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3.1. Uno studio condotto sui musei italiani

In particolare, a livello nazionale, è interessante osservare il recente studio di Agostino e Costantini (2021) [3] in cui è stato sviluppato un quadro metodologico per valutare il livello di trasformazione digitale di un’organizzazione museale.

Il quadro di riferimento è stato basato sull’esame della letteratura che riporta le dimensioni, gli indicatori, le metriche e i metodi per la valutazione della trasformazione digitale delle organizzazioni e presenta una serie di misure di performance che possono essere adottate per capire e valutare come i musei italiani stiano affrontando la trasformazione digitale.

Tale sistema di indicatori è stato validato mediante l’applicazione ad un campione di 400 musei italiani – eterogeneo in termini di dimensioni, localizzazione e tipologie di collezioni. Le autrici dello studio hanno proposto un quadro di valutazione composto da cinque dimensioni principali: Persone, Tecnologie, Processi, Clienti/utenti, Strategia e investimenti. Queste dimensioni sono state ulteriormente articolate in sotto-dimensioni misurate attraverso la somministrazione di alcune domande mirate (Tabella 1).

Tabella 1. Digital Readiness Index (DRI): quadro metodologico (Nota: i numeri decimali tra parentesi indicano il peso di ciascuna dimensione e sotto-dimensione nel calcolo del valore dell’indice sintetico)

# Dimensione Sotto-dimensione
1 Persone (0.2)

Competenze digitali - Personale specializzato (0.6)

Competenze digitali - Accesso alle competenze digitali (0.4)

2 Tecnologie (0.2)

Adozione della tecnologia - Presenza della tecnologia (0.5)

Adozione della tecnologia - Digitalizzazione della collezione (0.5)

Analisi dei dati - Archivi digitali (0.5)

Analisi dei dati - Raccolta e conservazione dei dati (0.25)

Analisi dei dati - Monitoraggio dei dati (0.25)

3 Processi (0.1)

Front office - Processo di fatturazione elettronica (0.6)

Front office - Controllo degli accessi (0.4)

Back office - Presenza di un sistema di pianificazione delle risorse d’impresa (ERP) (1)

4 Clienti/utenti (0.2)

Consapevolezza del cliente - Attività di marketing digitale (0.33)

Consapevolezza del cliente - Presenza sui social media (0.33)

Consapevolezza del cliente - Presenza nella reputazione dei siti web (0.33)

5 Strategia e investimenti (0.3)

Strategia - Strategia digitale (1)

Investimenti - Investimenti digitali (0.5)

Investimenti - Penetrazione degli investimenti digitali (0.5)

La media ponderata dei risultati per dimensione e sotto-dimensione ha supportato lo sviluppo di un indice composito di prontezza digitale (Digital readiness index, DRI) dell’organizzazione, il cui valore è compreso tra 0 (DRI minimo) e 1 (DRI massimo).

In particolare, l’applicazione del DRI ai musei italiani ha espresso un valore medio pari a 0,35, rivelando che la digitalizzazione è supportata dalla presenza di tecnologie e strumenti già validi ma che, ciononostante, i musei italiani ancora faticano a integrare processi fluidi e strategie digitali.

Entrando nel dettaglio di ciascuna dimensione di analisi (Figura 1), si riportano i risultati emersi:

  • Persone (presenza di adeguate competenze e capacità digitali tra lo staff): 0,29

Questo risultato si spiega con la scarsa presenza di competenze digitali nei musei, aspetto già riconosciuto sia dai professionisti del settore che dal mondo accademico: nonostante i lavoratori nel settore museale siano esperti di storia e patrimonio culturale, si rileva una grave mancanza di competenze hard, come quelle digitali, che non vengono sufficientemente valorizzate.

  • Tecnologie (impiego di tecnologie digitali e analisi dei dati, connessione Wi-Fi per i visitatori): 0,4

L’analisi dei dati risulta essere l’aspetto più critico: le collezioni e gli archivi vengono generalmente ancora gestiti attraverso sistemi cartacei o non integrati, mentre i dati sui visitatori sono raccolti attraverso strumenti digitali soltanto nel 33% dei casi.

  • Processi (livello di digitalizzazione dei processi interni): 0,21

Rappresenta la dimensione peggiore per i musei italiani: pochissime istituzioni consentono l’acquisto di biglietti online e la maggior parte di loro non utilizza alcun sistema informativo.

  • Clienti/utenti (capacità di coinvolgere il visitatore attraverso canali digitali interattivi): 0,38

Sono pochi i musei che utilizzano i dati e le tecniche di marketing digitale per attrarre nuovi visitatori. Tuttavia, i social network cominciano ad essere utilizzati, dato che il 69% dei musei ha almeno un profilo sui social, confermando la crescente necessità di utilizzarli come strumenti di comunicazione e interazione con i visitatori.

  • Strategia e investimenti (capacità di attivare una strategia digitale di lungo periodo investendo in progetti di trasformazione digitale): 0,38.

Il dato più rilevante è che il 76% dei musei italiani non è dotato di un piano digitale e i livelli di investimento in ambito digitale risultano ancora molto scarsi (si privilegia la comunicazione).

Figura 1. Digital Readiness Index (DRI) dei musei italiani

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Le autrici dello studio sul Digital Readiness Index hanno evidenziato, infine, alcune riflessioni sull’importanza di valutare e quantificare la trasformazione digitale a livello organizzativo.

La prima riflessione riguarda la necessità di considerare trasversalmente, piuttosto che funzionalmente, le implicazioni della trasformazione digitale: la visione trasversale, difatti, è in grado di facilitare l’adozione di progetti di trasformazione digitale che vanno al di là dei benefici funzionali, nonché di includere un piano di capacità digitali a livello di organizzazione.

La seconda riflessione riguarda l’importanza delle pratiche di benchmarking. L’applicazione empirica del quadro metodologico evidenzia l’importanza del benchmarking dei valori di digital readiness per ciascuna dimensione e sotto-dimensione tra le organizzazioni, al fine di identificare le diverse strategie organizzative e gli approcci alla trasformazione digitale. In termini di misurazione delle performance, questo aspetto riflette la necessità di sviluppare ulteriori analisi comparative di pratiche e misure digitali.

[3]Debora Agostino, Chiara Costantini, A measurement framework for assessing the digital transformation of cultural institutions: the Italian cas e, Meditari Accountancy Research, 2021.