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Documenti pubblici, digitali.

2.1. Architettura dell’informazione

L’architettura dell’informazione definisce la struttura di un sito, il modo in cui le informazioni sono organizzate, i metodi di navigazione e la terminologia usata entro il sistema, al fine di facilitare l’accesso intuitivo ai contenuti e il completamento di compiti da parte degli utenti. L’architettura rappresenta la guida per la realizzazione delle strutture di front-end e di back-end del sito stesso.

Il documento di architettura dell’informazione (ODS 65KB) presenta:

  • le tipologie di contenuto e le loro proprietà, che servono a creare le varie pagine del sito;
  • le tassonomie e i vocabolari controllati, utili a classificare i vari contenuti del sito per renderli fruibili tramite motore di ricerca interno e a definire la struttura di secondo e terzo livello del sito;
  • la coreografia del sito, ovvero la struttura (alberatura), il sistema di navigazione e i tipi di pagina.

L’architettura del sito di un Comune è organizzata in alcune sezioni principali, corrispondenti al primo livello di navigazione:

  • Amministrazione, contiene tutti i contenuti riguardanti la struttura politica e amministrativa del comune, inclusi i documenti pubblici;
  • Novità, raggruppa notizie e comunicati stampa;
  • Servizi, presenta tutti i servizi che eroga il comune, sia quelli digitali, sia quelli fisici;
  • Vivere il comune, presenta i luoghi d’interesse del territorio comunale e gli eventi;
  • Area personale, dove gli utenti possono trovare i documenti personali, lo stato d’avanzamento delle loro richieste e i messaggi o notifiche inviati dall’amministrazione comunale.

Gli ulteriori livelli di navigazione sono specificati nella sezione Navigazione e alberatura.

2.1.1. Ontologia e tipologie di contenuti

L’ontologia del sito di un Comune quindi definisce gli oggetti (concreti o astratti), gli agenti (persone e ruoli), i contesti (i luoghi) ed gli eventi (esperienze, attività, servizi) utili alla rappresentazione del Comune su un sito web e attraverso cui gli utenti (i cittadini) interagiscono con il Comune stesso. Tutti questi elementi sono suddivisi in Tipologie di contenuto che presentano vari attributi (proprietà), che possono essere combinati per creare le pagine del sito.

La definizione di un’ontologia è utile non solo per capire l’ordine e la disposizione dei contenuti sulle varie pagine, ma anche per promuovere l’interoperabilità dei dati e il loro riuso all’interno dello stesso dominio informativo (il sito comunale, in questo caso) o in domini informativi diversi.

Le tipologie di contenuto del sito di un Comune sono:

  • Punto di contatto;
  • Unità organizzativa;
  • Persona pubblica;
  • Incarico;
  • Luogo;
  • Notizia;
  • Evento;
  • Servizio;
  • Documento pubblico;
  • Dataset;
  • Pratica;
  • Pagamento;
  • Documento privato;
  • Messaggio;
  • Appuntamento.

La lista delle Tipologie di contenuto è riportata anche nel foglio Ontologia, Tassonomie e Coreografia del documento di architettura (ODS 65KB), con i link alle rispettive schede di dettaglio. La matrice «Corrispondenza Tipologie di contenuto/Tipologie di contenuto» mostra come queste sono combinabili tra di loro per formare le pagine del sito del Comune.

Le schede di dettaglio delle tipologie di contenuto presentano la lista di attributi che vanno a formare l’effettivo contenuto. Gli attributi sono pezzi di informazione, rappresentabili principalmente valori testuali, booleani (vero o falso), numerici, temporali (data e ora) o categoriali, ma anche allegati digitali (file di documenti, immagini, video, audio).

Importante

Il documento di architettura dell’informazione indica, per ogni tipologia di contenuto, gli attributi obbligatori da includere a livello informativo e il loro ordine di presentazione.

Sulle relative schede sono anche presenti indicazioni sulle tassonomie di riferimento, le relazioni con altre tipologie di contenuti e la cardinalità, ovvero il possibile numero di occorrenze di un determinato attributo.

2.1.2. Tassonomie

Le tassonomie sono classificazioni gerarchiche di concetti, ovvero delle liste di nomenclature con cui si possono categorizzare i contenuti del sito. L’uso di tassonomie fornisce contesto ai contenuti e facilita la ricerca di contenuti correlati.

