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3.2. I modelli di maturity assessment applicati al settore culturale in Europa

Nel presente capitolo sono illustrati 4 schemi di maturity assessment applicati al settore culturale:

  • Digitalematuriteit, Flemish Department for Culture, Youth and Media (Belgio),
  • DEN Focus Model, Kennisinstituut cultuur & digitale transformative (Olanda),
  • Digital Culture Compass, Department for Digital, Culture, Media and Sport (UK),
  • ENUMERATE Self-Assessment Tool (EU).

I modelli sono stati concepiti come strumenti di auto-valutazione, con i quali le istituzioni culturali possono mappare le proprie attività e strategie digitali.

3.2.1. Digitalematuriteit [4] (Belgio)

Nel 2019 il Flemish Department for Culture, Youth and Media ha chiesto al consorzio pubblico Meemoo di sviluppare uno strumento online facile da usare, che le istituzioni culturali potessero utilizzare per valutare la loro maturità digitale.

Meemoo, risultante dalla fusione di tre enti pubblici: “PACKED” (centro di competenza specializzato sul patrimonio digitale nelle Fiandre), “VIAA” (istituto fiammingo per gli archivi, Flemish Institute for Archiving) e “Lukas” (database online di immagini relative a patrimonio e collezioni d’arte fiamminghe), ha risposto all’appello lanciando Digitalematuriteit.

Sito web: https://www.digitalematuriteit.be/

Accessibilità dello strumento: disponibile online in lingua olandese

Modalità di compilazione: anonima o con registrazione

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Questa piattaforma online è stata progettata per soddisfare le esigenze di una vasta gamma di organizzazioni culturali (biblioteche, archivi, musei, organizzazioni performative, centri espositivi, organizzazioni culturali, etc.), mettendo a disposizione una valida metodologia di auto-valutazione del livello di maturità digitale che consente agli utenti di confrontare i propri risultati con quelli degli altri enti.

L’impiego di uno strumento diagnostico come Digitalematuriteit consente autonomamente di:

  • Fare il punto sulla bontà delle iniziative di digitalizzazione correnti e sui punti di forza e di debolezza dell’ente dal punto di vista della maturità digitale;
  • Comparare la propria performance con quella di altre istituzioni, raccogliendo informazioni sui loro percorsi di trasformazione digitale e lasciandosi ispirare dalle attività da loro realizzate;
  • Immaginare il proprio futuro in chiave digitale e reinventare la propria identità, creando una relazione virtuosa tra la propria missione creativa e quella manageriale e tecnologica;
  • Disporre di un solido punto di partenza per definire un piano d’azione per la trasformazione digitale, prioritizzando le iniziative maggiormente in linea con la visione e ricercando il giusto compromesso tra le necessità di innovazione, i limiti dei budget e le tempistiche preferite.

Dal punto di vista metodologico Digitalematuriteit si concentra sull’esplorazione di 5 aspetti legati al concetto di maturità digitale, ponendo alle organizzazioni culturali i seguenti quesiti:

  1. Come affrontate le evoluzioni digitali nella vostra strategia organizzativa? Pensate strategicamente agli aspetti digitali all’interno della vostra organizzazione?
  2. Come utilizzate le applicazioni digitali per migliorare l’interazione con i vostri pubblici?
  3. I prodotti e i servizi digitali possono fornire un valore aggiunto all’interno della vostra organizzazione? Come state affrontando questo tema?
  4. La maturità digitale non è solo una questione di strumenti, ma anche di persone. Disponete al vostro interno di capacità adeguate al raggiungimento dei vostri obiettivi?
  5. Come sono organizzati i processi digitali all’interno della vostra organizzazione?

L’indagine su ciascuno di questi 5 quesiti viene condotta attraverso un questionario compilabile online che, articolato in 5 sezioni tematiche, comprende un totale di 47 domande.

Le organizzazioni che scelgono di creare un account possono utilizzare il metodo di auto-valutazione beneficiando di significativi vantaggi [5]: gli utenti registrati ricevono, infatti, commenti, analisi settoriali e reportistiche personalizzate che rendono più concrete le questioni affrontate; possono impostare confronti selettivi filtrando i risultati in base al sotto-settore di riferimento, al numero di dipendenti e collaboratori, all’anno di fondazione o al budget annuale; infine, sono indirizzati alle risorse elettroniche che possono aiutarli a migliorare il grado di maturità digitale della propria organizzazione.

Il progetto Digitalematuriteit è particolarmente importante perché definisce le aree a cui le istituzioni impegnate nel processo di trasformazione digitale dovrebbero prestare maggiore attenzione. Inoltre, evidenzia che nel settore culturale è fondamentale che la trasformazione digitale investa non soltanto la capacità di gestire contenuti e dati ma anche le diverse competenze e risorse umane coinvolte nel processo. Oltre a delineare un quadro di riferimento chiaro e in costante aggiornamento, lo strumento aiuta le istituzioni a valutare la propria situazione e a migliorare il proprio livello di maturità digitale, collegando ogni elemento esaminato a casi specifici e raccomandazioni utili.

3.2.2. DEN Focus Model (Olanda)

Il Focus Model è un tool online progettato dal DEN Knowledge Institute Culture & Digital Transformation - istituzione di supporto sovra-settoriale finanziata dal ministero olandese dell’Istruzione, della Cultura e della Scienza – per guidare le istituzioni culturali nel processo di trasformazione digitale, che investe tutti gli aspetti di un’organizzazione.

