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3.2. Modello di riuso

Si descrive nel dettaglio il modello di riuso delineato dal CAD. Ciascun punto del seguente flusso viene specificato in una sezione successiva del presente documento.

Fase di sviluppo

  1. L’amministrazione «A», effettuando la valutazione comparativa prevista dall’art. 68, secondo quanto descritto in ref:acquisizione, decide che, per soddisfare le proprie esigenze, deve necessariamente ricorrere alla realizzazione integrale di un software ex novo o la personalizzazione di un software Open Source esistente
  2. L’amministrazione «A» utilizza proprie risorse e/o ricorre ad un appalto per realizzare il software. In caso di appalto, come richiesto dall’art. 69 comma 2, l’amministrazione si garantisce l’acquisizione della titolarità di tutti i diritti di proprietà intellettuale e industriale sul software commissionato (Titolarità).
  3. Durante il corso della realizzazione del software e/o al termine della stessa, l’amministrazione pubblica il codice sorgente del proprio software sotto una licenza aperta, in una piattaforma che rispetta i requisiti identificati in queste linee guida (Scelta di uno strumento di code hosting), registrandone poi il rilascio dentro Developers Italia (Sviluppo di software ex novo).

Fase di riuso

  1. L’amministrazione «B», che necessita di un simile software, durante la fase di valutazione comparativa, trova il software messo a riuso dall’amministrazione «A», all’interno di Developers Italia (Fase 2.1: Ricerca soluzioni riusabili per la PA).
  2. La licenza aperta consente all’amministrazione «B» di acquisire ed utilizzare il software dell’amministrazione «A» senza necessità di sottoscrivere alcuna convenzione, sottostando ai termini della licenza stessa.
  3. L’amministrazione «B» effettua una valutazione dello stato del software e dell’applicabilità al proprio contesto (Fase 2.2: Valutazione soluzioni riusabili per la PA), inclusa l’eventuale necessità di una personalizzazione.
  4. Se il software viene personalizzato, ove possibile, tale personalizzazione (in quanto sviluppo su specifica indicazione dell’amministrazione «B») è anch’essa soggetta a quanto prescritto dall’art. 69 comma 1, ed è quindi necessario rilasciare il relativo codice sorgente sotto licenza aperta ( Riuso di un software o utilizzo di un software Open Source).

Il modello del riuso tramite software Open Source consente quindi di trovare un software, valutarlo e personalizzarlo senza stipulare alcuna convenzione con l’amministrazione che ha messo a riuso il software stesso, oltre all’accettazione della licenza Open Source che si perfeziona con il semplice download. Inoltre, il software è disponibile online e non è quindi necessaria alcuna richiesta di accesso.

È importante però considerare che il software potrebbe non essere «pronto all’uso». L’amministrazione potrebbe quindi avere necessità di un intervento tecnico per installare il software, adattarlo alle proprie esigenze, formare il personale che dovrà usarlo, avere a disposizione supporto e manutenzione. Per tutti questi interventi, l’amministrazione può usare proprie risorse o forniture, poiché nessun vincolo da questo punto di vista è imposto all’amministrazione che ha realizzato il software e lo ha messo a riuso.