Le tassonomie del sito di un Comune sono:

  • la lista degli argomenti di un Comune;
  • Eventi della vita delle persone;
  • Eventi della vita delle imprese;
  • Tipi di unità organizzativa;
  • Tipi di incarico;
  • Tipi di notizia;
  • Tipi di luogo;
  • Tipi di evento;
  • Categorie di servizi;
  • Tipi di documento;
  • Tipi punto di contatto;
  • Documenti albo pretorio;
  • Temi di un dataset;
  • Frequenza di aggiornamento;
  • Stati di una pratica;
  • Licenze.

La lista delle tassonomie è riportata anche nel foglio Ontologia, Tassonomie e Coreografia del documento di architettura (ODS 65KB), con i link alle rispettive schede di dettaglio. La matrice Tipologie/Tassonomie indica le relazioni tra le Tipologie di contenuto e le tassonomie.

Come si può vedere sulla schede dettaglio nel documento di architettura, le tassonomie presentano vari livelli di gerarchia e granularità. Nel classificare i contenuti (luoghi, eventi, notizie, etc.) bisogna usare il maggior livello di dettaglio possibile. Ad esempio, la pagina informativa di un convegno userà la tassonomia «Tipi di evento», e in particolare la voce di terzo livello «Convegno» («Evento culturale» > «Conferenza e summit» > «Convegno»).

Nelle pagine indice della categoria superiore è possibile, anzi consigliato, creare una sezione «In evidenza» dove riportare le voci delle categorie o delle sottocategorie che si ritengono più importanti, o le più recenti. Questa soluzione è utile sia nelle circostanze in cui nella categoria vi siano molte voci, per mettere in primo piano quelle considerate appunto più importanti, sia quando vi siano numerose sottocategorie con poche voci, in modo da permettere alle persone di trovarle senza dover cercare categoria per categoria.

Il content management system dovrebbe nascondere le categorie (temporaneamente) vuote.

2.1.4. Tipi di pagine

Nel modello possiamo identificare i seguenti tipi di pagine:

  • pagine miste, tra cui l’homepage e le pagine di primo livello della navigazione, che hanno lo scopo di indirizzare gli utenti ai vari contenuti del sito o della sezione specifica;
  • pagine lista, che presentano una lista di contenuti simili o interrelati, come le pagine argomenti, novità e documenti.
  • pagine di dettaglio o pagine foglia, ovvero le pagine che presentano contenuti specifici (persone, luoghi, servizi e così via).

Nell’area riservata, l’area del sito a cui si può accedere attraverso l’autenticazione, sono previste:

  • l’homepage dell’area riservata;
  • le pagine lista dei messaggi, delle pratiche e dei pagamenti.

2.1.5. L’homepage

La homepage del sito di un Comune è composta da:

  • una notizia o evento in evidenza, in formato card grande, preferibilmente con immagine;
  • può avere una sezione di 3 notizie in evidenza, con il link «mostra tutte» che porta alla sezione del sito «Novità»;
  • può avere una sezione amministrazione, con un massimo di 3 card (ad esempio il sindaco, la giunta comunale, il consiglio comunale);
  • un calendario con un massimo di 4 eventi in evidenza, con il link «mostra tutti» che porta alla sezione del sito «Vivere il comune» > «Eventi»;
  • una sezione con 3 argomenti in evidenza (tratti dalla tassonomia argomenti) con il link «Mostra tutti» che porta alla sezione del sito «Argomenti»;
  • può avere una sezione «Gallerie», con un massimo di 3 eventi passati che abbiano una galleria di immagini o video;
  • può avere una sezione «Luoghi», con un massimo di 3 luoghi, con il link «mostra tutti» che porta alla sezione del sito «Vivere il comune» > «Luoghi»;
  • può avere una sezione con dei link a siti tematici esterni al sito del comune.

La homepage deve presentare anche dei link in chiaro alle domande frequenti, alla richiesta di assistenza, alla prenotazione appuntamento e alla segnalazione disservizio.

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2.1.6. Pagine lista di primo livello

Le pagine relative alle sezioni di primo livello (Amministrazione, Novità, Servizi, Vivere il comune).

Servizi

La pagina lista «Servizi» è composta da:

  • motore di ricerca contestuale;
  • elenco dei servizi in evidenza;
  • elenco dei primi 5 servizi, in ordine alfabetico;
  • l’elenco delle categorie di servizi;

In caso di uso del motore di ricerca, i primi 5 servizi verranno sostituiti con i primi risultati del motore di ricerca, filtrati con un meccanismo di live search.

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Amministrazione

La pagina Amministrazione presenta:

  • una sezione in evidenza, dove possono essere mostrati fino a 3 contenuti;
  • l’elenco dei sottolivelli della sezione, che ne permette la navigazione (Aree amministrative, Documenti e dati, Enti e fondazioni, Organi di governo, Personale amministrativo, Politici, Uffici).

