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A12 - Diritto a Innovare

COSA

La sperimentazione di iniziative imprenditoriali innovative è spesso impedita o ritardata da norme, regole, divieti e processi burocratici complessi. Questi determinano il ritardo o l’assenza delle condizioni per la sperimentazione e il successivo sviluppo di idee e iniziative volte al miglioramento della competitività, dell’efficienza e dell’efficacia di servizi a cui cittadini e imprese potrebbero avere accesso nei diversi settori economici. Un dato a supporto è l’indice 2019 pubblicato dalla Banca Mondiale che ci colloca solo al 51° posto tra i Paesi dove è più facile fare impresa.

L’obiettivo di questa azione è quello di consentire la sperimentazione di innovazione di frontiera, disapplicando temporaneamente le norme vigenti qualora necessario. Se l’innovazione dimostra di avere un impatto sociale positivo sarà modificata o creata la norma che permetterà all’innovazione di diventare un prodotto o un servizio.

COME

Lo strumento principale è l’introduzione di una nuova disposizione di legge, che riconosce a tutti il diritto a innovare, derogando a regole che imbrigliano il futuro in scelte tecnologiche o di modelli di business del passato. Startup e imprese innovative con l’idea giusta che identificano un ostacolo di carattere normativo nella sua realizzazione - purché la disposizione di legge bloccante non rientri in ambiti particolari non derogabili e la loro attività in uno degli ambiti rientranti nell’ambito di applicazione della legge - potranno chiedere allo Stato di sperimentare in deroga l’attività di impresa.

Il Ministro per l’innovazione, sentite le altre amministrazioni competenti, valuterà l’innovatività dell’iniziativa, la sua fattibilità, la finalità, il risultato atteso, le condizioni per il successo e, soprattutto, la sostenibilità dell’impatto su società e mercati, ed eventualmente, accorderà il diritto a innovare in deroga per un periodo di tempo limitato e nel rispetto di taluni vincoli. Alla fine del periodo di sperimentazione se l’impresa produce benefici, anche collettivi, si valuterà l’opportunità di introdurre delle modifiche necessarie alle regole che ne avrebbero impedito l’avvio, così da consentire ad altri di poter usufruire delle stesse condizioni.