Sviluppato in una prima versione beta, lo strumento sarà ulteriormente ampliato in futuro con maggiori opzioni e consigli, nonché con un sistema di benchmark che consentirà agli utenti di confrontare gli indicatori della propria organizzazione con quelli delle realtà comparabili.

Sito web: https://www.den.nl/aan-de-slag/focusmodel

Accessibilità dello strumento: disponibile online in lingua olandese (in futuro anche in inglese)

Modalità di compilazione: con informazioni anagrafiche

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Il Focus Model prevede quattro assi: produttore (maker), prodotto (product), pubblico (publiek) e azienda (bedrijf). Questi assi creano, a loro volta, quattro quadranti: creazione (creatie), esperienza (beleving), valore (waarde), processo (proces).

Tracciando le attività e i punti di partenza, un’organizzazione può ottenere informazioni puntuali sulla posizione in cui si trova nel dominio digitale. Utilizzando tale schema, è possibile tracciare la situazione ideale, formulando una nuova strategia (attività digitali desiderate e visione per il futuro) e individuando le aree da attivare prioritariamente per ottenere gli obiettivi strategici prefissati, nel rispetto di tempi e costi previsti.

Creazione

Il primo quadrante descrive la relazione tra i produttori (maker) e i prodotti o servizi digitali (product). L’attenzione si concentra sul modo in cui la digitalizzazione consente ai produttori di interpretare le collezioni e formulare narrazioni in forme inedite – ad esempio attraverso una performance, un concerto, una mostra, una collezione d’arte – e fruibili in formato digitale.

Un buon esempio è il Performance Technology Lab [6], un’iniziativa di Feikes Huis, Cinedans, Likeminds e Beamlab, che organizza laboratori per produttori in cui è possibile sperimentare vecchie e nuove tecnologie. La conoscenza generata da questo processo viene condivisa su una piattaforma online, accessibile anche da altri operatori esterni. Performance Technology Lab, uno dei tre progetti principali lanciati dal DEN, nasce dall’esigenza di produttori, creativi e designer di sperimentare, prototipare e testare le soluzioni digitali nelle fasi iniziali delle progettualità creative abilitate dalle nuove tecnologie.

Esperienza

Il secondo quadrante riguarda l’esperienza del pubblico e, in particolare, i momenti in cui nascono nuove forme di esperienza pubblica in formato digitale – ad esempio attraverso un concerto online, una mostra virtuale o un archivio digitale.

Un buon esempio è il robot telecomandato Double [7] con cui ci si può muovere negli spazi virtuali della mostra “The Swarm”, che esamina l’interazione tra intelligenza artificiale e naturale. Il visitatore controlla, a distanza, il robot di telepresenza che viene inviato e guidato nello spazio espositivo.

Valore

Il terzo quadrante investe la relazione tra le attività e il pubblico, rispondendo alle domande “In che modo la digitalizzazione contribuisce a migliorare gli impatti sociali dell’istituzione? Come agisce rispetto allo sviluppo di nuovi modelli gestionali o all’aumento della capacità di generare ricavi?”

Ad esempio, durante il lockdown ascrivibile alla pandemia di Covid-19, archivi come il BHIC [8] hanno lanciato o potenziato le loro funzioni di chat per rimanere in rapporto con i propri pubblici, ricevendo un riscontro positivo dagli utenti esistenti e intercettando anche un nuovo pubblico internazionale, costituito ad esempio da ricercatori che vivono e lavorano in località geograficamente distanti dall’archivio.

Processo

Il quarto quadrante concerne il lavoro digitale nell’organizzazione. La digitalizzazione impatta sui processi di supporto alla produzione, come nel caso del lavoro da remoto, della co-creazione o dell’archiviazione in digitale. Ad esempio, numerose compagnie di danza hanno iniziato a digitalizzare i propri contenuti [9], efficientando la gestione delle informazioni e assicurando una maggior efficacia delle operazioni interne.

Lo strumento di auto-valutazione

Grazie alla collaborazione con altre istituzioni culturali, DEN ha sviluppato il Focus Model, concepito come uno strumento di auto-valutazione disponibile online (focusmodel.den.nl), attraverso cui qualunque ente interessato può valutare la propria strategia digitale compilando online un semplice questionario: le risposte vengono automaticamente tracciate sul Focus Model, e inserite nei quadranti Creazione, Esperienza, Valore e Processo (le attività possono rientrare in più quadranti) [10].

Il modello analizza le informazioni inserite ed elabora una risposta in forma di “consiglio”, rivelando il posizionamento rispondente nel dominio digitale (rispetto, in particolare, alle attività istituzionali e alla strategia digitale), evidenziando le fasi dei processi organizzativi in cui sono in corso di implementazione soluzioni digitali e segnalando le opportunità di miglioramento.

Le figure seguenti presentano la sintesi di una simulazione di analisi realizzabile sul DEN Focus Model.

Figura 2. DEN Focus Model: simulazione – maturità della strategia digitale

Questa sezione contiene una sintesi delle informazioni fornite dall’organizzazione sulla propria strategia digitale, a cui viene restituito un feedback rispetto al suo posizionamento nel Focus Model. Le indicazioni riportate possono essere utili per stimolare la discussione all’interno dell’organizzazione e individuare le opportunità e gli strumenti di sviluppo.

