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Documenti pubblici, digitali.

Visione e obiettivi

La Strategia Italia 2025 indica un orizzonte chiaro per la sfida “Sviluppo inclusivo e sostenibile”: lavorare per un’innovazione etica, inclusiva, trasparente e sostenibile, che aumenti il benessere della società. Questo significa operare affinché:

  • le capacità digitali delle persone siano rafforzate;
  • lo Stato garantisca uno sviluppo tecnologico etico, responsabile e non discriminatorio;
  • i cittadini siano formati per accedere ai lavori del futuro attraverso un processo di formazione continua.

Repubblica Digitale, l’iniziativa strategica nazionale per le competenze digitali, è l’anima di questa sfida.

Le competenze digitali costituiscono un asse strategico fondamentale per la crescita sociale ed economica, ottenibile solo se si realizzano, con interventi di sistema che sono dettagliati nel seguito, tre condizioni di evoluzione sostenibile:

  • la popolazione acquisisce sempre più consapevolezza digitale e quindi riesce a sfruttare al meglio i benefici del digitale indirizzando un’evoluzione “etica” dell’utilizzo delle tecnologie e della loro fruizione sociale;
  • le pubbliche amministrazioni e le imprese sono indotte a un miglioramento dei servizi forniti, in cui l’utente è visto al centro, come persona consapevole, attuando una profonda trasformazione, anche dei processi produttivi, che richiede sia competenze digitali diffuse (a partire dall’e-leadership dei manager, con una reciproca contaminazione di competenze di “business” e competenze di trasformazione digitale) che specialistiche;
  • il sistema educativo si organizza per coprire le esigenze di sviluppo delle competenze (digitali) in modo organico e in una logica di continuità e correlazione nel percorso di formazione tra le diverse fasi della vita personale e di quella lavorativa.

Questo significa che la crescita, connessa allo sviluppo delle competenze digitali, non può che avvenire all’interno di un circolo virtuoso in cui, allo stesso tempo, tutti gli stakeholder e, in primo luogo, agendo come traino complessivo, tutte le istituzioni e le amministrazioni pubbliche alzano il livello di qualità delle esigenze nei confronti degli altri attori e si assumono l’impegno del cambiamento e del “salto” richiesto dalla trasformazione digitale. L’attivazione compiuta di un circolo virtuoso sullo sviluppo delle competenze digitali crea le condizioni per la realizzazione dell’Agenda 2030, non solo per quanto riguarda la realizzazione di un’istruzione di qualità alla portata di tutta la popolazione, ma anche per l’attuazione di politiche volte a ridurre le disuguaglianze e assicurare città sostenibili e lavori dignitosi.

Repubblica Digitale e la presente Strategia Nazionale per le Competenze Digitali, con il correlato Piano Operativo, vogliono essere la risposta di sistema per raggiungere questi obiettivi.

La costituzione della Coalizione Nazionale per le competenze e le professioni digitali, che aderisce alla Digital Skills and Jobs Coalition della Commissione Europea, ha rappresentato un passo importante in questa direzione.

Sono principi di base della Strategia:

  • Educazione al Digitale: cultura informatica e competenze digitali sono requisiti essenziali della cittadinanza; pubblico e privato devono investire risorse nel loro sviluppo in quanto fattori determinanti per la crescita, la competitività, la creazione di valore pubblico e il benessere del Paese, combattendo ogni forma di analfabetismo digitale anche attraverso la scuola, l’università e i mezzi di comunicazione di massa.
  • Cittadinanza Digitale: la tecnologia digitale può favorire lo sviluppo di una nuova forma di cittadinanza basata su informazione di qualità, partecipazione alle deliberazioni, interazione civica e su un rapporto più efficace tra cittadini e Pubblica Amministrazione; il digitale progettato ponendo attenzione ai diritti dei cittadini può diventare mezzo e linguaggio comune nel dialogo tra cittadini, amministrazioni pubbliche e imprese e contribuire al superamento delle diseguaglianze.
  • Digitale etico, umano e non discriminatorio: il digitale può diventare uno spazio di eguaglianza e di sviluppo delle comunità e degli individui; pubblico e privato contribuiscono all’eliminazione di ogni ostacolo di ordine sociale, economico, geografico, tecnologico e culturale che può impedire di fatto l’uguaglianza tra i cittadini nell’utilizzo dei servizi pubblici e privati digitali e nell’accesso alle opportunità offerte dal digitale.

Gli obiettivi della Strategia, per uno sviluppo sociale ed economico realizzato attraverso la trasformazione digitale del Paese, sono pertanto:

  • combattere il divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione italiana, sostenendo la massima inclusione digitale;
  • sostenere lo sviluppo delle competenze digitali in tutto il ciclo dell’istruzione e della formazione superiore;
  • promuovere lo sviluppo delle competenze chiave per il futuro e aumentare la percentuale di specialisti ICT, soprattutto nelle tecnologie emergenti;
  • garantire a tutta la popolazione attiva le competenze digitali chiave per le nuove esigenze e modalità del lavoro.

La Strategia è affiancata da un Piano Operativo con una roadmap e azioni specifiche per:

  • migliorare, supportare e promuovere un approccio sinergico per tutte le iniziative relative alle competenze digitali;
  • comunicare l’importanza delle competenze digitali e della cultura digitale a tutti i settori della società;
  • promuovere e attuare iniziative nazionali per riqualificare ed equipaggiare al meglio sulle competenze digitali gli studenti, la forza lavoro, i cittadini tutti.

Sia la Strategia che il Piano Operativo sono aggiornati periodicamente sulla base di una valutazione del contesto e dell’efficacia delle azioni intraprese.