione del servizio, il modo più sicuro e comodo per ricevere assistenza o ottenere delle informazioni è prenotare un appuntamento. In diversi Comuni è possibile prenotare online appuntamenti, ma anche questo servizio presenta una bassa standardizzazione. L’approccio più conservativo, che mette al centro le esigenze del Comune, corrisponde a prendere un appuntamento con un ufficio specifico. Tuttavia, poiché il processo dietro un servizio potrebbe interessare più uffici, risulta più utile legare gli appuntamenti al servizio stesso. Un’opportunità di miglioramento del modello sarebbe poter offrire una soluzione flessibile. Interoperabilità e integrazione con altri touchpoint/sistemi. Nel Q1 e Q2 del 2022 sono in cantiere le evoluzioni e gli avvii di molte piattaforme che presentano interoperabilità con il modello Comuni (l’Anagrafe Nazionale, la Piattaforma Digitale Nazionale Dati, le integrazioni con PagoPA e app IO, ecc). Il modello deve essere pensato per essere integrabile a tutti questi servizi ma, per garantire flessibilità e immediata applicazione, deve poter essere realizzato anche senza queste integrazioni. Per esempio, nel progettare archetipi e modelli di servizi, dobbiamo immaginare sia componenti del modello che possano accogliere dati già presenti (es. ANPR) e permetterne la modifica locale (quando la legge lo permette), che componenti che permettano l’inserimento dei dati da zero. Anche nell’ambito dell’integrazione di sistemi di notifica (es. app IO), non possiamo delegare il successo di tale funzionalità unicamente alle piattaforme abilitanti, ma, al contrario, bisogna lasciar scegliere a ciascun cittadino il proprio canale di comunicazione privilegiato. Investire sull’adottabilità del modello. È centrale misurare l’adozione del modello e ipotizzare gradi di adozione diversi. Ad oggi, ci sono ancora tanti Comuni che non lo adottano. Non esistono nemmeno dati univoci su quanti lo adottino nella sua interezza, quanti con variazioni più o meno importanti, o sulle difficoltà incontrate nell’applicazione del modello. Raccogliere progressivamente le esperienze dei Comuni e dei fornitori che sono impegnati nell’applicazione del modello può permetterci di renderlo più semplice da adottare ...
-
italia
1.4. Test di usabilità
A seguito della valutazione euristica, sono stati condotti test di usabilità con utenti, finalizzati a validare il modello Comuni e a valutare:. se l’utente riuscisse ad individuare le informazioni necessarie per godere di un servizio offerto dal Comune;. l’efficacia dell’architettura dell’informazione. I test hanno coinvolto 8 persone residenti nel territorio italiano, di cui 6 maschi e 2 femmine in un range di età fra i 23 e i 66 anni. La tecnica di selezione dei partecipanti ha garantito la presenza di ambo i sessi e di un ampio spettro di età. Compito. Utenti che hanno superato il test. Utenti che hanno superato il test con difficoltà. Utenti che non hanno superato il test. Richiedere l’assegno di maternità. 4. 3. 1. Richiedere un permesso ZTL alunni. 3. 3. 2. Individuare la biblioteca comunale. 4. 3. 1. Prenotare un appuntamento presso l’ufficio del Comune. 3. 3. 2. Richiedere il servizio scuolabus. 5. 2. 1. Alla fine del test, è stato chiesto ai partecipanti di rispondere a un questionario di 2 domande, su scala Likert 1-5:. questo sito web è facile da usare?. Una sola persona ha dato un punteggio inferiore a 4 in una delle due domande. Dal test sono emersi 3 problemi critici (che possono portare l’utente a non completare il task), 3 problemi seri (che possono avere un impatto negativo sul completamento del task) e 2 problemi minori. Problemi critici. L’accesso all’area personale non è intuitivo. L’impossibilità di poter prenotare un appuntamento direttamente dalle schede servizio, soprattutto per i servizi non richiedibili online. Problemi seri. I risultati del motore di ricerca sono ordinati per data e non per pertinenza, risultando spesso poco utili. Alcuni servizi hanno una collocazione ambigua. Se l’utente non indovina la categoria, diventa difficile trovarli. Problemi minori. Alcuni link nelle schede servizio non funzionavano. I risultati emersi della ricerca sono poi stati categorizzati per tipologia di criticità e organizzati per priorità. Architettura dell’informazione. Tassonomie piatte e lunghe liste: alcune categorie presentano una lista di elementi molto lunga, in ordine alfabetico e paginata. Questo costringe a scorrere pagine e pagine di elementi, rendendo problematica la trovabilità. Accesso ai form di richiesta del servizio: ad alcuni partecipanti non è chiaro che “Accedi all’area personale” è la voce in alto a destra, anche perché sugli schermi di piccole dimensioni la voce è nascosta. Inoltre, nella versione mobile è presente soltanto l’icona. Questo problema è critico perché può risultare bloccante se l’utente non comprende come accedere all’area. Prenotazione appuntamento: c’è chi cerca un servizio specifico per la ricerca di un appuntamento, chi cerca l’ufficio presso il quale richiedere l’appuntamento, mentre molti cercano prima il servizio e poi si aspettano di poter richiedere un appuntamento direttamente dalla scheda servizio. Struttura delle schede servizio: dalle analisi è apparso che le pagine «foglia» (relative ai contenuti veri e propri) sono sostanzialmente ben strutturate. Ciononostante, le pagine di descrizione dei servizi (le «Schede servizio») sono spesso molto ricche di contenuti non strutturati, e alcune informazioni importanti non sono immediate da trovare. Trovabilità di servizi dalla collocazione ambigua: uno dei compiti del test era di trovare il servizio Scuolabus. Alcuni partecipanti cercano la voce nella categoria “Mobilità e Trasporti”, altri in “Educazione e Formazione”. Questo tipo di problemi emerge per tutte le voci la cui categorizzazione, dal punto di vista dell’utente, è ambigua. Motore di ricerca. Non è possibile modificare la stringa di ricerca: non è possibile raffinare la pagina dei risultati di ricerca: questo obbliga l’utente a procedere con una nuova ricerca partendo da zero. Aspetti cognitivi. Rappresentazione delle card delle categorie: attualmente, nel modello (e nell’implementazione del comune testato) le card che rappresentano le pagine «foglia» (il servizio, la persona, il luogo) e quelle che rappresentano le categorie («Anagrafe e stato civile», «Politici», «Edifici di culto») utilizzano la stessa interfaccia, generando ambiguità. Ambiguità dell’etichetta «Documenti e dati»: per minimizzare il rischio che le persone interpretassero la sezione «Documenti e dati» come l’area personale erano state proposte alcune soluzioni che in seguito sono state superate con la revisione dell’architettura dell’informazione, dove «Documenti e dati» è diventata una voce di secondo livello di «Amministrazione» ...