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

In base alle informazioni inserite, il modello colloca l’organizzazione in una fase “Sperimentale” della scala di maturità digitale, in cui la trasformazione digitale è gestita in modo sistematico e l’organizzazione, consapevole delle opportunità di sviluppo, è concentrata sull’acquisizione di conoscenze.

I suggerimenti specifici, automaticamente generati dal modello sono:

  • Esplicitare le conoscenze apprese e discuterne all’interno dell’organizzazione, impiegando metodi di lavoro quali la collaborazione, il networking, l’approccio iterativo;
  • Distinguere tra attività prevedibili e quotidiano VS attività finalizzate all’apprendimento e alla sperimentazione;
  • Definire una serie di indicatori per la misurazione dei risultati (KPIs) e stabilire le relative azioni da implementare;
  • Condividere la propria esperienza con quella di altre organizzazioni del settore (confronto attivo e partecipato).

Figura 3. DEN Focus Model: simulazione – maturità digitale delle attività

In questa sezione vengono analizzate le attività digitali dell’organizzazione nella prospettiva del Focus Model, considerando la trasformazione digitale nel senso più ampio possibile, dalla creazione all’esperienza e dall’organizzazione al marketing (ad esempio, spettacoli in livestream, arte digitale, piattaforme digitali, etc.) Tra gli strumenti più utili da adottare, il modello segnala i social media, i sistemi CRM e l’analisi dei dati, ma anche strumenti di collaborazione online come Trello, Basecamp e Asana.

È possibile aggiungere le attività che si desidera esaminare, rispondendo, per ciascuna di esse, a 12 domande.

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

Le attività inserite (in questo caso “Exhibition”) appaiono principalmente orientate all’esperienza, e quindi sulle modalità con cui la digitalizzazione consente al pubblico di sperimentare nuovi prodotti o servizi.

Come passo successivo, il modello suggerisce di verificare se le risorse attualmente utilizzate nei quadranti Valore, Processo e Creazione possano essere applicate anche al quadrante Esperienza, ovvero se è possibile utilizzare gli strumenti o le attività esistenti per migliorare l’esperienza del pubblico. Come fonte consultabile per trovare ispirazione si segnala il sito web del DEN, mentre per sviluppare le competenze per affrontare le questioni strategiche della trasformazione digitale del settore culturale si fa riferimento alla DEN Academy.

3.2.3. Digital Culture Compass [11] (Regno Unito)

Commissionato dall’Arts Council England e dal National Lottery Heritage Fund nell’ambito del progetto Culture is Digital initiative del governo inglese, il Digital Culture Compass è uno strumento per l’auto-valutazione del grado di maturità digitale che consente alle organizzazioni culturali di esaminare le proprie competenze digitali (digital capabilities) ed esplorare la propria strategia digitale, permettendo ai diversi utenti di confrontarsi, identificare le opportunità di sviluppo e pianificare uno o più programmi di iniziative future.

Il progetto rientra nelle priorità strategiche dell’Arts Council England e del National Lottery Heritage Fund, che desiderano aiutare il settore culturale a sfruttare al meglio le opportunità delle tecnologie digitali, rispondendo alla raccomandazione del rapporto Culture is Digital 2018 del Department for Digital, Culture, Media and Sport.

Lo strumento è stato sviluppato mediante una partnership pubblico-privata costituita da The Space, Golant Innovation/The Audience Agency, Creative Co-op, Culture24 e l’Università di Leicester.

Sito web: https://digitalculturecompass.org.uk/

Accessibilità dello strumento: disponibile online in lingua inglese

Modalità di compilazione: con registrazione

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La piattaforma Digital Culture Compass offre una serie di servizi fondamentali a qualunque ente desideri approcciarsi al mondo digitale ed investirvi risorse adeguate:

  • Il Digital Maturity Index, che permette alle organizzazioni di comprendere e confrontare la propria capacità digitale, definendo gli obiettivi e i piani di miglioramento;
  • Il Digital Culture Code, che quantifica e rivela l’impegno a sviluppare la propria maturità digitale e quella del settore culturale latamente inteso;
  • Il Digital Culture Charter, che comprende i principi che le organizzazioni possono sottoscrivere per assicurare che il loro uso del digitale sia coerente con la visione culturale, con la missione organizzativa e gli standard etici;
  • Il Tracker, cuore dell’iniziativa, che consente alle organizzazioni artistiche e culturali di:
  • Valutare l’uso del digitale al momento della rilevazione;
  • Stabilire gli obiettivi da raggiungere nei successivi 12 mesi;
  • Registrare note che spieghino le ipotesi sottostanti la valutazione e gli obiettivi attuali;
  • Visualizzare rapporti aggregati basati su dati anonimi, in modo da poter conoscere il numero e la tipologia delle organizzazioni che utilizzano il Tracker e i punteggi medi ottenuti per area;
  • Esportare il contenuto per lavorare offline.

Grazie al Tracker è possibile valutare diverse organizzazioni in base a una griglia parametrica composta da 4 livelli (initial, managed, integrated, optimising), attestanti la maturità digitale dell’ente in riferimento a 12 aree tematiche principali (Tabella 2), ognuna delle quali ulteriormente suddivisa in sotto-tematiche (Tabella 3).

