4.3. Prodotti e servizi a valore aggiunto¶
I contenuti messi a disposizione degli utenti possono essere impiegati nella creazione e nella produzione, sia offline che online, di prodotti e servizi a valore aggiunto, quali ad esempio: visite virtuali, documentari, film, installazioni, mostre multimediali, audioguide, quiz, trivial, giochi, workshop, corsi di formazione online, soluzioni di gamification, edizioni digitali in serie limitata, NFTs, siti, portali, app, podcast, audiolibri, chatbot, modelli tridimensionali, ecc.
Tali prodotti e servizi possono assumere forme diverse ed essere destinati a tutte le tipologie di target (B2I, B2B e B2C), in funzione delle loro esigenze specifiche.
In questa sede è utile operare una distinzione in base alla finalità – piuttosto che in funzione della forma – di questi prodotti [20] e servizi, dacché entrambi rappresentano rielaborazioni a valore aggiunto di contenuti digitali relativi al patrimonio culturale, ovvero:
- le banche dati;
- i prodotti espositivi;
- i prodotti educativi;
- i prodotti editoriali;
- i prodotti commerciali (advertising, merchandising, collectables).
La tabella seguente riporta una descrizione delle diverse tipologie individuate tra i prodotti e i servizi a valore aggiunto, per facilitarne la comprensione delle loro potenzialità.
BANCHE DATI |
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PRODOTTI E SERVIZI ESPOSITIVI, EDUCATIVI ED EDITORIALI |
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PRODOTTI COMMERCIALI |
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Tabella 11. Prodotti realizzabili e servizi erogabili in formato digitale – Prodotti e servizi digitali a valore aggiunto
Lo sviluppo di tali prodotti e servizi costituisce un’opportunità fondamentale per gli istituti culturali.
In primis, gli aspetti più importanti derivanti dalla messa a disposizione delle banche dati sono:
disponibilità, accesso e partecipazione universale degli utenti;
riutilizzo, redistribuzione e interoperabilità sui dati, determinante per consentire a fonti diverse di cooperare insieme e includendo la possibilità di combinare i dati con altre fonti;
promuovere la conoscenza del settore, rendendo accessibili analisi statistiche, ricerche, KPI, mappe, dashboard e altre informazioni scientifiche e consentendo agli utenti di caricare i propri dati [21].
Inoltre, per quanto attiene ai prodotti espositivi, educativi, editoriali e commerciali, le opportunità di valorizzazione e commercializzazione sono pressoché illimitate: molti dei più recenti sviluppi non esistevano sino a poco tempo fa (es. visite virtuali, on line gaming, webinar, metaversi, NFTs, ecc.).
Oltre a garantire introiti aggiuntivi agli istituti culturali, l’offerta di Prodotti e servizi a valore aggiunto permette agli utenti di confrontarsi e dialogare con il patrimonio culturale con una modalità diversa (immersiva, coinvolgente, innovativa, stimolante, interattiva, personalizzata, ecc.), attirando nuovi segmenti di pubblico.
[20] | Si intendono sia prodotti fisici che digitali. |
[21] | Ottimi esempi sono i database open data di National Archive of Data on Arts and Culture (NADAC) e Data Arts (Southern Methodist University, Dallas), che offrono dati e informazioni sul settore culturale e creativo negli Stati Uniti. |