6.1. Indicazioni generali¶
La nomenclatura degli oggetti digitali ha come obiettivo principale l’identificazione univoca dei file nel contesto del progetto di digitalizzazione.
L’utilizzo di una nomenclatura specifica permette di raggiungere tale obiettivo strutturando una sequenza gerarchica di informazioni che possono essere adattate ai vari domini e alle peculiarità dei diversi progetti di digitalizzazione. Essa consente anche di determinare un legame logico stabile fra gli oggetti digitali e le loro descrizioni.
Il modello proposto in queste Linee guida prevede l’individuazione di quattro elementi principali, che possono poi essere eventualmente modificati sulla base di esigenze specifiche relative ai singoli sistemi di gestione delle risorse digitali:
Un quinto elemento, la nomenclatura, è di carattere opzionale, e può essere previsto per i materiali di ambito bibliografico.
Questi elementi vanno strutturati in una sequenza alfanumerica (stringa) così articolata:
CodiceIstituto+CodiceOggetto+NumeroProgressivo.EstensioneFile
Il carattere “+” segnala la separazione tra le diverse aree di informazione.
[48] | Codici identificativi in uso presso gli istituti del MiC che possono essere utilizzati per il Codice istituto possono essere: codice ISIL (ISO 15511), codice ISTAT, codice SBN, codice RISM. |
[49] | Il codice oggetto riporta l’identificativo univoco assegnato alla descrizione dell’oggetto. Può essere un numero o una sequenza alfanumerica. La suddivisione interna di questo codice può seguire una sintassi specifica per uno specifico sistema informativo o una specifica applicazione. |