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Documenti pubblici, digitali.

7.3. Metadati

I metadati sono informazioni strutturate che descrivono collezioni di dati attraverso vocabolari controllati condivisi da una comunità per domini di conoscenza specifici; supportano il modello, la comprensione e la gestione di altri dati e informazioni. La descrizione dei dati e la documentazione dei tipi di metadati utilizzati (amministrativi, semantici, descrittivi, tecnici e strutturali) deve essere accompagnata dalla documentazione e da riferimenti precisi agli standard e alle metodologie applicate per i vocabolari di dominio a sostegno dell’interoperabilità e delle normative di riutilizzo.

In questo modo, il DMP documenterà tutte le decisioni relative ai metadati del progetto, consentendo di rendere i dati riutilizzabili in futuro, sia da chi li ha prodotti sia da chi li riusa. Di seguito sono segnalati gli aspetti relativi ai metadati che vanno descritti nel DMP. Di fianco al nome di ogni campo è indicata la responsabilità nella compilazione.

7.3.1. Livello di metadatazione ⓘ

Le linee guida AgID prevedono quattro possibili livelli di metadatazione [8], come descritto nella Fig. 1. Si consiglia di adottare il livello più alto che è tecnicamente possibile implementare. Il primo livello non include metadati, ed è quindi fortemente sconsigliato. Il secondo e il terzo livello hanno esclusivamente metadati associati al dataset, mentre il quarto livello prevede metadati associati internamente al dato stesso.

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Figura 1 – Livelli di metadatazione

(fonte:https://docs.italia.it/italia/daf/lg-patrimonio-pubblico/it/stabile/_images/Metadati.png)

7.3.2. Metodologie per la metadatazione ⓘ

Nel DMP sono descritte le metodologie di metadatazione, specificando in che modo vengono prodotti i metadati e chi ne è responsabile. Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto contenuto nelle Linee guida per la digitalizzazione del patrimonio culturale e ai regolamenti o prassi in vigore nella comunità scientifica di riferimento.

7.3.3. Standard di metadatazione ⓘ ⓒ

Il risultato delle precedenti tappe del modello operativo si traduce nella produzione di metadati che certificano le caratteristiche del dato. Come detto precedentemente, la metadatazione, sia dei singoli dati che degli interi dataset, è cruciale: una delle problematiche più diffuse relative ai dati del MiC è la molteplicità di copie disponibili di una stessa informazione, senza che sussista la necessaria certezza sulle caratteristiche e sulla validazione di ciascun rilascio.

Nel DMP è opportuno descrivere tutti gli standard di riferimento che sono stati adottati per la metadatazione. Inoltre, un altro elemento significativo potrebbe essere la descrizione dei formati di codifica che sono stati utilizzati, facendo riferimento al capitolo 3 delle Linee guida per la digitalizzazione del patrimonio culturale. In particolare, per i metadati è opportuno seguire lo standard XML/METS (Metadata Encoding and Transmission Standard), che codifica i metadati descrittivi, amministrativi, tecnici e strutturali riguardanti le risorse digitali.

[8]Cfr. https://docs.italia.it/italia/daf/lg-patrimonio-pubblico/it/stabile/modellometadati.html#livelli-del-modello-per-i-metadati