Al fruitore del servizio è offerta la possibilità di approfondire liberamente una, più o tutte le aree tematiche. Il quadro che si ottiene completando il processo di auto-valutazione permette di ottenere una visione a 360° della sintonia tra organizzazione, sistemi IT e le funzioni aziendali caratterizzanti un’organizzazione culturale.

Tabella 2. Digital Culture Compass Tracker, aree tematiche

  Area tematica Descrizione attività
1 STRATEGIA & GOVERNANCE Sviluppo strategico e pianificazione
Leadership e governance
Monitoraggio e controllo
Valori e cultura organizzativa
Conformità agli standard (compliance)
Competenze digitali
Accessibilità
Diversità e inclusione
2 PROGRAMMA Programmazione e produzione
Produzione tecnica e dei contenuti
Presentazione e diffusione
Contrattualistica e gestione dei diritti
Esperienza e partecipazione del pubblico/visitatore
Registrazione
Distribuzione e pubblicazione
Competenze
Dati
Accessibilità
3 LUOGHI E SPAZI Esperienza e partecipazione del visitatore
Gestione dei servizi infrastrutturali (facility management)
Beni architettonici
Beni naturali
Beni industriali, marittimi e di trasporto
Interventi archeologici
Progetti di investimento
Competenze
Accessibilità
4 COLLEZIONI Sviluppo delle collezioni
Informazioni sulle collezioni
Accesso alle collezioni
Cura e conservazione delle collezioni
Competenze
Accessibilità
5 MARKETING & COMUNICAZIONE Raggiungimento dei gruppi target
Produzione dei materiali di comunicazione
Coinvolgimento e fidelizzazione
Conversione delle vendite
Comunicazione con gli stakeholder
Competenze
Dati
Accessibilità
6 RICERCA & INNOVAZIONE Ricerca applicata
Sviluppo sperimentale
Gestione di ricerca e innovazione
Divulgazione e risultati
Competenze
7 SVILUPPO DELLE RISORSE E DEL SETTORE Sviluppo delle competenze
Sviluppo e supporto progettuale
Collaborazioni e partenariati
Gestione dei network
Dati
Accessibilità
8 FUNDRAISING E SVILUPPO Strategia di raccolta fondi (fundraising)
Gestione dei donatori (attuali e potenziali)
Comunicazione con i donatori
Gestione degli eventi
Membership
Competenze
Dati
9 COMMERCIALE Vendita al dettaglio
Ospitalità e catering
Locazione di spazi e strutture
Prestiti e noleggi
Pubblicazione, distribuzione e licensing
Servizi di consulenza
Competenze
Dati
10 RISORSE UMANE Gestione delle assunzioni (recruitment)
Gestione delle risorse umane
Reclutamento di competenze digitali
Competenze digitali
Resilienza delle competenze
11 IT Strategia IT
Infrastrutture IT
Gestione dei servizi IT
Conformità e sicurezza IT
Dati
Competenze
12 FINANZA E FUNZIONAMENTO Gestione finanziaria
Gestione degli uffici (office management)
Gestione delle attività di funzionamento (operations)
Gestione legale
Competenze

Tabella 3. Digital Culture Compass Tracker*, dettaglio per area tematica “Strategy & Governance”

