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Documenti pubblici, digitali.

2.6. Macro fase 3: Analisi delle altre soluzioni

La pubblica amministrazione per soddisfare le proprie esigenze DEVE esaminare contestualmente le opportunità offerte dalle soluzioni proprietarie e quelle di una realizzazione ex novo.

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2.6.1. Fase 3.1: Ricerca soluzioni proprietarie

La pubblica amministrazione deve valutare le soluzioni proprietarie presenti sul mercato.

L’amministrazione deve effettuare la ricerca di una soluzione con licenza d’uso proprietaria, analizzando le offerte secondo quanto indicato dal Codice dei contratti pubblici.

L’amministrazione deve verificare che il software in licenza rispetti i seguenti vincoli (ossia, la mancanza anche di uno solo di questi rende la soluzione non eleggibile):

  • conformità alle regole sull’interoperabilità prescritte dalle linee guida emanate in attuazione dell’articolo 73 del CAD;
  • conformità alle normative sulla protezione dei dati personali;
  • conformità ai livelli minimi di sicurezza previsti per le pubbliche amministrazioni;
  • la conformità ai requisiti di accessibilità (Legge 4/2004);
  • possibilità di esportare gratuitamente, in ogni momento, l’intera base di dati (inclusi di ogni tipo di indice o metadato utilizzato per implementare le funzionalità del software stesso) in formato standard, aperto e documentato, per scongiurare la possibilità di lock-in, come meglio specificato nelle linee guida n.8 di ANAC.

Tra i software che rispettano i vincoli appena indicati, l’amministrazione effettua una analisi comparativa che tenga conto dei seguenti criteri:

  • assicurare la soddisfazione dei requisiti funzionali e non determinati nella Macro Fase 1 con quelli indicati nella documentazione;
  • verificare l’idoneità della soluzione ad interoperare con i sistemi già in uso presso l’amministrazione;
  • eventuali costi di installazione del software nel Cloud della PA oppure costi per fruizione del software tramite modalità SaaS ove presente nel Marketplace Cloud di AgID;
  • eventuali costi necessari all’integrazione della soluzione con i sistemi già in uso presso l’amministrazione;
  • eventuali costi per la formazione del personale destinato alla gestione e amministrazione della soluzione esaminata;
  • calcolo del TCO e sua congruità rispetto alla disponibilità di bilancio determinata nella precedente Macro fase 1.

La presente fase si conclude con la:

  • individuazione delle soluzioni con licenza d’uso proprietaria che soddisfano le esigenze dell’amministrazione.

2.6.2. Fase 3.2: Studio realizzazione ex novo

La Pubblica amministrazione, dopo aver individuato l’esistenza o meno di una soluzione proprietaria confacente ai propri bisogni, elabora un documento contenente un progetto di fattibilità [1] contenente la stima delle attività, dei costi e dei tempi da sostenere per la realizzazione di una soluzione ex novo che soddisfi completamente le esigenze indicate nel documento sull’analisi dei fabbisogni così come descritto in Fase 1.1: Analisi del fabbisogno.

2.6.3. Fase 3.3: Comparazione soluzioni proprietarie e realizzazione ex novo

Nella valutazione tra lo sviluppo di una soluzione ex novo e l’acquisto di una proprietaria (cosiddetta valutazione «make or buy»), l’amministrazione verifica vantaggi e svantaggi di entrambe le soluzioni, tenendo come riferimento il seguente elenco:

Vantaggio acquisto soluzione proprietaria:

  • rapida messa in esercizio;
  • garanzia totale e rischio applicativo a carico del fornitore;
  • manutenzione del fornitore;
  • costi di acquisto o abbonamento più bassi rispetto ad uno sviluppo completo;

Vantaggio sviluppo soluzione ex novo:

  • esaustività dei propri fabbisogni e obiettivi;
  • facilità di gestione (importazione ed esportazione) dei propri dati;
  • TCO (Total Cost of Ownership) a medio/lungo termine;
  • condivisione della soluzione e quindi ottimizzazione sui costi della sua tenuta in vita;
  • estensione e aggiornamento;
  • riuso da parte di altre amministrazioni.

Svantaggi di una soluzione proprietaria:

  • licenze periodiche (abbonamenti mensili, annuali) o aggiornamenti di versione a pagamento;
  • rigidità del flusso operativo o meglio non adattabile all’organizzazione operativa della Pubblica Amministrazione;
  • possibilità di lock-in, cioè costi eccessivi di cambio di soluzione in futuro;
  • stabilità economica del fornitore.

Svantaggi di una soluzione sviluppata ex novo:

  • maggiori attività da eseguire;
  • maggiore necessità di coordinamento;
  • tempi di messa in produzione maggiori.

2.6.4. Fase 3.4: Approvvigionamento soluzione proprietaria o realizzazione ex novo

A seguito della precedente fase 3.3 l’amministrazione ha determinato una soluzione, con licenza proprietaria o da realizzarsi ex novo, che soddisfa le sue esigenze e provvede all’approvvigionamento della stessa secondo le procedure previste dal Codice dei contratti pubblici.

Nel caso in cui si opti per la realizzazione ex novo, considerando i commi 1 e 2 dell’Articolo 69 che disciplinano la messa a riuso del software che verrà realizzato, si rimanda a Sviluppo di software ex novo per le informazioni su come progettare questa realizzazione per adempiere ai commi citati e metterlo così a riuso.

Nel caso che si proceda ad una acquisizione di software proprietario sotto licenza, si ricorda che l’Amministrazione deve ove possibile acquisire la titolarità del codice sviluppato (come spiegato in Titolarità), per metterlo a riuso.

La valutazione comparativa si considera conclusa.

[1]Analisi di Fattibilità per l’acquisizione delle forniture ICT