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2.9. Guida alla migrazione dei contenuti

La migrazione dei contenuti è uno dei processi fondamentali del redesign di un sito web. Consiste nella riorganizzazione e nello spostamento dei contenuti (testi, immagini, video) dal vecchio sito alla struttura del nuovo.

Il redesign di un sito, infatti, è un’ottima opportunità per riorganizzare, riscrivere e ristrutturare i contenuti al fine di renderli più efficienti e allineati ai bisogni degli utenti.

Attività di migrazione

  1. Usa il Modello di analisi dei contenuti (ODS 42KB) e fai una lista di tutte le pagine del vecchio sito, indicando le struttura gerarchica e le URL.
  2. Passa in rassegna le pagine del vecchio sito, aiutandoti con strumenti per l’analisi dei dati come Web Analytics Italia e segna sul Modello di analisi dei contenuti quali sono le pagine più visitate, i contenuti più efficaci per gli utenti ed eventuali problematiche come dati mancanti o incorretti. Questa operazione è chiamata “content audit” e ti aiuterà a decidere cosa migrare e cosa no.
  3. Consulta la struttura del nuovo sito sul documento di architettura (ODS 65KB) e affiancala a quella del vecchio, cercando il più possibile di far corrispondere una ad una le pagine (corrispondenza biunivoca).
  4. A ogni pagina, assegna la corretta Tipologia di contenuto dal documento di architettura (ODS 65KB).
  5. Controlla gli attributi obbligatori per ogni Tipologia di contenuto e riscrivi i tuoi contenuti. Consulta la Guida al linguaggio della Pubblica Amministrazione per allineare il linguaggio in termini di tono di voce e vocabolario.
  6. Scegli i contenuti multimediali (immagini e video) da migrare o individuane di nuovi. Prediligi i contenuti di buona qualità e con una risoluzione ottimizzata per il web. Ricorda che se i contenuti ritraggono delle persone, devi per legge ottenere il loro consenso.
  7. Stabiliti i titoli delle pagine, prendi nota delle nuove URL e affiancale a quelle vecchie su un file CSV. Questo documento ti servirà per impostare i reindirizzamenti (redirects) una volta che il nuovo sito è online. Sul documento, specifica se si tratta di reindirizzamenti 301 (definitivi) o 302 (temporanei). Se un pagina del sito precedente non ha una corrispondenza con una del nuovo, è consigliato scegliere una pagina che tratti un argomento affine.

Per migliorare l’efficacia della migrazione, si suggerisce di effettuare una serie di attività di perfezionamento e verifiche di performance del nuovo sito.

Attività di perfezionamento

  1. Con l’aiuto di strumenti come Google Keyword Planner e Google Trends, individua le keyword ad alto volume di traffico che portano i contenuti a comparire tra le prime pagine di risultati ricerca di Google. Usa le keyword individuate per migliorare i titoli delle pagine, le meta description e i contenuti nel corpo delle pagine.
  2. Attiva e verifica i reindirizzamenti 301 e 302, evitando possibili catene di redirect. I reindirizzamenti vengono generalmente caricati manualmente nel CMS, importando un file CSV.
  3. Chiedi a Google di effettuare una nuova indicizzazione del sito, inviando le sitemap del vecchio e del nuovo sito per segnalare i reindirizzamenti e il nuovo dominio.
  4. Monitora frequentemente le metriche principali di engagement su software come Web Analytics Italia per comprendere l’andamento del redesign e intervenire prontamente in caso di problemi.

Suggerimento

Per indicazioni più approfondite, si suggerisce di consultare il kit Contenuti e linguaggio e il kit SEO su Designers Italia.