E-Service in interoperabilità tramite PDND¶
Scenario¶
L’interoperabilità facilita l’interazione digitale tra Pubbliche Amministrazioni, cittadini e imprese, recependo le indicazioni dell”European Interoperability Framework e, favorendo l’attuazione del principio once only secondo il quale la PA non deve chiedere a cittadini e imprese dati che già possiede.
A fine di raggiungere la completa interoperabilità dei dataset e dei servizi chiave tra le PA centrali e locali e di valorizzare il capitale informativo delle pubbliche amministrazioni, nell’ambito del Sub-Investimento M1C1_1.3.1 «Piattaforma nazionale digitale dei dati» del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stata realizzata la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).
La PDND è lo strumento per gestire l’autenticazione, l’autorizzazione e la raccolta e conservazione delle informazioni relative agli accessi e alle transazioni effettuate suo tramite. La Piattaforma fornisce un insieme di regole condivise per semplificare gli accordi di interoperabilità snellendo i processi di istruttoria, riducendo oneri e procedure amministrative. Un ente può aderire alla Infrastruttura interoperabilità PDND siglando un accordo di adesione, attraverso le funzionalità messe a disposizione dell’infrastruttura.
La PDND permette alle amministrazioni di pubblicare e-service, ovvero servizi digitali conformi alle Linee Guida realizzati ed erogati attraverso l’implementazione di API (Application Programming Interface) REST o SOAP (per retrocompatibilità) cui vengono associati degli attributi minimi necessari alla fruizione. Le API esposte vengono registrate e popolano il Catalogo pubblico degli e-service.
La Piattaforma dovrà evolvere recependo le indicazioni pervenute dalle varie amministrazioni e nel triennio a venire dovrà anche:
- consentire la condivisione di dati di grandi dimensioni (bulk) prodotti dalle amministrazioni e l’elaborazione di politiche data-driven;
- offrire alle amministrazioni la possibilità di accedere ai dati di enti o imprese di natura privata non amministrativa e di integrarsi con i processi di questi ultimi;
- permettere alle amministrazioni di essere informate, in maniera asincrona, su eventuali variazioni a dati precedentemente fruiti, abilitando anche una gestione intelligente dei meccanismi di caching locale delle informazioni;
- attivare modelli di erogazione inversa, con i quali un ente, potrà erogare e-service, abilitati a ricevere dati da altri soggetti;
- abilitare lo scambio dato sia in modalità sincrona che asincrona, permettendo anche il trasferimento di grosse moli di dati, o di pacchetti dati che necessitano di elevati tempi di elaborazione per il confezionamento;
- consentire ad una amministrazione di delegare un altro aderente alla piattaforma ad utilizzare per suo conto le funzionalità dell’infrastruttura medesima per la registrazione, la modifica degli e-service sul Catalogo API e la gestione delle richieste di fruizione degli e-service, ivi compresa la compilazione dell’analisi dei rischi;
- pubblicare i propri dati aperti attraverso API che siano catalogate secondo le norme pertinenti (DCAT_AP-IT, INSPIRE, …) e che possano essere raccolte nei portali nazionali ed europei.
Al fine di sviluppare servizi integrati sempre più efficienti ed efficaci e di fornire a cittadini e imprese servizi rispondenti alle rispettive esigenze, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale supporta le PA nell’adozione del Modello di interoperabilità, pianificando e coordinando iniziative di condivisione, anche attraverso protocolli d’intesa e accordi finalizzati a:
- costituzione di tavoli e gruppi di lavoro;
- avvio di progettualità congiunte;
- capitalizzazione di soluzioni realizzate dalla PA in open source o su siti o forum per condividere la conoscenza (Developers Italia e Forum Italia).
Maggiori dettagli sulla Piattaforma Digitale Nazionale Dati sono disponibili sul portale di progetto.
Contesto normativo¶
In materia di interoperabilità esistono una serie di riferimenti normativi a cui le amministrazioni devono attenersi. Di seguito un elenco delle principali fonti.
