4.3. Metadati descrittivi
I metadati descrittivi sono utilizzati per l’identificazione degli
oggetti digitali e degli oggetti fisici che essi rappresentano, e sono
costituiti da descrizioni dei beni analogici e delle risorse digitali.
Sono specifici per ogni dominio.
I metadati descrittivi possono essere generati nell’ambito del progetto
di digitalizzazione o, più frequentemente, risiedere in uno dei sistemi
informativi culturali dedicati. Occorre prevedere la relazione tra i
sistemi informativi di dominio e i metadati gestionali relativi agli
oggetti digitali.
Nell’ambito di ogni progetto di digitalizzazione devono essere indicati
gli standard descrittivi da utilizzare e, in base a specifiche esigenze,
è possibile indicare gli strumenti software compatibili con essi.
4.3.1. Dominio archivistico
Gli standard nazionali del dominio archivistico sono pubblicati
dall’Istituto centrale per gli Archivi (ICAR) e sono conformi ai
modelli internazionali elaborati dall’International Council on
Archives (ISAD [G] , standard internazionale di descrizione
archivistica; ISAAR
[CPF`] <https://www.ica.org/en/isaar-cpf-international-standard-archival-authority-record-corporate-bodies-persons-and-families-2nd>`__ ,
standard internazionale per i record d’autorità archivistici di enti,
persone e famiglie), dalla Library of Congress (EAD 3 , Encoded
Archival Description, versione 3) e dalla Staatsbibliothek di Berlino
(EAC-CPF , Encoded Archival Context for Corporate Bodies, Persons,
and Families).
È stata prevista una pagina dedicata agli standard e ai documenti
tecnici legati al PND sul sito dell’ICAR (Pagina sito ICAR – Linee Guida
per il PND) .
4.3.2. Dominio bibliografico
Le normative per la catalogazione in SBN sono pubblicate dall’Istituto
centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le
informazioni bibliografiche (ICCU). Attualmente sono disponibili le
normative comuni a tutte le tipologie di materiale , che comprendono
anche le norme per la catalogazione delle voci di autorità , e
quelle specifiche per la catalogazione del materiale moderno , del
materiale antico , del materiale musicale e del materiale
grafico .
Le normative sono conformi ai seguenti standard e formati nazionali e
internazionali:
- Regole italiane di catalogazione
REICA T, a
cura della Commissione permanente per la revisione delle regole
italiane di catalogazione, Roma, ICCU, 2009 ;
- IFLA, International Standard Bibliographic Description, edizione
consolidata, edizione italiana a cura dell’Istituto centrale per il
catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni
bibliografiche, Roma, ICCU, 2012;
- IFLA, Unimarc formats and related documentation .
Per la catalogazione semantica gli standard di riferimento sono:
- Il nuovo soggettario di Firenze;
- WebDewey edizione italiana (23 edizione in SBN) e versioni
precedenti .
Per la catalogazione dei manoscritti gli standard di riferimento sono:
- La Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro
censimento, pubblicata dall’ICCU nel 1990 e ormai non più
reperibile nella sua versione a stampa. La Guida contiene la scheda
di censimento Jemolo-Morelli, che ha costituito la base per
l’elaborazione della scheda catalografica di Manus Online (MOL), e le
istruzioni per la sua applicazione;
- Linee Guida per la formulazione e il trattamento in Manus Online
(MOL) delle voci di autorità di nomi di persone, di enti, di famiglie
e di luoghi, (ICCU, Roma, 2018) . Questo nuovo strumento è il
risultato dell’attività del Gruppo di Lavoro per la gestione e la
manutenzione dell’Authority File di Manus Online e fornisce le
indicazioni metodologiche e le norme per formulare e implementare in
modo omogeneo le registrazioni di autorità in MOL, ossia di nomi di
persone, di enti, di famiglie e di luoghi.
I medesimi standard possono essere utilizzati anche per la descrizione
dei beni sonori e audiovisivi (in particolare ISBD-NBM e IASA
Cataloguing Rules) .
Lo standard di metadatazione delle risorse digitali finora utilizzato a
livello nazionale è il MAG . A questo si aggiunge il METS-SBN,
nuovo profilo che consente un’ulteriore interoperabilità fra i sistemi
in ambito nazionale e internazionale.
Per ulteriori informazioni circa gli standard di metadatazione digitale
di ambito bibliografico e una sintetica raccolta dei documenti sopra
citati si consulti la pagina dedicata (Pagina sito ICCU – Linee Guida
per il
PND) .
4.3.3. Dominio catalografico
Per la descrizione dei beni culturali del dominio catalografico si fa
riferimento a nove settori disciplinari articolati in: beni
archeologici, architettonico-paesaggistici, demoetnoantropologici,
fotografici, naturalistici, numismatici, scientifico-tecnologici,
storico-artistici, strumenti musicali.
Per questi nove settori disciplinari occorre fare riferimento agli
standard nazionali emanati dall’ICCD, i cui tracciati sono disponibili
in formato XSD su GitHub .
Le norme di compilazione sono disponibili sul sito dell’ICCD .
Occorre fare riferimento alle versioni più recenti di tali standard.
Una sintetica raccolta dei principali riferimenti in merito alla
descrizione delle risorse del dominio catalografico è disponibile nella
pagina dedicata sul sito dell’ICCD (Pagina sito ICCD – Linee Guida per
il
PND) .