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Vivere il comune

«Vivere il comune» è un ramo che contiene 2 tipologie di contenuto:

  • eventi;
  • luoghi.

Ogni tipologia deve avere una propria sezione nella pagina. Poiché questa pagina ha, principalmente, una funzione «vetrina». Ogni sezione (Eventi, Luoghi) deve avere 6 elementi in evidenza e un link che porta alle corrispondenti pagine di secondo livello (lista Eventi e lista Luoghi).

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Novità

«Novità» è una sezione che contiene la tipologia di contenuto «Notizia». Queste possono essere notizie, avvisi e comunicati.

La pagina deve contenere:

  • una sezione «Novità in evidenza»;
  • una sezione di ricerca con l’elenco delle novità ordinate per data, con paginazione;
  • l’elenco delle categorie per poter navigare ai sottolivelli.

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2.1.7. Pagine lista di secondo livello

Le pagine lista di secondo livello possono contenere categorie (ovvero link a pagine lista di livello successivo) o risorse (pagine foglia di una specifica tipologia di contenuto). Come raccomandazione, i rami dell’alberatura dovrebbero preferibilmente contenere o solo categorie di livello inferiore (rami inferiori) o solo contenuti (foglie).

Le pagine lista che contengono solo categorie sono strutturate con una sezione «{tipologia di contenuto} in evidenza» (ad esempio «Luoghi in evidenza») con fino ad un massimo di 3 elementi in evidenza e una sezione «Tutte le categorie» con l’elenco delle categorie, di norma in ordine alfabetico.

Le pagine lista che contengono solo risorse (foglie) sono strutturate con una sezione «{tipologia di contenuto} in evidenza» (ad esempio «Luoghi in evidenza») con fino ad un massimo di 3 elementi in evidenza e una sezione «Tutte i {tipologia di contenuto}» (ad esempio «Tutti i luoghi») con l’elenco paginato delle risorse, di norma in ordine alfabetico.

Le pagine lista che contengono sia categorie (rami inferiori) che risorse (foglie) possono avere una sezione «{tipologia di contenuto} in evidenza» (ad esempio «Luoghi in evidenza») con fino ad un massimo di 3 elementi in evidenza, una sezione «Tutti i {tipologia di contenuto}» (ad esempio «Tutti i luoghi») con l’elenco paginato delle risorse, di norma in ordine alfabetico, e una sezione «Tutte le categorie» con l’elenco delle categorie, di norma in ordine alfabetico.

2.1.8. Le pagine argomento

La struttura flessibile basata sulla lista degli argomenti di un Comune permette di superare la necessità di sviluppare e mantenere la maggior parte dei siti tematici che spesso proliferano a fianco del sito istituzionale creando problematiche di gestione, sviluppo e aggiornamento.

I contenuti già presenti nell’architettura del sito, infatti, possono essere taggati con un argomento in modo da generare una pagina tematica che li presenta. Ad esempio, se utilizziamo l’argomento “raccolta differenziata” avremo una pagina che presenta agli utenti tutti i contenuti relativi: servizi, documenti, notizie, uffici di riferimento. Per arricchire la pagina di ulteriori contenuti sarà sufficiente pubblicare nuovi contenuti usando le tipologie di contenuto già disponibili sul sito (ad esempio una notizia, un documento, un servizio).

La pagina può essere ulteriormente personalizzata anche nell’aspetto grafico con un’immagine di sfondo, un eventuale marchio e, se necessario, una serie di pagine in evidenza. Ciascuna delle pagine relative a un argomento è associata a un ufficio-area dell’Amministrazione comunale, punto di riferimento per la qualità e la correttezza delle informazioni offerte.

Un altro caso d’uso per un sito tematico è quello di dare voce agli uffici che compongono l’amministrazione. Gli argomenti offrono agli uffici la possibilità di gestire i propri contenuti e condividere le proprie iniziative.

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2.1.9. Struttura delle pagine

Sebbene i componenti e i contenuti delle pagine siano diversi, la struttura principale è in buona parte comune. Tutte le pagine, infatti, sono formate da una intestazione (header), un’area principale (main) e da un’area piè di pagina (footer).

