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Principi

Progettiamo Servizi, non interfacce

Lo scopo primario dell’interfaccia di un servizio web è quello di aiutare l’utente a raggiungere ciò che cerca in modo naturale e immediato, in modo quasi trasparente. Per questo, la coerenza dei vari elementi che la compongono, anche su diversi dispositivi, è un elemento fondante per la creazione di prodotti funzionali e semplici da usare.

Un altro punto cardine di una buona interfaccia è la sua inclusività e la tolleranza agli errori: non ci si deve aspettare che l’utente sappia sempre ciò che vuole, sappia comprendere appieno eventuali istruzioni, o che sia in grado di decifrare elementi d’interfaccia magari non familiari. In questo ambito, il designer ha lo scopo di progettare interfacce che sappiano accompagnare il cittadino nel percorso di ricerca del servizio, correggendone eventuali errori e prevedendo diverse modalità di utilizzo (utenti con disabilità fisiche, con difficoltà di comprensione tecnologica, o che utilizzano dispositivi con limitate capacità o connettività).

In questa parte delle linee guida ci concentriamo sugli elementi più classici dell’interfaccia, definendo alcuni principi di visual design, alcuni elementi di stile, degli esempi di layout o presentazione dei contenuti e alcuni pattern (componenti), i mattoni veri e propri dell’interfaccia.

Responsive Web Design

Il sito web deve sempre essere progettato e sviluppato con un approccio responsive, con l’obiettivo di fornire un’esperienza di utilizzo ottimale indipendentemente dalla risoluzione dello schermo e dal tipo di dispositivo utilizzato, consentendo in ogni situazione facilità di lettura e navigazione.

Al concetto di responsive web design vanno associate pratiche di semplificazione delle interfacce in ottica mobile first, e un’attenzione particolare nel fornire un’esperienza soddisfacente anche a coloro che hanno difficoltà visive o motorie.

Nota

È possibile approfondire l’argomento nella sezione dedicata all’accessibilità nell’area Service Design.

Mobile First

L’approccio mobile first è, assieme all’utilizzo di progressive enhancement trattato al paragrafo Progressive Enhancement e Graceful Degradation, una pratica oramai consolidata: consiste nel valutare in prima istanza l’esperienza e le necessità per gli utilizzatori di dispositivi mobili, per poi arricchire di elementi e funzionalità la composizione della pagina mano a mano che la dimensione, le capacità computazionali e di rete del dispositivo aumentano.

Nell’approccio mobile first si parte dall’essenziale.

La forzatura nella progettazione di un’applicazione con ridotte disponibilità di spazio, di interazione, di velocità di caricamento costringe a stabilire delle priorità e a fare delle scelte che risulteranno utili all’usabilità del prodotto.