A. Indicazioni generali¶
La nomenclatura degli oggetti digitali ha come obiettivo principale l’identificazione univoca di un file nel contesto di un progetto di digitalizzazione.
L’utilizzo di una nomenclatura specifica permette di raggiungere tale obiettivo con una sequenza gerarchica di informazioni, che possono essere adattate ai vari domini e alle peculiarità dei diversi progetti di digitalizzazione. Essa consente anche di determinare un legame logico stabile fra le descrizioni e gli oggetti digitali.
Il modello prevede, a meno di specifiche esigenze del singolo sistema di gestione delle risorse digitali, l’individuazione di 4 elementi principali:
- Codice Istituto [43];
- Codice Oggetto (la suddivisione interna di un codice oggetto può seguire una sintassi interna specifica per sistema informativo/applicazione);
- Numero Progressivo;
- Estensione del file.
Un quinto elemento, la nomenclatura, è di carattere opzionale e può essere previsto per i materiali di ambito bibliografico.
Questi elementi si strutturano in una sequenza alfanumerica (stringa) così articolata:
CodiceIstituto+CodiceOggetto+NumeroProgressivo.EstensioneFile
Il carattere “+” segnala la separazione tra le diverse aree di informazione.
[43] | Codici identificativi possono essere: codice ISIL (ISO 15511), codice ISTAT, codice SBN, codice RISM. |