L”intestazione (header) è formata da tre componenti:

  • l’intestazione iniziale (slim header) che deve contenere a sinistra l’ente di appartenenza (per i comuni, la regione o provincia autonoma di appartenenza) e a destra il link di accesso all’area personale, con l’etichetta «Accedi all’area personale». Una volta fatto l’accesso, verrà presentato l’avatar e il nome e cognome della persona autenticata, con la possibilità di accedere al profilo.
  • l “intestazione principale (header centrale) deve contenere il nome dell’istituzione (nel caso dei comuni, «Comune di nomecomune») eventualmente preceduta dal logo/stemma, può contenere le icone con il collegamento ai social network dell’ente, e deve contenere il link al motore di ricerca;
  • l’intestazione di navigazione (header nav) deve contenere le voci di primo livello della navigazione e può contenere 4 ulteriori collegamenti (ad esempio, a pagine argomento). Il tema «Bootstrap Italia 2.0» definisce la visualizzazione e il comportamento dell’intestazione di navigazione sia in modalità desktop che mobile.

L”area principale (main) è composta da:

  • una intestazione di pagina (ad eccezione dell’homepage, che ne è priva) che presenta le breadcrumb di navigazione, il titolo della pagina e un eventuale sottotitolo o descrizione breve, e gli argomenti con cui è stato taggato il contenuto. Può inoltre contenere la funzione di condivisione della pagina ed un menu che abilita altre azioni (ad esempo «Scarica», «Stampa», «Invia»).
  • la sezione con i contenuti principali, navigabili da un indice di pagina posto sulla sinistra.

Il piè di pagina (footer) deve contenere obbligatoriamente i contenuti e i collegamenti previsti dalla normativa:

  • indirizzo, codice fiscale/partita IVA, contatti (compresa la posta elettronica certificata);
  • riferimenti all”`amministrazione trasparente;
  • l’informativa al trattamento dei dati personali;
  • eventuali note legali;
  • la dichiarazione di accessibilità;
  • la domande frequenti;
  • la prenotazione appuntamento;
  • la richiesta di assistenza;
  • la segnalazione disservizio;
  • la mappa del sito.

Inoltre, per i Comuni che accedono ai finanziamenti previsti nell’ambito della misura 1.4.1 per l’aggiornamento del sito, nel caso di performance negativa del sito secondo quanto calcolato e verificato dalla piattaforma PAdigitale2026 tramite le librerie Lighthouse, il footer dovrà contenere:

  • un piano di miglioramento del sito che mostri, per ciascuna voce che impatta negativamente la performance, le azioni future di miglioramento della performance stessa e le relative tempistiche di realizzazione attese.

2.1.10. Scheda informativa di servizio al cittadino

La scheda servizio è il punto d’accesso dei cittadini a tutti i servizi comunali, digitali e non digitali.

La scheda servizio è stata progettata sulla base degli indicatori dell”eGovernment Benchmark 2020-2023, in modo da:

  • rendere fruibile la navigazione su dispositivi mobili;
  • presentare con chiarezza le informazioni relative ai servizi offerti, le responsabilità di chi deve garantire i servizi, e le modalità in cui vengono trattati i dati personali degli utenti (criterio della trasparenza);
  • garantire l’utilizzo di tecnologie abilitanti, come le identità digitali.

La scheda informativa di servizio vuole garantire buoni standard qualitativi soprattutto in merito al criterio della trasparenza, presentando in maniera chiara e comprensibile tutte le informazioni necessarie per poter portare a termine una richiesta da parte del cittadino.

Gli attributi delle schede informative di servizio sono presentati nel foglio Tipologia: Servizio del documento di architettura (ODS 65KB). La struttura della scheda è finalizata a comunicare:

  • una breve descrizione del servizio;
  • a chi è rivolto, ovvero i destinatari;
  • come si fa, ovvero le istruzioni per accedere al servizio e portare a termine il processo;
  • cosa serve, ovvero i documenti e i requisiti necessari;
  • cosa si ottiene, in base al vocabolario controllato output dei servizi;
  • fasi e scadenze, ovvero quando il servizio è attivo, eventuali scadenze e le tempistiche;
  • i canali di accesso digitali (tramite autenticazione) e fisici (con la possibilità di prenotare un appuntamento) dove poter portare a termine il processo, inclusa l’eventuale possibilità di inviare domande e documentazione via posta ordinaria, posta elettronica, o posta elettronica certificata;
  • le unità organizzative responsabili del servizio;
  • descrizione di casi particolari e ulteriori informazioni utili.
  • gli allegati in formato elettronico, ovvero gli atti che normano il servizio e tutti i documenti di supporto.
  • le condizioni di servizio, come i termini entro cui si può modificare o disdire la richiesta.

Importante

La scheda Tipologia di contenuto: Servizio del documento di architettura dell’informazione indica gli attributi obbligatori da presentare sulla scheda informativa di servizio al cittadino.