Areatematica Strategia & Governance Livello di maturità Initial Managed Integrated Optimising Transforming
Descrizione dell’area tematica Come la vostra organizzazione sviluppa la sua strategia e monitora la sua realizzazione, compreso il processo decisionale e la prioritizzazione delle risorse. Le società prive di personalità giuridica possono avere una strategia e un sistema di governance meno formali, ma saranno comunque presenti in qualche forma. Descrizione del livello          
Descrittore dell’attività Tags Cosa intendiamo con questa attività Aspetti digitali da considerare Vedere inoltre          
1. Sviluppo strategico e pianificazione   Sviluppare gli obiettivi strategi cidella vostra organizzazione in linea con la vostra missione, i valori, i principi fondanti e il contesto più ampio. Identificare obiettivi, responsabilità, budget e altre risorse per le attività. Come gli elementi digitali sono incorporati e supportano la strategia della vostra organizzazione. Strategia e pianificazione delle attività digitali. Assegnazione di budget e tempisti che delle attività digitali. Acquisto di prodotti e servizi digitali e gestione dei fornitori.   Siamo in grado di considerare gli elementi digitali nella nostra strategia e nelle nostre attività di pianificazione. La nostra pianificazione strategica include attività e risorse digitali appropriate per sostenere i nostri scopi e obiettivi. È in corso un processo di revisione periodica per gli elementi digitali dei nostri piani in tutta la nostra organizzazione. All” interno della strategia della nostra organizzazione, abbiamo integrato il ruolo che l’alfabetizzazione digitale, le attività, gli strumenti e i processi hanno nel raggiungimento dei nostri obie ttivi. Le attività, i processi e i sistemi digitali sono standardizzati e ben coordinati con le attività e i processi non digitali. Le attività digitali sono erogate in modo adeguato, anche attraverso eventuali fornitori terzi di servizi digitali. Raccogliamo e analizziamo sistematicamente informazioni sulle tendenze digitali emergenti (ad esempio tramite sondaggi sul pubblico/visitatori o ricerche più ampie). Le combiniamo con le prove dell’efficacia degli elementi digitali delle attività nella nostra organizzazione. Esaminiamo regolarmente queste prove per ottimizzare la nostra strategia e migliorare il nostro approccio. Una strategia digitale efficace e integrata è centrale per il modo in cui la nostra organizzazione pianifica la trasformazionee/o la realizzazione di un’innovazione significativa, sia in termini dinattività proprie, che di impatto sul pubblico/visitatori o su altri gruppi, sia di impatto sul settore nel suo complesso.
2. Leadership e governance   Come viene definita la direzione, assunte le decisioni e gestiti i rischi nella vostra organizzazione. I leader possono includere amministratori, membri del CdA e senior manager. Le strutture di governance possono includere membri votanti, azionisti, personale, finanziatori e altri stakeholder La comprensione da parte dei vostri leader delle opportunità e dei rischi associati alle attività, agli strumenti e ai processi digitali. Le competenze e la fiducia per guidare le attività digitali della vostra organizzazione nel contesto strategico di riferimento. Risorse Umane Nella nostra organizzazione, la leadership in relazione alle attività, agli strumenti e ai processi digitali avviene almeno in modo reattivo, secondo necessità. Nella nostra organizzazione, c’è un’adeguata leadership delle attività, degli strumenti e dei processi digitali in aree importanti. Uno o più degli amministratori e/o i responsabili delle attività digitali hanno un livello almeno di base di alfabetizzazione e confidenza con il digitale. In tutta la nostra organizzazione, i leader lavorano efficacemente insieme per raggiungere obiettivi condivisi attraverso attività coordinate, sia digitali che non. I leader hanno l’opportunità di influenzare gli elementi digitali della strategia della nostra organizzazione. In tutta la nostra organizzazione, i dirigent i hanno una chiara consapevolezza rispetto alle aree più rilevanti dell’attività digitale. La governance e il processo decisionale in relazione alle attività sono ben allineati con la strategia della nostra organizzazione e ben compresi dal nostro staff/team. Stiamo usando la leadersh ip e il sistema di governance - di attività digitali o con l’ausilio di strumenti digitali - per sostenere un’innovazione significativa o un cambiamento strategico sostanziale all’interno della nostra organizzazione, ponendoci come una bestpractice rispetto agli altri.
3. Monitoraggio e controllo Dati La raccolta, l’analisi e la segnalazione di dati, informazioni, prove e ricerche a stakeholnder interni ed esterni per sostenere la valutazione, il processo decisionale, la strategia e la pianificazione. Strumenti per combinare e riportare i dati : fogli di calcolo, database, grafici e altri sistemi di visualizzazione di dati. Ricerca qualitativa e quantitativa, monitoraggio dell e attività digitali. Altre aree > Dati Nella nostra organizzazione i dati possono essere raccolti e analizzati, caso per caso, per scopi di monitoraggio utilizzando metodi elettronici Nella nostra organizzazione, la raccolta, l’analisi e il monitoraggio dei dati sono adeguati alle nostre esigenze. Vengono utilizzati alcuni strument i digitali, nelle aree di attività più rilevant i, ed è previsto almeno un processo di base, periodico, di condivisione e revisione dei rapporti. Nell’organizzazione, la raccolta, l’analis i e il monitoraggio dei dati sono efficaci per realizare la nostra strategia. Standardizziamo e documentiamo i processi di monitoraggio. Facciamo un uso efficace degli strumenti di monitoraggio digitale in modo che gli utenti possano condividere facilmente gli approfondimenti. Quando necessario, i dati possono essere facilmente sincronizzati, importati, esportati o combinati tra i sistemi di monitoraggio, in modo che non debbano essere reinseriti manualmente. Nell’organizzazione rivediamo regolarmente i nostri processi di raccolta, analisi e monitoraggio dei dati, in modo da poter migliorare il nostro approccio. La nostra gestione della raccolta dei dati e del monitoraggio si basa sull’analisi delle esigenze degli utenti e viene regolarmente rivista in modo da poter migliorare il nostro approccio. Stiamo usando la misurazione e il monitoraggio nell a nostra organizzazione - dalle attività digitali all’utilizzo di strumenti digitali - per promuovere un’innovazione significativa o un cambiamento strategico sostanziale all’interno della nostra organizzazione e/o ponendoci come bestpractice rispetto agli altri. Le decisioni tempestive e basate sui dati sono al centro del nostro approccio gestionale.
4. Valori e cultura organizzativa   Come la vostra organizzazione identifica, sviluppa e dimostra i suoi valori e la sua cultura al personale, ai volontari, ai membri, ai partner, ai fornitori e agli altri stakeholders. Una cultura organizzativa che include qualità rilevanti per la maturità digitale, ad esempio concentrandosi sui bisogni degl i utenti, sull’innovazione e sulla collaborazione, utilizzando la tecnologia per ridurre l’impatto ambientale. Attività digitali che aiutano a sviluppare e comunicare valori e cultura all’interno dell’organizzazione. Risorse Umane I valorie la cultura della nostra organizzazione ci permettono a volte di reagire ai cambiamenti richiesti dallo sviluppo di attività digitali. I valori e la cultura della nostra organizzazione e le nostre attività digitali si sostengono a vicenda, ad esempio attraverso la cultura della collaborazione e dell’innovazioneo utilizzando talvolta le attività digitali per promuovere i valori della nostra organizzazione. Nella nostra organizzazione riconosciamo la necessità di principi come la collaborazione, l’innovazione, la riduzione dell’impatto ambientale o la risposta alle esigenze degli utenti. Questo significa che le attività digitali e le altre attività sono efficaci nel realizzare la nostra strategia. Nella nostra organizzazione crediamo nel miglioramento continuo, in cui le pratiche e i processi digitali giocano un ruolo centrale. La nostra cultura organizzativa sostiene le persone per sviluppare nuove idee basate su elementi e risorse digitali, di cui può beneficiare la stessa organizzazione. Condividiamo e promuoviamo queste idee man mano che vengono sviluppate. I nostri dirigent i sostengono chiaramente valori come l’inclusività, la collaborazione e l’innovazione, che permettono alle attività digitali di giocare un ruolo centrale nella trasformazione della nostra organizzazione e/o del settore in generale.
