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Documenti pubblici, digitali.

II. Formati

I formati dei file prodotti in un progetto di digitalizzazione vanno scelti tra quelli che possono maggiormente garantire l’interoperabilità tra i sistemi e la conservazione digitale [8].

Il formato per la conservazione a lungo termine è senza perdita di informazione (lossless) e non compresso, preferibilmente di tipo “grezzo” (RAW). Tra questi, per le immagini, il DNG è preferibile in quanto formato “aperto” adottato da molteplici aziende produttrici di fotocamere e software; per i file audio è preferibile il WAVE o broadcast WAVE; per i file video è preferibile il formato AVI.

L’utilizzo di copie lossy, eventualmente compresse – come JPEG per le immagini, MPEG per i video e MP3 per gli audio – è possibile prevalentemente per la pubblicazione on-line.

Nel caso di recupero di progetti di digitalizzazione pregressi è opportuno scegliere come formato per la conservazione quello che presenta meno perdita di informazioni e maggiore interoperabilità.

Si forniscono di seguito alcuni riferimenti:

[8]Per i formati adatti alla conservazione a lungo termine si veda l’Allegato 2 al documento Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici - Formati di file e riversamento e s.m.i.: https://www.agid.gov.it/sites/default/files/repository_files/allegato_2_formati_di_file_e_riversamento.pdf