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6.4 La validazione

L’ultima fase del processo di migrazione deve prevedere i test di accettazione finalizzati a garantire che tutti i dati che si vuole trasferire sono stati effettivamente migrati correttamente.

Esempi di verifiche basilari e non esaustive eseguibili per verificare la consistenza della migrazione sono:

  • eseguire le medesime query sul database sorgente e quello di destinazione ed assicurarsi che il risultato sia identico
  • verificare che il numero di record nel database sorgente e nel nuovo database sia il medesimo

È raccomandato di adottare anche tecniche avanzate per la validazione della migrazione come quelle descritte di seguito.

6.4.1 Test di completezza

I test di completezza sono finalizzati a verificare che tutti gli oggetti rilevanti a livello business che si vogliono migrare siano stati effettivamente migrati con successo.

I test di completezza si basano sul concetto di Unità di Migrazione (Unit of Migration, UoM), ovvero l’identificazione di ogni entità rilevante a livello di business che può tradursi in una o più strutture nella base dati (ad es. tabelle).

Le unità di migrazione sono importanti per capire quali entità non sono state correttamente migrate (ad es. il cittadino i cui dati di anagrafe non sono corretti). In caso di entità articolate su più tabelle si può decidere che, a causa di un fallimento nella migrazione di un record in una qualsiasi tabella, l’intera entità non vada migrata, causando quindi la rimozione dei record legati a quella specifica entità inseriti prima dell’errore (fallout management) o che quell’aspetto venga riportato come errato.

La riconciliazione è una tecnica di verifica della completezza che vuole assicurare che il numero di entità nel sistema sorgente sia il medesimo nel sistema di destinazione. Come calcolarlo dipende dallo specifico dominio di appartenenza delle entità che si stanno migrando. Per alcuni domini un semplice conteggio dei record potrebbe essere sufficiente, per altri potrebbe essere necessario eseguire operazioni più complesse, come la cosiddetta validazione orizzontale o la rigenerazione sullo stesso insieme di dati di report e analisi disponibili dal sistema sorgente.

Il conteggio dei record deve considerare gli eventuali duplicati che sono stati rimossi nel processo di migrazione e le entità per cui si sono verificati errori:

entità nel database sorgente = entità nel database destinazione + entità rimosse perché duplicati - entità non migrate a causa di errori

Per le entità non migrate a causa di errori deve essere identificato un possibile rimedio.

La validazione orizzontale è una tecnica di verifica che si basa sul conteggio di alcuni valori rilevanti delle entità che mira ad assicurare che le trasformazioni, gli arricchimenti di dati, i consolidamenti e le esclusioni non abbiano alterato aspetti fondamentali dell’unità di migrazione. Ad esempio si potrebbe controllare il numero di pagamenti sopra una determinata cifra, o il numero di cittadini per fasce d’età.

Un’altra tecnica che si può utilizzare è ricreare una serie di report generati nel sistema sorgente nel sistema destinazione e confrontarne il risultato.

6.4.2 Appearance test

Gli appearance test mirano a ridurre il rischio di inconsistenza dei dati. In questo tipo di test i tester, esperti di dominio, confrontano manualmente i dati presenti nel sistema sorgente e destinazione attraverso l’interfaccia utente dell’applicativo. Un esempio è controllare che le informazioni di residenza riportate sulla scheda utente di un cittadino, siano le stesse tra il sistema on-premise e quello in cloud.

6.4.3 Test di integrazione

Questo tipo di test sono utilizzati quando più applicativi sono interconnessi: quando un applicativo è impattato dalla migrazione, tutti gli applicativi che ne dipendono sono anch’essi impattati. Le tecniche di testing adottate sull’applicativo i cui dati sono stati migrati possono essere utilizzate per validare il funzionamento anche degli applicativi che dipendono da esso.