5. Conformità agli standard (compliance)   Standard interni, politiche e processi per conformarsi alla legislazione, agli standard professionali, all’accreditamento e ad altre buone pratiche, o per migliorare la performance organizzativa. GDPR, privacy online, sicurezza dei dati, aspetti digitali dei regolamenti sulla raccolta di fondi, regolamenti sulla vendita a distanza, legge sul copyright, politiche di utilizzo dei soci al media, politiche IT, salute e sicurezza relative all” IT, elementi digitali dei programm i di accreditamento.   La nostra organizzazione ha almeno alcuni standard e politiche che includono l’elemento digitale. La nostra organizzazione ha standard e politiche che soddisfano almeno i nostri obblighi normativi/legali minimi previsti per le attività digitali. Esiste almeno un processo di revisione periodica di base per assicurare che siano adatti allo scopo. Abbiamo standard e politiche che riguardano tutt e le attività digitali della nostra organizzazione. Questi sono coordinati a livello centrale, comunicati a tutti gli interessati ed è chiarita la responsabilità di gestione che ne garantisce il rispetto. Rivediamo regolarmente i nostri standard, le politiche e l’approccio alla conformità, anche per le attività digitali, utilizzando il feedback del nostro personale e/o di altre persone interessate per apportare miglioramenti. Guardiamo all’esterno della nostra organizzazione per trovare modelli di bestpractice da incorporare. Il nostro approccio alle attività digitali include la creazione/implementazione di standard e politiche innovative che stanno avendo un effetto positivo e trasformativo sulla nostra organizzazione e/o sul settore in generale.
6. Competenze digitali Competenze Competenze e capacità apprpriate per i leader e i manager della vostra organizzazione. Competenze e capacità digitali di lead er e manager e approcci per valutarle e svilupparle; consapevolezza e comprensione di come le tecnologie digitali influenzino i valori, la missione, la strategia dell’organizzazione e il contesto in cui opera. Risorse umane Alcuni dei nostri leader o manager hanno almeno delle competenze o esperienze digitali di base. Esaminiamo periodicamente le competenze, le capacità e l’alfabetizzazione digitali dei nostri leader o manager. Dove applicabile, è previsto un piano per sviluppare le competenze e l’alfabetizzazione digitale per colmare eventuali lacune. Il modo in cui ci assicuriamo che le competenze, l’alfabetizzazione e le capacità digitali dei nostri leader o manager supportino efficacemente la strategia della nostra organizzazione. Dove appropriato, lo sviluppo delle competenze digitali per i leader o i manager è allineato con lo sviluppo delle competenze in tutta la nostra organizzazione. Raccogliamo ed esaminiamo sistematicamente le prove dell’efficacia del nostro sviluppo di competenze e capacità digitali e non digitali tra i nostri leader o manager, in modo da poter migliorare il nostro approccio. Usiamo lo sviluppo di competenze, capacità e alfabetizzazione digitali tra i nostri leader o manager per sostener e un’innovazione significativa o un cambiamento strategico sostanziale nella nostra organizzazione e/o nel settore più ampio.
7. Accessibilità Accessibilità Garantire che luoghi, esperienze, prodotti, servizi, dispositivi e ambienti possano essere facilmente ed efficacemente accessibili a tutti, comprese le persone condisabilità. Accessibilità per persone che usano hardware e software diversi, con esigenze linguistiche diversee per persone con disabilità uditive, motorie, visive, cognitive e/o di altro tipo. Esperienze digitali accessibili e facili da usar e per tutti. Conformità agli standard di accessibilità come le W3C Web Content Accessibility Guidelines.   Nella nostra organizzazione miriamo a rendere almeno alcuni elementi digitali delle attività accessibili ai loro gruppi target/utenti. Pianifichiamo e rivediam o periodicamente il nostro approccio all’accessibilità per le attività digitali in tutta la nostra organizzazione. Questo include un supporto appropriato per i gruppi di destinatari/utenti con esigenze specifiche attraverso i diversi dispositivi e metodi di interazione utilizzabili. Prevediamo politiche di accessibilità efficaci e processi di progettazione per le attività digitali in tutta la nostra organizzazione. Le politiche e i processi sono standardizzati, documentati e coordinati a livello centrale. Intraprendiamo test di accessibilità sistematici quando realizziamo nuove attività digitali nella nostra organizzazione, inclusa la verifica della conformità rispetto agli standard di accessibilità riconosciuti (ad esempio W3C). I risultati dei test di accessibilità digitale vengono utilizzati per migliorare il nostro approccio. Il nostro approccio all’accessibilità - dei servizi digitali o dell “uso di strumenti digitali - in tutta la nostra organizzazione è progettato per sostenere un’innovazione significativa o un cambiamento strategico sostanziale nella nostra organizzazione e/o nel settore più ampio.
8. Diversità e inclusione Inclusione La diversità è la gamma di differenze umane, compresa l’etnia, il sesso, l’id enti tà di genere, l’orientamento sessuale, l’età, la classe sociale, l’abilità o gli attributi fisici, il sistema di valori religiosi o etici, l’origine nazionale o regionale e le convinzioni politiche. L’inclusione è l’atto deliberato di accogliere la diversità e creare un ambiente o esperienze in cui tutti i diversi tipi di persone possono prosperare e aver e successo. Pianificare, promuovere e fornire elementi digitali delle attività in modo da sostenere la diversità e l’inclusione.   Per almeno alcune delle attività digitali nella nostra organizzazione consideriamo la diversità e l’inclusione. Pianifichiamo e rivediamo periodicamente il nostro approccio alla diversità e all” inclusione per le attività digitali in tutta la nostra organizzazione. Questo include la considerazione di come rendere le nostre attività rilevanti, scopribili e accessibili per diversi gruppi di persone. Abbiamo politiche e processi efficaci di diversità e inclusione in tutta la nostra organizzazione, che includono gli elementi digitali delle attività. Queste politiche e processi sono standardizzati, documentati e coordinati a livello centrale. Monitoriamo ed esaminiamo la diversità dei partecipanti alle attività che svolgiamo in tutta la nostra organizzazione, comprese quelle con elementi digitali, in modo da poter migliorare il nostro approccio. Il nostro approccio alla diversità e all’inclusione - delle attività digitali o dell’uso di strumenti digitali - in tutta la nostra organizzazione è progettato per sostenere un’innovazione significativa o un cambiamento strategico sostanziale nella nostra organizzazione e/o nel settore più ampio.