Riferimenti normativi italiani:
- Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 «Codice in materia di protezione dei dati personali»
- Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 «Codice dell’amministrazione digitale» (in breve CAD), artt. 12, 15, 50, 50-ter, 73, 75
- Decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160 «Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell’articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»
- Decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito con modificazioni dalla Legge 11 febbraio 2019, n. 12 «Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la Pubblica Amministrazione», art. 8, comma 3
- Decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120 «Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale», art. 34
- Decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla Legge 29 luglio 2021, n. 108 «Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure», art. 39
- Linee Guida AGID per transitare al nuovo modello di interoperabilità (2017)
- Linee Guida AGID sull’interoperabilità tecnica delle Pubbliche Amministrazioni (2021)
- Linee Guida AGID sull’infrastruttura tecnologica della Piattaforma Digitale Nazionale Dati per l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati (2021)
- Linee Guida Tecnologie e standard per la sicurezza dell’interoperabilità tramite API dei sistemi informatici
- Decreto 12 novembre 2021 del Ministero dello sviluppo economico di modifica dell’allegato tecnico del decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160
- DECRETO 22 settembre 2022 della Presidenza Del Consiglio Dei Ministri
- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza:
Riferimenti normativi europei:
- Regolamento (UE) 2014/910 del 23 luglio 2014 in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno (in breve eIDAS)
- Regolamento (UE) 2016/679 del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (in breve GDPR)
- European Interoperability Framework -Implementation Strategy (2017)
- Interoperability solutions for public administrations, businesses and citizens (2017)
Obiettivo 3.1 - Migliorare la capacità di erogare e-service¶
RA3.1.1 - Incremento del numero di «e-service» registrati sul Catalogo Pubblico PDND¶
- Target 2024 - 400 API totali registrate sul Catalogo API della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Target PNRR, M1C1-18, Q4 2024)
- Target 2025 - 850 API totali registrate sul Catalogo API della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Target ITA, M1C1-27-ITA-1 - T/IT, Q4 2025)
- Target 2026 - 2000 API totali registrate sul Catalogo API della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Target PNRR, M1C1-27, Q2 2026)
RA3.1.2 - Aumento del numero di Richieste di Fruizione Autorizzate su PDND¶
- Target 2024 - 2.000 Richieste di Fruizione Autorizzate su PDND
- Target 2025 - 3.500 Richieste di Fruizione Autorizzate su PDND
- Target 2026 - 7.000 A Richieste di Fruizione Autorizzate su PDND
RA3.1.3 - Ampliamento del numero delle amministrazioni coinvolte nell’evoluzione delle Linee Guida sull’interoperabilità tecnica delle Pubbliche Amministrazioni¶
- Target 2024 - Costruzione baseline con identificazione del numero delle PA che evidenziano nuove esigenze applicative e partecipano alla definizione di pattern e/o profili di interoperabilità
- Target 2025 - Incremento del 10% rispetto alla baseline
- Target 2026 - Incremento del 25% rispetto alla baseline
Linee di azione istituzionali¶
RA3.1.1¶
- Marzo 2024 - Aggiornamento delle Linee Guida di Interoperabilità per includere il nuovo pattern di sicurezza relativo agli scambi massivi - (AGID) - CAP3.01
- Luglio 2024 - Aggiornamento delle Linee guida PDND per includere funzionalità di gestione di variazione del dato, scambi asincroni, erogazione inversa e intermediari - (AGID, Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP3.02
- Settembre 2024 - Attivazione della PDND per la gestione dei processi di notifica di variazione del dato - (PagoPA S.p.A, Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP3.03
- Marzo 2025 - Razionalizzazione degli use case significativi e identificazione degli e-service Pattern ricorrenti, con l’obiettivo di supportare gli enti nell’individuazione degli e-service e dei dati più rilevanti da esporre - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP3.04
- Marzo 2025 - Attivazione della PDND per la gestione delle funzionalità di intermediazione - (PagoPA S.p.A, Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP3.05
RA3.1.2¶
- Luglio 2024 - Aggiornamento delle Linee guida PDND per includere funzionalità di gestione di variazione del dato, scambi asincroni, erogazione inversa e intermediari - (AGID, Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP3.06
- Dicembre 2024 - Attivazione della PDND per la gestione dei processi di erogazione dei servizi da parte dei privati - (PagoPA S.p.A, Dipartimento per la Trasformazione Digitale) - CAP3.07
RA3.1.3¶
- Maggio 2024 - Revisione delle «Linee guida sull’interoperabilità tecnica delle Pubbliche Amministrazioni» aggiungendo nuovi pattern e/o profili ai relativi documenti operativi sulla base delle esigenze espresse dalle PA entro gennaio 2024 - (AGID) - CAP3.08
- Novembre 2024 - Aggiornamento delle «Linee guida sull’interoperabilità tecnica delle Pubbliche Amministrazioni» aggiungendo nuovi pattern e/o profili ai relativi documenti operativi sulla base delle esigenze espresse dalle PA - (AGID) - CAP3.09
- Maggio 2025 - Aggiornamento delle «Linee guida sull’interoperabilità tecnica delle Pubbliche Amministrazioni» aggiungendo nuovi pattern e/o profili ai relativi documenti operativi sulla base delle esigenze espresse dalle PA - (AGID) - CAP3.10
- Novembre 2025 - Revisione delle «Linee guida sull’interoperabilità tecnica delle Pubbliche Amministrazioni» aggiungendo nuovi pattern e/o profili ai relativi documenti operativi sulla base delle esigenze espresse dalle PA - (AGID) - CAP3.11
Linee di azione per le PA¶
RA3.1.1¶
- Da gennaio 2024 - Le PA cessano di utilizzare modalità di interoperabilità diverse da PDND - CAP3.PA.01
- Da gennaio 2024 - Le Amministrazioni iniziano la migrazione dei servizi erogati in interoperabilità dalle attuali modalità alla PDND - CAP3.PA.02
- Da gennaio 2024 - Le PA continuano a popolare il Catalogo delle API della Piattaforma Digitale Nazionale Dati con le API conformi alle «Linee guida sull’interoperabilità tecnica delle pubbliche amministrazioni» - CAP3.PA.03
- Da gennaio 2024 - Le PA locali rispondono ai bandi pubblicati per l’erogazione di API su PDND - CAP3.PA.04
- Da gennaio 2024 - Le PA centrali siglano accordi per l’erogazione di API su PDND - CAP3.PA.05
RA3.1.2¶
- Da gennaio 2024 - Le PA utilizzano le API presenti sul Catalogo - CAP3.PA.06
- Da gennaio 2025 - Le PA effettuano richieste di fruizione di servizi erogati da privati - CAP3.PA.07
RA3.1.3¶
- Da gennaio 2024 - Le PA evidenziano le esigenze che non trovano riscontro nella «Linee guida sull’interoperabilità tecnica delle pubbliche amministrazioni» e partecipano alla definizione di pattern e profili di interoperabilità per l’aggiornamento delle stesse - CAP3.PA.08