Le tassonomie di riferimento per la scheda servizio sono:

  • la tassonomia «Categorie di servizio», che serve a classificare il servizio e a guidare nel posizionamento della pagina nella struttura del sito;
  • le tassonomie «Eventi della vita delle persone» ed «Eventi della vita delle imprese», le cui voci servono da tag (metadati) sulle le varie schede per influenzare i contenuti presentati nella sezione «Servizi correlati».
  • la lista degli «Argomenti di un comune», i cui tag appariranno nella parte superiore della scheda servizio per permettere la navigazione trasversale del sito e l’accesso a contenuti correlati.

Ogni scheda servizio dovrà, inoltre, presentare la funzionalità di valutazione della chiarezza informativa.

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2.1.10.1. Dati strutturati e interoperabilità

Per migliorare ulteriormente l’esperienza digitale dei cittadini, è disponibile una lista di tag semantici con cui taggare i contenuti delle schede servizio. La risorsa di riferimento è Schema.org, un vocabolario di dati strutturati che consente ai motori di ricerca di comprendere i significati alla base dei contenuti di una pagina.

L’utilizzo dei tag di Schema.org per i contenuti delle schede servizio permette di facilitare il cittadino nla ricerca dei contenuti del sito comunale sui motori di ricerca, come Google. Grazie ai tag, infatti, i motori di ricerca saranno in grado di fornire suggerimenti più precisi e rilevanti alle ricerche dei cittadini.

Nel codice html della «Scheda informativa di servizio al cittadino» si richiede di includere, nella sezione html head, il tag <script type=»application/ld+json»> con la rappresentazione JSON-LD della tipologia GovernmentService.

Nella rappresentazione andranno riportati alcuni degli attributi della tipologia servizio e delle tipologie collegate unità organizzativa e luogo. Più in particolare andranno specificati:

  • il titolo del servizio nell’attributo json name;
  • il l’attributo materie del servizio nell’attributo json serviceType;
  • il nome del comune nell’attributo json serviceOperator>name;
  • l’attributo copertura geografica nell’attributo json areaServed>name;
  • il testo a chi è rivolto nell’attributo json audience>audienceType;
  • il link canale digitale nell’attributo json availableChannel>serviceUrl;
  • l’attributo titolo dell’unità organizzativa (es ufficio o area) responsabile del servizio (attributo Struttura responsabile del servizio) nell’attributo json availableChannel>serviceLocation>name;
  • l’attributo indirizzo dell’oggetto luogo associato al’attributo canale fisico del servizio nell’attributo json availableChannel>serviceLocation>address>streetAdress;
  • l’attributo CAP dell’oggetto luogo associato al’attributo canale fisico del servizio nell’attributo json availableChannel>serviceLocation>address>postalCode;
  • il nome del comune nell’attributo json availableChannel>serviceLocation>address>addressLocality.

Template del codice

Si riporta il template del codice, con gli attributi in formato «<nomeattributo>»:

	<script type="application/ld+json">
        {
          "@context": "https://schema.org",
          "@type": "GovernmentService",
          "name": "<titolo del servizio>",
          "serviceType": "<materie del servizio>",
          "serviceOperator": {
            "@type": "GovernmentOrganization",
            "name": "Comune di <nomecomune>"
          },
          "areaServed": {
            "@type": "AdministrativeArea",
            "name": "<Copertura geografica>"
          },
          "audience": {
            "@type": "Audience",
            "audienceType": "<a chi è rivolto>"
          },
          "availableChannel": {
            "@type": "ServiceChannel",
            "name": "Dove rivolgersi",
            "serviceUrl": "<canale digitale>",
            "availableLanguage": {
              "@type": "Language",
              "name": "Italian",
              "alternateName": "it"
            },
            "serviceLocation": {
              "@type": "Place",
              "name": "<unità organizzativa>",
              "address": {
                "@type": "PostalAddress",
                "streetAddress": "<luogo:indirizzo>",
                "postalCode": "<luogo:cap>"
                "addressLocality": "<nomecomune>",
              }
            }
          }
        }
	</script>

L’attributo availableChannel>serviceUrl deve essere presente in quei servizi erogati anche in modalità digitale e deve indicare l’url di accesso al servizio digitale.

2.1.11. Schede per i servizi ANPR e SUAP

Sono disponibili i layout hi-fi delle schede per i servizi ANPR e SUAP con esempi di contenuto da cui gli enti possono prendere spunto per presentare questi servizi al pubblico sul proprio sito.

Per accedere alla risorsa, vai al file del modello Comuni sulla Community Figma, apri il file nelle tue bozze (Drafts) e scorri l’indice laterale fino a trovare il foglio «Servizio».