3.2.4. ENUMERATE Self-Assessment Tool (EU)

Il modello di maturità digitale ENUMERATE è stato sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca inDICEs, inaugurato a gennaio 2020 e finanziato dal programma Horizon 2020, che riunisce un consorzio di 15 organizzazioni provenienti da 9 diversi Paesi europei. Il progetto mira a conoscere l’impatto della cultura digitale e della digitalizzazione nel settore dei beni culturali, rispondendo alla necessità di un (ri)uso innovativo dei beni culturali. Per poter utilizzare il tool è necessario creare un account o accedere all’Open Observatory di inDICEs.

Sito web: https://pro.europeana.eu/post/the-enumerate-self-assessment-tool-gain-insight-into-your-institution-s-digital-transformation

Accessibilità dello strumento: disponibile online in lingua inglese

Modalità di compilazione: con registrazione

Le domande del questionario ENUMERATE sono divise in 11 sezioni o aree tematiche progressive (Introduzione; Network e pubblico; Budget e personale; Collezioni fisiche; Digitalizzazione; Collezioni digitali; Partecipazione a Europeana e agli aggregatori nazionali e di dominio; Standard; Strategia digitale; Raggiungimento del pubblico e partecipazione; Altre segnalazioni). Gli utenti non sono tenuti a rispondere a tutte le domande poiché alcune sono vincolate alle risposte fornite.

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Dopo aver compilato le domande, compare una pagina web con due menu a tendina relativi ai due output fondamentali del tool: le raccomandazioni (Key recommendations) e le risorse (Resources).

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  • Nella prima sezione Key recommendations sono forniti collegamenti alle risorse classificate come prioritarie o rilevanti per l’utente in base alle risposte fornite nel questionario. Si tratta di pagine in cui trovare informazioni sulle tematiche principali riguardanti la strategia digitale dichiarata dalle istituzioni, nonché collegamenti ad altri modelli di maturità digitale di riferimento (come il DEN Focus Model e il Digital Culture Compass).
  • Nella seconda sezione Resources vengono forniti risorse e strumenti aggiuntivi utili per implementare la strategia per la trasformazione digitale delle organizzazioni, che comprendono temi di più ampio respiro come i diritti d’autore, le licenze Creative Commons e l’impact assessment. Queste risorse sono tarate, come le raccomandazioni precedenti, in base alle risposte fornite nel questionario.

La compilazione del questionario da parte delle istituzioni culturali e la conseguente raccolta delle informazioni, dunque, non aiuta soltanto le istituzioni rispondenti ma anche Europeana, la Commissione Europea e i responsabili delle politiche europee ad acquisire importanti conoscenze sullo stato attuale della digitalizzazione nel settore culturale in Europa e su come le organizzazioni possono essere sostenute al meglio, attraverso la messa a disposizione di strumenti della cultura digitale, della digitalizzazione e del (ri)uso innovativo dei beni culturali.

3.2.5. Confronti

Si riporta di seguito una tabella di sintesi in cui sono state messe a confronto le diverse “filosofie” di approccio dei quattro modelli di maturity assessment per le organizzazioni culturali già sperimentati in Europa, evidenziandone vantaggi e svantaggi. I diversi aspetti esaminati saranno, da un lato, presi in considerazione per una progettazione ottimale dello strumento di autovalutazione per i luoghi della cultura italiani, dall’altro calati e declinati in funzione delle caratteristiche specifiche del settore culturale nazionale.

