B. Metadati descrittivi
I metadati descrittivi sono utilizzati per l’identificazione degli oggetti digitali e sono costituiti da descrizioni dei beni analogici e delle risorse digitali. Sono specifici per ogni dominio.
I metadati descrittivi possono essere generati nell’ambito del progetto di digitalizzazione o, più frequentemente, risiedere in uno dei sistemi informativi culturali dedicati. Occorre prevedere la relazione tra questi e i metadati gestionali relativi agli oggetti digitali.
Nell’ambito di ogni progetto di digitalizzazione devono essere indicati
gli standard da utilizzare e, in base a specifiche esigenze, è possibile
indicare gli strumenti software compatibili con essi.
B.1. Dominio archivistico
Gli standard nazionali del dominio archivistico sono pubblicati
dall’Istituto centrale per gli Archivi e sono conformi ai modelli internazionali elaborati dall’International Council on Archives (ISAD [G] , standard internazionale di descrizione archivistica; ISAAR [CPF] ,
standard internazionale per i record d’autorità archivistici di enti, persone e famiglie), dalla Library of Congress (EAD 3 , Encoded Archival Description, versione 3); dalla Staatsbibliothek di Berlino (EAC-CPF , Encoded Archival Context for Corporate Bodies, Persons, and Families).
Sul sito dell’ICAR sono disponibili gli standard e il documento normativo .
I documenti citati descrivono i metadati da fornire nei processi di
digitali. Nelle specifiche attuali sono state definite due modalità di collegamento: con il tag DAO dello schema EAD 3; con METS per la gestione degli oggetti digitali. Nell’ambito delle presenti linee guida si consiglia di utilizzare esclusivamente la seconda modalità.
B.2. Dominio bibliografico
Le normative per la catalogazione in SBN sono pubblicate dall’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche. Attualmente sono disponibili le normative comuni a tutte le tipologie di materiale , che comprendono anche le
norme per la catalogazione delle voci di autorità , e quelle
specifiche per la catalogazione del materiale moderno , del
materiale antico , del materiale musicale e del materiale grafico . Saranno pubblicate le normative per il materiale cartografico e audiovisivo.
Le normative sono conformi ai seguenti standard e formati nazionali e
internazionali:
- Regole italiane di catalogazione
REICAhttps://norme.iccu.sbn.it/index.php?title=Reicat, a
cura della Commissione permanente per la revisione delle regole
italiane di catalogazione, Roma, ICCU, 2009 ;
- IFLA, International Standard Bibliographic Description, edizione consolidata, edizione italiana a cura dell’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, Roma, ICCU, 2012 ;
- IFLA, Unimarc formats and related documentation.
Per la catalogazione semantica gli standard di riferimento sono:
- Il nuovo soggettario di Firenze ;
- WebDewey edizione italiana (23. edizione in SBN) e versioni
precedenti .
Saranno pubblicate le linee guida per la catalogazione semantica in SBN.
Per la catalogazione dei manoscritti gli standard di riferimento sono:
- la Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, pubblicata dall’ICCU nel 1990 e ormai non più reperibile nella sua versione a stampa. La Guida contiene la scheda di censimento Jemolo-Morelli, che ha costituito la base per l’elaborazione della scheda catalografica di Manus Online (MOL), e le istruzioni per la sua applicazione;
- Linee Guida per la formulazione e il trattamento in Manus Online (MOL) delle voci di autorità di nomi di persone, di enti, di famiglie e di luoghi, Roma, ICCU, 2018 . Questo nuovo strumento è il risultato dell’attività del Gruppo di Lavoro per la gestione e la manutenzione dell’Authority File di Manus Online e fornisce le indicazioni metodologiche e le norme per formulare e implementare in modo omogeneo le registrazioni di autorità in MOL, ossia di nomi di persone, di enti, di famiglie e di luoghi.
I medesimi standard possono essere utilizzati anche per la descrizione dei beni sonori e audiovisivi (in particolare ISBD-NBM e IASA Cataloguing Rules) .
Lo standard di metadatazione delle risorse digitali, finora utilizzato a livello nazionale, è il MAG.
A questo, si aggiunge il METS-SBN, nuovo profilo che consente
un’ulteriore interoperabilità fra i sistemi in ambito nazionale e
internazionale.
Per ulteriori informazioni circa gli standard di metadatazione digitale di ambito bibliografico si consulti la `pagina dedicata (Pagina sito ICCU – Linee Guida per il PND) `<https://www.iccu.sbn.it/it/normative-standard/linee-guida-per-la-digitalizzazione-e-metadati/linee-guida-per-il-pnd/>`_.
B.3. Dominio catalografico
Si fa riferimento a nove settori disciplinari tradizionalmente
articolati in: Beni archeologici, architettonico-paesaggistici,
demoetnoantropologici, fotografici, naturalistici, numismatici,
scientifico-tecnologici, storico-artistici, strumenti musicali.
Per questi nove settori disciplinari occorre fare riferimento agli
standard nazionali emanati dall’ICCD, i cui tracciati sono disponibili in formato XSD su GitHub . Le norme di compilazione sono disponibili sul sito dell’ICCD . Occorre fare riferimento alle versioni più recenti di tali standard.