Tabella 4. Modelli di maturity assessment: confronto tra 4 casi

Modello Vantaggi Svantaggi

Digitalematuriteit

(Belgio)

  • Velocità di compilazione (solo 47 domande)
  • Sito web ben congeniato, user-friendly e in costante aggiornamento
  • Consente il confronto della propria performance con quella di altre organizzazioni culturali
  • Per ogni area analizzata viene fornito un consiglio e una selezione di fonti a cui attingere
  • La suddivisione in 5 aspetti potrebbe risultare più efficace se ciascun aspetto fosse collegato in modo più immediato a una lista di domande
  • La possibilità di rispondere alle domande da 0 a 100 rende la risposta poco chiara poiché non fornisce una scala per valutare la propria situazione
  • Le informazioni aggiuntive prodotte, al netto di alcuni valori di benchmark, risultano piuttosto scarse
  • Prevede vantaggi specifici solo per le organizzazioni che scelgono di creare un account e registrarsi al sito

DEN Focus Model

(Olanda)

  • Assessment rapido
  • La strutturazione del modello in 4 riquadri, come soluzione grafica, è molto efficace e rende bene l’idea di posizionamento
  • L’output in forma di “consiglio” è molto immediato
  • Risulta di più semplice comprensione rispetto al Digital Culture Compass
  • Questionario strutturato in maniera poco chiara: le domande sulle diverse aree tematiche non si susseguono logicamente ma l’utente deve decidere se completarle, cliccare su un’altra area o sul risultato
  • L’output in forma di “consiglio” risulta limitato e necessità di informazioni integrative
  • Rimanda al sito di Digitalematuriteit, il che fa pensare che si dovrebbe ricorrere prima a quest’ultimo

Digital Culture Compass

(UK)

  • Modello più completo dei quattro analizzati: oltre allo strumento di auto-valutazione (tracker), fornisce un indice, un codice e una serie di principi da seguire
  • È ben strutturato e molto dettagliato, risultando onnicomprensivo rispetto ai diversi aspetti di un’organizzazione
  • Possibilità di scaricare risultati, grafici, e mappe interattive
  • Risulta di difficile comprensione ad un primo impatto; richiede uno sforzo analitico per poterlo utilizzare al meglio
  • Non è particolarmente user-friendly
  • Il procedimento di compilazione è lungo e le “istruzioni per l’utilizzo” risultano molto dettagliate, risultando tuttavia adeguate alla complessità e ricchezza dello strumento
ENUMERATE Self-Assessment Tool (EU)
  • Questionario molto dettagliato e specifico
  • È ben strutturato e di facile comprensione per l’utente
  • Possibilità di scaricare la lista delle domande in numerose lingue
  • Fornisce raccomandazioni e risorse utili per guidare le organizzazioni rispondenti nella trasformazione digitale
  • Il questionario può essere compilato solo in lingua inglese
  • L’assessment può essere fatto una volta sola
  • Viene richiesto espressamente di scaricare e leggere le domande prima di avviare il tool, data la specificità di alcuni aspetti indagati
  • L’output dello strumento, limitato a una lista di link con risorse e informazioni utili, non fornisce tuttavia all’utente alcun dato sulla propria maturità digitale
  • La richiesta di rispondere a numerose domande con delle stime soggettive mette in dubbio la capacità del tool di analizzare correttamente la maturità digitale

Ciò che i quattro casi analizzati hanno in comune è la possibilità per gli istituti culturali di accedere in autonomia allo strumento di auto-valutazione e di disporre di un tool online per svolgere il percorso di assessment. Entrambe queste caratteristiche, essendo ritenute fondamentali per il successo del metodo, saranno replicate anche nel caso dello strumento di autovalutazione per i luoghi della cultura italiani.

[4]Finnis, J. (2020). The Digital Transformation Agenda and GLAMs. A Quick Scan Report for Europeana. Culture24.
[5]Nel primo anno di esistenza, il sito web è stato visitato 1.700 volte da 1.275 visitatori e sono stati creati 51 account. Meemoo ha contato 362 sessioni completate, di cui 115 totalmente (con il 19% di utenti registrati) e 247 parzialmente.
[6]https://www.den.nl/actueel/artikelen/460/ruimte-voor-experiment-hoe-technologie-en-artistiek-concept-bij-elkaar-komen-in-het-performance-technology-lab
[7]https://www.den.nl/actueel/artikelen/461/met-robot-double-door-de-tentoonstelling-the-swarm
[8]https://www.bhic.nl/english
[9]Nederlands Dans Theatre (NDT), Dutch National Opera & Ballet (NO&B), International Choreographic Arts Centre Amsterdam (ICK), Rotterdam Scapino Ballet.
[10]Ad esempio, se in una mostra sono stati utilizzati mezzi digitali, l’attività è collocata nel quadrante Creazione. Se l’obiettivo è quello di coinvolgere digitalmente il pubblico in una performance, l’attività rientra invece nel quadrante Esperienza.
[11]Finnis, J. (2020). The Digital Transformation Agenda and GLAMs. A Quick Scan Report for Europeana. Culture24.